Il settore delle ricariche per auto elettriche si sta trasformando in un business dai profitti destinati a diventare sempre pi¨´ esorbitanti. A facilitare gli affari ci pensano l¡¯imminente shutdown dei motori termici e la fuga dai combustibili fossili.
Con il 2035 alle porte e una guerra tra Russia e Ucraina dagli esiti tutt'altro che certi, c¡¯¨¨ un aspetto cruciale per l'automotive di cui si ¨¨ gi¨¤ praticamente certi: chi gestir¨¤ il business della produzione di energia e delle ricariche per auto elettriche, ha vinto. Vinto in termini di fatturato e utili, giudizio di tutti; vinto in chiave etica, idea di alcuni. Indipendentemente dal come la si pensi su quella che ¨¨ la transizione che ci sta portando verso l¡¯elettrico, sulla sua opportunit¨¤, su quelle che sono le tempistiche - ridotte, con cui dovremo confrontarci o sugli step - apparentemente imposti dall¡¯alto - c¡¯¨¨ chi ¡°sguazzer¨¤¡± letteralmente in questo business; con guadagni da capogiro. Per dargli una forma, ai guadagni, basta dare un occhio all¡¯ultima ricerca redatta dagli americani della Bain & Company, azienda leader in consulenza strategica fondata all¡¯inizio degli Anni 70 in quel di Boston; con oltre 13 mila dipendenti e un fatturato annuo di quasi 6 miliardi di dollari.
NEL 2030 RICAVI PER 13,5 MILIARDI
¡ª ?Del resto le auto, o pi¨´ in generale i mezzi elettrici, sono destinati a rimodellare completamente l¡¯industria automotive e della mobilit¨¤. Una transizione che sta procedendo pi¨´ velocemente del previsto. Se gi¨¤ molti Paesi si erano detti favorevoli e compiacenti allo switch da motore termico ad elettrico, le tempistiche si sono fatte ancora pi¨´ serrate dopo l¡¯invasione dell¡¯Ucraina da parte della Russia, moltiplicando gli sforzi per ridurre la dipendenza da gas e petrolio russi. Va da s¨¦ come tutto quello che riguardi le infrastrutture di ricarica, cos¨¬ come i servizi fondamentali rivolti alla mobilit¨¤ 100% elettrica - si sia trasformato in un¡¯opportunit¨¤ di business potenzialmente immensa e strategica. Al punto che, proiezioni alla mano, gli utili nel settore elettrico di Europa, Usa e Cina cresceranno pesantemente ben prima del fatidico 2035. Si parla di profitti nell¡¯ordine dei 13,5 miliardi di euro, "gi¨¤" nel 2030.
CRESCITA, CON TANTE VARIABILI
¡ª ?Va detto, e non ¨¨ un aspetto trascurabile, come queste previsioni di crescita vadano interpretate, ma soprattutto ¡°scalate¡± tenendo in considerazione vari aspetti. Differenze tangibili le abbiamo tra una nazione e l¡¯altra; cos¨¬ come in ogni Paese diventano una variabile il posizionamento dei punti di ricarica, il valore stesso dell¡¯azienda fornitrice di energia, cos¨¬ come il modello di business adottato. Va infatti ribadito come siano moltissime le aree del mondo ancora in fase embrionale, per quelli che sono i servizi dedicati alla mobilit¨¤ elettrica e che impiegheranno diversi anni per svilupparsi completamente. Diventa quindi lecito pensare che le decisioni e i capitali investiti oggi giochino un ruolo fondamentale per quelle che saranno le aziende a restare competitive nel futuro. Tenendo inoltre conto che nulla di quel che ¨¨ certezza oggi lo sar¨¤ anche domani e che tutti gli attori in movimento in questo settore dovranno reagire in modo flessibile in base a quelli che sono i comportamenti della clientela.
LA FORZA STA NELLE PREVISIONI
¡ª ?Tutte le aziende che offrono servizi nel settore delle ricariche elettriche destinate alla mobilit¨¤ stanno approcciando il mercato in modo strategico. Chiaramente ognuno sfrutta quelli che sono i propri punti di forza, commisurando ogni singolo investimento su quelle che sono le previsioni di guadagno. Ma ¨¨ altrettanto chiaro come un valore strategico importante sia dato dalla stabilit¨¤ del prodotto offerto e non ¨¨ un caso che molte aziende fornitrici di servizi di ricarica abbiano stretto accordi con altri partner commerciali. Stabilit¨¤ che ad esempio viaggia con il concetto del ¡°mai interruzioni¡± cos¨¬ da assicurare che le app degli smartphone o i sistemi che gestiscono i pagamenti elettronici funzionino in ogni luogo. Laddove invece il mercato ¨¨ ancora in fase di sviluppo le aziende lavorano cercando di ricostruire scenari futuri, creando modelli e guardando all¡¯attualit¨¤ dell¡¯area - cogliendo, o quantomeno provandoci, ogni minima variazione. Tutti calcoli e mosse strategiche che prevengono il rischio di ritrovarsi con una zona meno sviluppata di altre - situazione che, di fatto, potrebbe frenare il business anche delle aree limitrofe pi¨´ avanzate.
LE OCCASIONI DI RICARICA E LA GESTIONE ¡°INTELLIGENTE¡±
¡ª ?Importante per massimizzare i guadagni sar¨¤ poi intercettare al meglio tutte le occasioni possibili di ricarica della clientela. Non solo casa e luogo di lavoro, ma anche le colonnine poste sugli itinerari - sia urbani che di transito. La redditivit¨¤ sar¨¤, come ovvio che sia, figlia dell¡¯utilizzo massivo di tali colonnine. E queste, per essere appetibili dagli automobilisti dovranno gestire ricariche da almeno 150 kW in corrente continua, funzionare senza disservizi e garantire affidabilit¨¤; tutte garanzie che si traducono in costi non indifferenti per le aziende che vorranno posizionarle sul territorio. Altri profitti arriveranno poi dalla gestione intelligente dell¡¯energia. I servizi di smart energy prevederanno sempre pi¨´ sistemi di scambio car to home?o car to grid. E questa sar¨¤ probabilmente la chiave di volta per dare stabilit¨¤ alle reti, prese sempre pi¨´ d'assalto dai veicoli in carica. In questo caso, lasciando le vetture collegate alla rete, sar¨¤ l¡¯elettronica a gestire e sfruttare la capacit¨¤ di stoccaggio dell¡¯auto per rimettere una percentuale di elettricit¨¤ nella rete, cos¨¬ da rendere omogeneo il rapporto nel momento - solitamente durante la notte, in cui saranno decine di migliaia le vetture collegate in contemporanea.
LA STRATEGIA DEI BRAND AUTO
¡ª ?La collaborazione tra le aziende rappresenta senz¡¯altro un valore aggiunto. L¡¯esempio pi¨´ calzante ¨¨ Ionity, di fatto una vasta?joint venture in cui hanno investito direttamente le case automobilistiche. Ci sono un po' tutte, dalla Bmw alla Mercedes, passando dalla Ford alla Hyundai fino al gruppo Volkswagen. L¡¯idea ¨¨ stata quella di scommettere su punti di ricarica veloci da piazzare sulle pi¨´ importanti arterie autostradali europee. Una grande alleanza tra brand che ha molti benefici. Primo tra tutti quello di condividere la spesa in conto capitale per la realizzazione delle infrastrutture, ma allo stesso tempo di incassare pi¨´ velocemente i profitti generati. E poi ci sono i colossi della distribuzione carburante, come ad esempio Shell - che si preparano alla transizione. L¡¯azienda britannica sta potenziando la propria rete con una serie di acquisizioni - come la Sonnen Group, produttrice di sistemi di accumulo di energia residenziale - o la Ubitricity, fornitrice di sistemi di ricarica stradale per auto elettriche.
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E POI C¡¯¨¨ TESLA
¡ª ?Il brand di Elon Musk fa storia a s¨¦, decidendo infatti di occuparsi del sistema di ricarica in modo del tutto autonomo. Scelta che per Bain & Co risulta vincente, ponendo il cliente al centro dell¡¯attenzione del brand. Tesla ha infatti creato un sistema di ricarica proprietario che pensa a molti aspetti come alla wallbox domestica, ma anche all¡¯installazione di pannelli solari sul tetto - fino alle isole di ricarica, sia autostradali che cittadine. E¡¯ il navigatore all¡¯interno della vettura che individua automaticamente i sistemi di ricarica lungo il percorso impostato, inserendo anche i momenti di ricarica durante l'itinerario impostato.?
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