Dalla Stir-Lec del 1968 alla e-Corsa, ecco le principali tappe della tradizione innovativa del marchio tedesco
Non solo e-Corsa, Grandland PHEV e Ampera. La storia che ha portato all¡¯attuale gamma elettrica di Opel ¨¨ lunga e inizia nel 1968 con la Kadett B Stir-Lec , dotata di ¡°dispositivo di estensione dell¡¯autonomia¡± che avrebbe poi trovato applicazione in produzione con la Opel Ampera. Il modello sperimentale Stir-Lec montava 14 batterie al piombo acido costantemente ricaricate da un piccolo motore a combustione Stirling posizionato nella parte posteriore. Nel 1971 la Opel ottenne sei record mondiali per veicoli elettrici con una Elektro GT che arriv¨° a 188 km/h; montava due motori elettrici accoppiati da 88 kW/120 Cv.
IMPULS
¡ª ?La ricerca fece un passo avanti con il programma Opel Impuls negli anni 1990-97. Impuls I era un veicolo basato sulla Kadett che montava un motore elettrico a corrente continua da 16 kW che utilizzava batterie al nickel-cadmio con elettrolita liquido. Aveva un¡¯autonomia di circa 80 km e raggiungeva una velocit¨¤ massima di 100 km/h. Un anno pi¨´ tardi arriv¨° la Impuls II, basata sulla Astra station wagon. Utilizzava 32 batterie al piombo-acido che azionavano due motori asincroni trifase per un totale di circa 45 kW/61 Cv. Dal 1993 al 1997 Opel port¨° avanti il primo programma di test di veicoli elettrici su larga scala, l¡¯Impuls III. Una flotta di dieci vetture Impuls III fu collaudata sull¡¯isola tedesca di R¨¹gen, dove percorsero in totale pi¨´ di 300.000 km. Cinque vetture montavano batterie al nickel-cadmio (45 kW/61 Cv) e altre cinque utilizzavano batterie ad alta energia al sodio/cloruri di nickel (42 kW/57 Cv). Le dieci vetture Impuls III montavano un motore asincrono trifase. Twin - Nel 1992 fu presentata la concept car Opel Twin. Un motore benzina tre cilindri da 0,8 litri generava 25 kW/34 Cv ed era disponibile per la guida in autostrada, mentre l¡¯unit¨¤ elettrica con due motori da 10 kW/14 Cv collocati sui mozzi delle ruote entrava in gioco per la guida urbana e sulle brevi distanze. Il posto guida della Opel Twin era centrale, mentre la seconda fila poteva accogliere tre passeggeri. Nel 1995 Opel port¨° la mobilit¨¤ elettrica nel settore dei veicoli commerciali con il concept van Combo Plus, che montava due batterie ad alta energia al sodio/cloruri di nickel che funzionavano insieme al motore asincrono trifase da 45 kW.
CELLE
¡ª ?Nel 2000, lo sviluppo delle celle a combustibile di Opel raggiunse le strade con la HydroGen1, una vettura con la carrozzeria di Zafira. La cella a combustibile alimentata a idrogeno forniva elettricit¨¤ a un motore asincrono trifase che generava 55 kW/75 Cv e una coppia di 251 Nm. Una batteria di scorta copriva i picchi di potenza. Nel 2001 una flotta di 20 modelli HydroGen3 fu affidata ai clienti per un periodo di collaudi. La potenza pass¨° a 60 kW/82 Cv per una velocit¨¤ massima di 160 km/h. Anche la quarta generazione di veicoli con celle a combustibile, HydroGen4, era completamente a emissioni zero, con gli scarichi che producevano solo vapore acqueo.
? RIPRODUZIONE RISERVATA