Running e yoga: ecco perché dovresti praticarli insieme

Esistono dei momenti migliori di altri durante la giornata per praticare yoga? “In realtà no. Soprattutto se ci riferiamo allo Yoga Therapy, ci sono certe pratiche che si prestano meglio ad essere svolte al mattino, come il ‘saluto al sole’ con le sue varianti (che ha lo scopo di ‘svegliare il corpo’); altre invece che si prestano meglio ad essere svolte nelle ore serali, come il ‘saluto alla luna’. Comunque sia, in funzione di cosa serve a ciascuno di noi, la pratica cambia. In ogni caso, lo scopo resta sempre quello di trovare un modo per ascoltarsi, e in questo ognuno di noi ha la propria forma di congiunzione.”

Esistono delle controindicazioni per lo yoga? “No. Lo yoga è un’attività che non è per tutti ma è per ciascuno. Questo significa che non c’è un modello che possa andare bene per tutti. Quando si fa il lavoro in gruppi, divisi in classi, infatti, si fa un lavoro che per forza di cose risulta piuttosto generico. Molto dipende dalle esigenze della persona, dalla sua storia e da quello che cerca nella pratica.”

In ogni caso, da quanto abbiamo detto, è facile comprendere come corsa e yoga, per quanto possano sembrare simili, sono più da considerarsi come facce opposte di una stessa medaglia. Entrambe, come dicevamo prima, ci permettono di cogliere quegli aspetti più profondi del nostro “Sé”, eppure la corsa realizza tutto ciò facendoci spingere al nostro massimo, portandoci a inseguire il nostro limite (una ricerca puramente ideale e mai definitiva, se vogliamo), svuotandoci in un certo senso; lo yoga, invece, privo di qualunque connotazione agonistica o prestativa, mira a ricondurci all’equilibrio e, in un certo modo, a “riarmonizzarci”. Ecco svelato, forse, il segreto di questo connubio, intimo e profondo, capace di portarci alle radici del nostro essere ma seguendo vie che sono complementari.