Osserviamo da vicino le nuove versioni sportive delle ibride plug-in tedesche, in arrivo nelle concessionarie europee entro l¡¯estate. Aspetto deciso e caratteristiche tecniche orientate a privilegiare le prestazioni
Tra le novit¨¤ pi¨´ attese di casa Opel per il prossimo anno figurano sicuramente le gi¨¤ annunciate?Astra Gse e Grandland Gse, versioni pi¨´ prestanti delle sue ibride?plug-in?accomunate dallo stesso piglio sportivo del loro design. Dopo averle virtualmente introdotte per vie digitali, ¨¨ arrivato il momento di osservarle nella sede storica di R¨¹sselsheim, vicino a Francoforte, per verificare di prima mano le qualit¨¤ delle sue nuove proposte insieme ai designer responsabili di interni ed esterni, gli affabili sudcoreani?Kyung Min Lee ed Eun Seok Lee.
design atletico e curato
¡ª ?Gse era la sigla una volta riservata ai modelli pi¨´ prestanti di Opel, dove quella ¡°e¡± finale stava a significare iniezione, einspritzung in tedesco. I tempi sono notevolmente cambiati da allora e quell¡¯acronimo oggi sottintende Grand sport electric, perfettamente in linea con le aspirazioni del brand di arrivare a proporre una gamma al 100% elettrica nel 2028. Le Astra e Grandland in versione Gse conservano naturalmente le linee dei modelli standard pur essendo entrambe ribassate di 10 mm, ma la loro impostazione pi¨´ aggressiva ¨¨ comunque ben visibile dal primo sguardo. Tutti gli elementi cromati, ad esempio, sono stati sostituiti da finiture in nero lucido, operazione che ha coinvolto anche loghi e lettering sui portelloni. I paraurti anteriori e posteriori di entrambe hanno un design esclusivo, ma l'alto grado di parentela stilistica tra i due modelli risulta particolarmente evidente nella scura calandra, denominata ¡°Vizor¡±, e negli elaborati cerchi in lega, uguali nel disegno ma diversi nelle dimensioni. Sono infatti da 18¡± per la berlina e da 19¡± per il Suv. Entrambe propongono un tetto invariabilmente in nero, ma per la Grandland si pu¨° ordinare come opzione anche il cofano nella stessa tinta.
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interni sportivi
¡ª ?Gli interni delle Astra e Grandland Gse sono dominati da tonalit¨¤ scure che rispecchiano l¡¯attitudine sportiva proiettata all¡¯esterno. In quest'ottica si inquadra la scelta del rivestimento in Alcantara dei sedili su cui appare per la prima volta una striscia verticale bianca, che sar¨¤ utilizzata anche dalle future Gse. Quelli anteriori dell¡¯Astra sono stati ridisegnati e hanno il poggiatesta integrato, soluzione dal gusto chiaramente racing, oltre a nuovi fianchetti che abbracciano meglio il corpo. Come quelli della Grandland vantano anche la certificazione Agr, ente tedesco che ne sancisce l¡¯efficacia ergonomica con particolare riferimento al benessere della schiena. Per il resto, l¡¯abbondanza di loghi e finiture in nero sembra voler sottolineare agli occupanti anche l¡¯approccio?premium delle due vetture, gi¨¤ destinate a diventare i nuovi top-di-gamma delle produzioni Astra e Grandland. Parlando con Kyung Min Lee siamo inoltre venuti a sapere l¡¯ubicazione dello ¡°squalo¡± che da oltre 20 anni ¨¨ nascosto negli interni di tutte le Opel, ma non saremo certo noi a rovinarvi il piacere della loro ricerca.
prestazioni al top
¡ª ?Le versioni Gse di Astra e Grandland dispongono di sterzo e sospensioni pi¨´ sportivi per favorire la guida dinamica, ma senza penalizzare il comfort. Anche per questo gli ammortizzatori sfruttano la tecnologia Koni Fsd per lo smorzamento selettivo in frequenza, fornendo cos¨¬ una risposta sempre consona al tipo di guida adottato. L¡¯Astra Gse ¨¨ spinta da un quattro cilindri turbo a benzina da 1.6 litri e 180 Cv coadiuvato da un motore elettrico sull¡¯anteriore. Insieme, tramite il cambio automatico a 8 velocit¨¤, arrivano ad erogare 225 Cv di potenza e 360 Nm di coppia, certamente un bel passo avanti rispetto ai 180 Cv delle attuali versioni 1.6 Hybrid. La Grandland Gse ¨¨ equipaggiata dallo stesso motore turbo 1.6, configurato per¨° per produrre 200 Cv e supportato da due motori elettrici, uno per ciascun asse. La loro azione congiunta?sviluppa una potenza di 300 Cv che supera quindi di ben 75 Cv quella?delle varianti Phev attualmente in commercio. ? il pi¨´ potente powertrain ibrido plug-in attualmente utilizzato dal gruppo Stellantis. Sfruttando la trazione integrale permanente, la Grandland Gse pu¨° raggiungere i 235 km/h di velocit¨¤ massima, 135 km/h con la sola propulsione elettrica, e un¡¯impressionante accelerazione da 0 a 100 km/h di soli 6,1 secondi. Quanto all'autonomia in modalit¨¤ esclusivamente elettrica, su Astra Gse si possono percorrere fino a 64 km, con la Grandland ¨¨ possibile arrivare a 59 km.
Presto nelle concessionarie
¡ª ?Opel non ha ancora formalizzato la data di arrivo nelle concessionarie dei suoi nuovi modelli Gse, ma ha lasciato trapelare che, realisticamente, dovrebbe cadere nella primavera del 2023. Allo stesso modo non ha ancora svelato quanto costeranno, ma in questo senso vale la pena ricordare che la versione pi¨´ economica dell¡¯attuale Astra ibrida plug-in ¨¨ proposta a 39.050 euro mentre la Grandland Phev 1.6 ¨¨ attualmente a listino a partire da 47.700 euro. Oltre alla berlina 5 porte, Opel ha gi¨¤ annunciato una versione Gse anche per l'Astra station wagon: si chiamer¨¤ Astra Sports Tourer Gse, avr¨¤ il medesimo powertrain?e sbarcher¨¤ in Italia nello stesso periodo.
L'antenata opel elektro Gt
¡ª ?Assieme alle due Gse, a R¨¹sselsheim abbiamo trovato un¡¯auto per molti versi storica che enfatizza il passato elettrico di Opel. Stiamo parlando della Elektro Gt, la sua prima auto zero emission che tra il 17 e il 18 maggio 1971 conquist¨° ben 6 record mondiali per veicoli elettrici sul tracciato di Hockenheim. Si trattava in pratica di una Gt dell'epoca riadattata allo scopo con due motori elettrici Bosch accoppiati meccanicamente e in grado di sviluppare un totale di 120 Cv, con picchi di 160 Cv. L¡¯abitacolo, con la sola eccezione del posto del guidatore, era invaso da pacchi batteria al nichel-cadmio per un totale di 280 celle e 590 kg di peso, che contribuivano in larga parte ai 1.550 kg di peso totale del mezzo. Tuttavia, per i test di durata, venivano aggiunte altre batterie per arrivare a 360 celle, incrementando cos¨¬ la sua massa di altri 150 kg. Con Georg von Opel ai comandi (nipote del fondatore Adam) che sarebbe tragicamente scomparso pochi mesi dopo, nel 1971 la Elektro Gt tocc¨° la velocit¨¤ massima di 214 km/h mettendo a referto anche un¡¯accelerazione da 0 a 100 km/h in 6¡± netti. Oggi questa autentica pioniera della e-mobility ¨¨ giustamente diventata un pezzo pregiato del museo Opel, conservata in ottime condizioni e a cui ¨¨ stata rifatta solo la batteria.?
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