Pechino?sarebbe in trattativa con le case automobilistiche per prorogare i sussidi destinati all¡¯acquisto dei veicoli elettrici anche per il 2023
La Cina sarebbe in trattativa con le case automobilistiche per prorogare i sussidi destinati all¡¯acquisto dei veicoli elettrici (EV), la cui scadenza era prevista nel 2022, secondo quanto riportato dalla Reuters. L¡¯obiettivo di questo provvedimento ¨¨ quello di mantenere la leadership in un mercato chiave in crescita, in un quadro dove l¡¯economia generale ha sub¨¬to un rallentamento a causa delle restrizioni dovute alla nuova ondata di Covid-19. Nello specifico, il governo, al fine di rallentare la diffusione dell¡¯infezione, ha imposto delle chiusure in diverse citt¨¤, tra cui Shanghai, le quali hanno comportato l¡¯interruzione delle catene di approvvigionamento, con conseguenze generali all¡¯economia. I dipartimenti governativi, tra cui il Ministero dell'Informazione e della Tecnologia Industriale (Miit), stanno quindi valutando la possibilit¨¤ di continuare a concedere sussidi agli acquirenti di veicoli elettrici nel 2023.
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il (salato) costo degli incentivi
¡ª ??Il costoso programma di incentivi della Cina ha creato il pi¨´ grande mercato di veicoli elettrici al mondo. Secondo una stima di Shi Ji, analista del settore auto della China Merchants Bank International, dall'inizio delle sovvenzioni, nel 2009, fino alla fine del 2021, sono stati erogati circa 100 miliardi di yuan (14,8 miliardi di dollari) agli acquirenti, compresi gli operatori di flotte commerciali. Attualmente comunque i termini completi dell'estensione al 2023 degli incentivi, tra cui l'importo dei sussidi e i veicoli che ne avrebbero diritto, non sono stati finalizzati. Secondo quanto riportato dalla Reuters per quest'anno non ¨¨ prevista alcuna imposta sull'acquisto dei veicoli elettrici e ibridi, ma il governo aveva ipotizzato di aumentare nel 2023 l'imposta al 10% sul prezzo di acquisto. L'aliquota dovrebbe invece essere portata al 5%. I sussidi sono stati disponibili per le auto prodotte da tutte le case automobilistiche, comprese quelle non cinesi come la Tesla, che ha una fabbrica a Shanghai ed ¨¨ l'unica casa automobilistica straniera che pu¨° vantare un modello elettrico tra i pi¨´ venduti.
un mercato complesso
¡ª ?In origine le sovvenzioni per i veicoli elettrici sarebbero dovute terminare alla fine del 2020, ma Pechino ha prorogato di due anni per stimolare la domanda, anche a causa del Covid. Nel corso degli anni, il governo ha ridotto l'importo dei sussidi per veicolo, in seguito all'aumento della domanda e alla riduzione dei costi di produzione. Ad esempio, il sussidio per un ibrido plug-in con un'autonomia superiore a 300 chilometri ¨¨ stato ridotto di circa il 20%, per un equivalente di circa 1.900 dollari (1800 euro). Il programma di incentivi per l'acquisto di quelli che in Cina si chiamano "veicoli a nuova energia" (Nev) ha stimolato l'acquisto di auto con un'autonomia maggiore, poich¨¦, nel corso degli anni, ¨¨ stata innalzata la soglia dei veicoli che possono beneficiare dei sussidi. Secondo la societ¨¤ di consulenza automobilistica Jato, nel mercato cinese le piccole city car elettriche non hanno diritto a sovvenzioni e rappresentano il 40% delle vendite totali di veicoli elettrici, e costano in media poco meno di 4mila euro. I sussidi sono attualmente destinati ai modelli pi¨´ grandi, con un'autonomia di oltre 300 chilometri e un prezzo finale di circa 40mila euro. Secondo i dati della China Association of Automobile Manufacturers (Caam) ad aprile le vendite di Nev in Cina sono aumentate del 45% su base annua, raggiungendo le 299.000 unit¨¤, mentre nell'intero settore automobilistico sono stati venduti circa 1,18 milioni di veicoli. Anche se il boom ¨¨ stato pi¨´ lento rispetto alla crescita registrata nel mese precedente. Alcuni governi locali, tra cui quelli di Guangdong e Chongqing, hanno varato misure di stimolo per sovvenzionare i consumatori a sostituire i loro vecchi veicoli a combustione con nuovi veicoli elettrici. Anche il governo municipale di Shanghai sta valutando come rilanciare la spesa dopo il drastico crollo delle vendite di veicoli registrato ad aprile. Secondo la Shanghai Automobile Sales Trade Association, nella citt¨¤ cinese dove risiedono 25 milioni di abitanti non ¨¨ stata venduta nessuna auto nuova durante il rigido blocco del mese scorso.
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