La leggenda del triathlon, campione olimpico e iridato di Ironman, spiega la sua strategia alimentare in gara e nella quotidianit¨¤
Ha sempre considerato l'alimentazione la quarta disciplina del triathlon. Il campionissimo Jan Frodeno, che a 42 anni ha lasciato l'attivit¨¤ professionistica dopo aver vinto tutto, ha rivelato a GQ la strategia alimentare che lo ha sostenuto verso gli innumerevoli successi ottenuti in carriera. Il tedesco, oro olimpico a Pechino 2008 e tre volte campione del mondo Ironman, ha reso pubblico qualche dettagli del suo approccio al cibo, partendo dalla suddivisione dei macronutrienti in un periodo di carico di allenamento. ¡°Ho bisogno di circa 800 grammi di carboidrati, 160 grammi di proteine e circa la stessa quantit¨¤ di grassi al giorno. Sono 16 tazze di riso distribuite nell¡¯arco di un giorno intero in una fase di allenamento intenso o gara¡±.
La dieta del Triatleta: cosa mangiare il giorno della gara
¡ª ?Il giorno della gara?la routine ¨¨ estremante specifica e prevede anche caff¨¨, avena e un lento sorseggiare di una bevanda energetica. ¡°La sveglia suona ore prima della partenza, quindi solitamente intorno alle 3:30 quando la gara si avvia molto presto. Inizio con qualche esercizio di stretching, mobilit¨¤ articolare e respirazione e poi mi dedico al caff¨¨. La colazione il giorno della gara prevede una grande ciotola di avena quando di fatto ¨¨ ancora notte: questa ¨¨ l'ultima cosa solida che prevede la mia strategia nutrizionale fino a dopo il traguardo¡±. Poco prima della partenza, circa 15 minuti, ¨¨ il momento del gel energetico con caffeina mentre nella frazione ciclistica dell'Ironman ¡°punto a ingerire 130 grammi di carboidrati all'ora attraverso gel e un concentrato di carboidrati nelle borracce. Durante la corsa, invece, scendo a circa 80 grammi di carboidrati all¡¯ora, quindi un gel ogni 20 minuti. Dopo le gare, non riesco nemmeno a guardare un dolce per un po¡¯, ho bisogno di una birra fresca, meglio se analcolica, per festeggiare: la giusta ricompensa e il modo migliore per riprendersi¡±.
DOPO IL RITIRO
¡ª ?Dopo il ritiro, Frodeno ha evidenziato un calo graduale dell'appetito man mano che il suo volume di allenamento ¨¨ diminuito. ¡°Ho gi¨¤ notato che il mio appetito ¨¨ diminuito un po¡¯ e penso che la mia vanit¨¤ impedir¨¤ alla golosit¨¤, in particolare di dolci, di prendere il sopravvento. Ma non vedo l¡¯ora di avere pi¨´ tempo da investire nella scoperta di diversi sapori, erbe, spezie e modi di cucinare: adoro mangiare... quindi immagino che dovr¨° allenarmi ancora un bel po'!¡±.
ENERGIA E LEGGEREZZA
¡ª ?Leggero ¨¨ sempre meglio? ¡°Se un tempo le transizioni, dunque il modo in cui venivano affrontate le zone cambio, rappresentavano la quarta disciplina, ora la nutrizione ¨¨ fondamentale. Prima eliminavamo la maggior quantit¨¤ di cibo possibile, pensando che pi¨´ leggero fosse meglio, ma ora pi¨´ calorie equivalgono a pi¨´ energia, che si trasforma in velocit¨¤ e resistenza. La prossima generazione sta sicuramente adottando un approccio molto pi¨´ sano del nostro¡±.
Jan Frodeno e la PASSIONE PER LA CUCINA
¡ª ?¡°Sono piuttosto esigente e sento di meritare qualcosa di speciale dopo un grande sforzo, ma all'arrivo delle gare l'offerta ¨¨ sempre carente sotto questo punto di vista. Una volta ho mangiato uno straordinario burrito di maiale durante una gara locale, lo Sgrail a Girona: semplicemente imbattibile¡±, ma in quel caso le velleit¨¤ agonistiche erano gi¨¤ accantonate. ¡°Adoro cucinare, mi piace affumicare i cibi, in particolare il salmone, mi incuriosiscono la pasta ai frutti di mare, il curry tailandese e i cibi mediorientali. Spero di diventare un cuoco migliore¡±. Frodeno conclude sottolineando che ¡°non mi sono mai costretto a mangiare in modi che non mi sembravano giusti, soprattutto dopo le Olimpiadi del 2008. Anche quando stai cercando di dare il massimo dal punto di vista fisico, ¨¨ importante non trattenerti eccessivamente e, di conseguenza, arrivare ad odiare ci¨° che stai facendo. Devi sempre provare gioia in ci¨° che fai, anche nelle rinunce: sono convinto che anche la felicit¨¤ si trasformer¨¤ in watt¡±.
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