SCENARI
Il crollo in borsa della Tesla: Elon Musk "perde" altri 55 miliardi di dollari
Un Boeing e un piccione fanno la stessa cosa, ma non lo stesso mestiere. Tesla ha in previsione un aumento nelle vendite del 10% nel 2024, percentuale che farebbe felice chiunque, ed ha annunciato il debutto del modello compatto che si appresta a diventare quello pi¨´ diffuso nella sua storia. Il risultato ¨¨ stato il crollo del titolo a Wall Street. Ha mostrato qual ¨¨ la sua vera logica, ¨¨ azienda legata al potere mediatico del suo fondatore, che produce auto ma non una azienda automobilistica. Fa un altro mestiere, evidentemente gli ¨¨ richiesto di fabbricare stupore, ha bisogno di presentarsi con quei ritmi di espansione furiosa che piacciono a chi investe in societ¨¤ ad alta tecnologia. Non a caso, il rimprovero pi¨´ forte che riceve in questi giorni dagli analisti finanziari americani ¨¨ quello di non essere ancora entrata da protagonista nella nuova industria dellĄŻintelligenza artificiale. Piuttosto, ha pensato ad abbassare i listini delle proprie vetture, con una guerra per prezzi che non avrebbe dovuto essere il suo mestiere. Protagonista e bersaglio, sempre e comunque Elon Musk, a cui una sentenza in Delaware ora ha perfino annullato il piano di remunerazione straordinaria da 300 milioni di azioni a lui concesso nel 2018, dallĄŻastronomico controvalore di 56 miliardi di dollari. Potrebbe aver perso in questo modo il titolo di uomo pi¨´ ricco del mondo. Per Tesla, dopo aver bruciato in Borsa 80 miliardi di dollari in poche ore la scorsa settimana, con un collasso del 12%, arriva cos¨Ź lĄŻennesimo ulteriore calo del 6 %. Svantaggi di una azienda fin troppo personalistica, ma che sembra non avere alternativa: corre altrettanti rischi assomigliando ad una impresa normale.
Fuga da New York
ĄŞ ?Con discrezione, il gruppo cinese Byd e i costruttori europei pi¨´ tradizionali colgono il senso della notizia. Ormai, lĄŻevidenza. Rincorrere Tesla non ¨¨ possibile, vive di equilibri totalmente estranei al mondo dellĄŻauto, che anzi saltano o si esaltano con regole che sono altrove impraticabili, e ora rischiano di diventare insostenibili. Model Y ¨¨ stata lĄŻauto pi¨´ venduta al mondo nel 2023 con 1,23 milioni di esemplari. Nella logica del paradosso, proprio lei ¨¨ il pi¨´ grande problema di Tesla. Solo negli Stati Uniti il prezzo di questo modello ¨¨ stato ridotto fino al 26,5% negli ultimi 12 mesi, innescando una guerra commerciale nel segno dei ribassi di listino che ha portato un calo dei profitti netti del 40%. Comunque in attivo di 7,9 miliardi a fine 2023, ma grazie ad un bonus fiscale da 5,9 miliardi, che nel 2024 per¨° non si ripeter¨¤. La cinese Byd tra ottobre e dicembre 2023 ha venduto 526.409 vetture contro le 494.989 unit¨¤ di Tesla, che dunque non ha neppure ottenuto il suo scopo. Anzi, ha ridotto i margini lordi fino al 17,6%, e il fascino di una crescita continua sta pericolosamente cedendo il passo alla normalit¨¤ di una azienda automobilistica che banalmente deve contrastare la concorrenza. Non ¨¨ questa la Tesla che piace a Wall Street e non ¨¨ un caso che gli esperti prevedano la fuga in massa degli azionisti. Per risolvere la crisi di identit¨¤, indiscrezioni insistenti vedono lo stesso Elon Musk pronto ad una clamorosa operazione di buyback, cio¨¨ un riacquisto di titoli operato si in prima persona che con le casse della stessa Tesla. Prima della sentenza nel Delaware, Musk risultava in possesso del 13% delle azioni dellĄŻazienda e ha dichiarato di poter salire al 25%, con un esborso di circa 80 miliardi di euro. Oggettivamente, il crollo della quotazione di oltre il 12% pu¨° dargli una mano, forse attesa. Resta che la mossa ha come unico scopo quello di proteggere il titolo da ulteriori frane, trasmettendo fiducia. Significativamente, ci¨° che a Tesla non ¨¨ mai mancato.
Uova d'acciaio
ĄŞ ?LĄŻazienda nasce formalmente nel 2003, ma solo nel 2020 riesce a chiudere il suo primo esercizio finanziario in attivo. Sopravvive dunque per 17 anni in condizioni surreali per qualsiasi societ¨¤ di propriet¨¤ privata perch¨Ś attinge pesantemente a finanziamenti e prestiti che hanno come contropartita la speculazione, nel senso pi¨´ limpido del termine. Debutta in Borsa nel 2010, toccando il 5 novembre 2021 il suo record storico di 386,75 dollari per azione, con un valore complessivo di capitalizzazione oltre i mille miliardi di dollari. Nonostante tutto, nel momento in scriviamo il valore ¨¨ di 172 dollari ad azione, ma la capitalizzazione resta a quota 600 miliardi. Quella di Toyota, primo costruttore automobilistico al mondo, ammonta a 267 miliardi. Per intenderci, nel 2023 il gruppo giapponese ha venduto 10,74 milioni di veicoli, lĄŻazienda di Elon Musk 1,8 milioni, con una crescita sul 2022 del 38% che altrove avrebbe acceso entusiasmo, ma qui ¨¨ stata giudicata deludente, perch¨Ś inferiore allo stupore atteso e promesso a Wall Street, alla cifra tonda del 50%. Sar¨¤ del 10% nel 2024 e appena il 6% nel 2025, quando sar¨¤ presumibile veder raggiunto il traguardo di 2,5 milioni di auto prodotte in un anno. Questa la fotografia degli esperti, che hanno fatto scattare attenzione tra gli investitori. La gallina ora fa pi¨´ uova, ma dĄŻacciaio.
il Risiko di elon
ĄŞ ?Disporre fabbriche come carri armati in plastica su una mappa non ¨¨ precisamente lĄŻimmagine del leader di una azienda a totale vocazione tecnologia, e cos¨Ź la pensa Musk. Per questo alle regole del Risiko sembra aver aggiunto negli ultimi giorni lĄŻunica che ancora non cĄŻera, quella della ritirata. In occasione della presentazione dei risultati finanziari 2023 ha parlato chiaro: "Il protezionismo e i dazi sono l'unica cosa che potr¨¤ fermare il dominio delle case automobilistiche cinesi che altrimenti finiranno per demolirci". Affermazione che piace allĄŻAmerica che insegue le tensioni politiche con Pechino, ma ha poco senso se attribuita a Tesla. Il suo stabilimento di Shanghai ¨¨ infatti la fabbrica di auto elettriche pi¨´ grande del mondo. La produzione 2023 ha toccato i 950 mila esemplari tra Model 3 e Model Y, ovvero pi¨´ della met¨¤ del totale del marchio a livello mondiale. Prendere posizione contro il governo di Pechino potrebbe essere lĄŻennesimo tentativo per Musk di guadagnarsi un vero ruolo da opinion leader sullo scenario internazionale, ma gli stessi analisti finanziari statunitensi non guardano affatto la cosa con favore. Uomo politico e imprenditore posso fare la stessa cosa, ma non lo stesso mestiere.
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