l'analisi
Auto elettriche, perch¨¦ in Cina costano meno che in Europa
Nel 2021 il prezzo medio di un'auto elettrica, in tutto il mondo, ¨¨ stato di 36 mila dollari in calo del 7% rispetto al 2020. In Cina di 27 mila dollari in discesa del 6% anno su anno.? In Europa invece il prezzo medio di un'auto a batteria ¨¨ stato di 48 mila dollari. Tuttavia il Vecchio continente ¨¨ battuto di slancio dagli Stati Uniti dove la spesa media per un veicolo elettrico ha toccato i 58 mila dollari. Secondo la stima dell'Agenzia internazionale per l'energia il prezzo medio di vendita di un'auto eletrica in Cina ¨¨ superiore del 9% rispetto al costo pesato sul venduto nazionale, mentre in Europa e Stati Uniti la differenza di listino raggiuge il 45-50% aggiuntivo. La dinamica dei prezzi, ma non solo, ha poi un riflesso sui volumi di mercato delle ricaricabili. Vanno comunque ricordati i livelli medi di Pil pro capite nel 2021 che, lontani dallo spiegare il reale potere d'acquisto rapportato al costo della vita, danno un'indicazione: in Cina 12.551 dollari, nell'Europa a 27 Paesi 31.489 dollari, negli Stati Uniti 66.270 dollari. Detto ci¨° come ¨¨ possibile che i costi delle macchine in Cina siano pi¨´ bassi che in altre parti del mondo? Le ragioni sono diverse.?
il vantaggio delle batterie
¡ª ?Intanto ci sono gli incentivi nazionali che aiutano il mercato che per¨° si dovrebbero esaurire alla fine del 2022. Avrebbero dovuto finire gi¨¤ nel 2020 ma in piena pandemia da Covid-19 il governo cinese ha deciso di prorogarli. Quelli locali si erano gi¨¤ fortemente ridotti, se non azzerati, nel 2019. Non ¨¨ per¨° eclusa una proroga degli aiuti al 2023. Premesso ci¨° un componente fondamentale nella determinazione del prezzo di listino del veicolo per¨° la giocano le batterie. E qui i costruttori locali hanno un grande vantaggio.?La catena globale di rifornimenti per la costruzione degli accumulatori attualmente dipende dalla Cina. Il Paese produce tre quarti delle batterie agli ioni di litio, il 70% dei catodi e l'85% degli anodi ossia, semplificando in maniera estrema, gli elettrodi negativo e positivo. Pi¨´ della met¨¤ della lavorazione e raffinazione di litio, cobalto e grafite avviene in Cina. Senza contare microprocessori, sviluppo software e connettivit¨¤ che in Cina conta diversi campioni tra le aziende nazionali.
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le dimensioni contano
¡ª ?Vi sono poi altre ragioni. Se ogni giorno i siti automotive cinesi, e di tanto in tanto quelli occidentali, danno spazio a nuovi Suv e crossover premium, una parte consistente della realt¨¤ dei listini ¨¨ di modelli pi¨´ piccoli e leggeri, in altre parole meno dispendiosi, che affollano le classifiche di vendita ma che non per questo risparmiano sul design o sull'alta tecnologia. L'ultimo esempio in ordine di tempo: la Geely Geometry E, un crossover di segmento B, secondo i canoni europei, con motore da 81 Cv e batteria da 320 km di autonomia dichiarata (ma c'¨¨ anche quella da 401). Il prezzo cinese parte da 13.110 dollari. L'unico equivalente possibile in Europa in termini di costo che pi¨´ si avvicina ¨¨ la Dacia Spring, versione per il Vecchio continente della Renault eNuo (ex City K-ZE) venduta nel Paese asiatico. Sempre alla fine del 2021 in Cina erano disponibili oltre 300 modelli di auto elettriche contro i poco pi¨´ che 60 del 2016. In Italia lo scorso anno la proposta di auto a batteria arrivava a 140 tra modelli e configurazioni.
mercato in crescita, nonostante tutto
¡ª ?Nonostante i lockdown provocati dal Covid-19 che in questa prima parte del 2022 stanno determinando un calo nella produzione in Cina, il pi¨´ noto ¨¨ quello di Shanghai, le vendite di auto elettriche continuano a crescere. Secondo i dati della China Associaton of Automobile Manufacturers (Caam) da gennaio ad aprile sono 1.173.000 le auto elettriche vendute nel primo mercato mondiale delle quattro ruote. La crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 ¨¨ stata del 34,2%. E tutto ci¨° a fronte del crollo del 43,1% nelle immatricolazioni di macchine a batteria nel solo mese di aprile, come detto, a causa delle difficolt¨¤ provocate dalle limitazioni alla circolazione per il contenimento del virus.? L'unico paragone possibile con l'Europa riguarda i primi tre mesi del 2022, gli ultimi resi noti dall'associazione dei costruttori Acea. Da gennaio a marzo le nuove targhe elettriche in strada nei 27 Paesi Ue sono state 224.145 con un incremento del 53,4%. Un numero esiguo per gli obiettivi di decarbonizzasione di Bruxelles, che potrebbe forse cambiare grazie anche all'arrivo in Europa delle elettriche cinesi su larga scala.?
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