Strade con limite di velocit¨¤ ridotto a 30 km/h per ridurre i rischi d'incidenti con conseguenze gravi per gli utenti vulnerabili come ciclisti e pedoni. Diffuse in Europa, anche in Italia stanno aumentando. I piani di Milano, Roma, Bologna e Torino. Gli esempi di Cesena e Olbia
Non c'¨¨ dietro un'ideologia, ma una scelta precisa: quella di trasformare le nostre citt¨¤ in luoghi sicuri, restituendo lo spazio urbano alle persone e alla socialit¨¤. L'affollamento dei centri urbani, anche nelle citt¨¤ d¡¯arte, e la congestione del traffico hanno ridotto proporzionalmente la vivibilit¨¤: ci siamo cos¨¬ abituati che quasi non ce ne accorgiamo. Pu¨° bastare una vacanza per sbloccarci un ricordo, e per farci sognare qualcosa di diverso. Per il sindaco di Olbia and¨° esattamente cos¨¬: non era una vera e propria vacanza, chiamiamolo viaggio di istruzione, ma da quella trasferta ad Amsterdam dell¡¯aprile 2017 Settimo Nizzi torn¨° cambiato. E decise che con lui sarebbe cambiata anche la sua citt¨¤. Sarebbe diventata la prima "citt¨¤ 30" italiana.
L'esempio di Olbia
¡ª ?L'ideologia non c'entra: se pensate che l'idea di citt¨¤ "lente" sia qualcosa di sinistra, sappiate che la prima amministrazione comunale a farla diventare legge in Italia ¨¨ di centrodestra. Nizzi era gi¨¤ stato sindaco per due mandati dal 1997 al 2007 nelle liste di Forza Italia, ed ¨¨ stato rieletto nel 2016: amico personale di Silvio Berlusconi, un passato da judoka, medico ortopedico, il sindaco ha sempre avuto come obiettivo quello di fare di Olbia una citt¨¤ diversa. Meno traffico, meno rumore, meno incidenti, pi¨´ spazio per le biciclette e per le persone. A ottobre 2021, cinque mesi dopo l'entrata in vigore della sua rivoluzione urbanistica, Nizzi ¨¨ stato scelto come sindaco per la quarta volta. Olbia ¨¨ entrata a far parte di CycleWalk, un progetto finanziato dall'Unione Europea, che porta le amministrazioni a visitare realt¨¤ in cui la mobilit¨¤ sostenibile funziona. Perch¨¦ quando un¡¯idea funziona, basta copiarla. Olbia ¨¨ la prima citt¨¤ italiana ad aver introdotto il Pediplan e il Biciplan, facilitati proprio dal limite dei 30 km/h, e studiati per favorire e incoraggiare gli spostamenti a piedi e in bicicletta nella vita di ogni giorno, per andare al lavoro o a scuola. Nella citt¨¤ sarda sono nate le "strade scolastiche": traffico chiuso nelle ore di ingresso e di uscita degli studenti da scuola, e parcheggi gratuiti per i genitori a poche centinaia di metri. L'autonomia dei bambini italiani ¨¨ ridottissima: pochissimi (solo il 7%) vanno a scuola da soli, in Inghilterra e in Germania questa percentuale si alza al 40%, quasi un bambino su due.
I numeri
¡ª ?Il progetto CycleWalk si rivolge a 6 Paesi: Olanda, Austria, Romania, Slovenia, Lituania e Italia. Dai viaggi e dallo studio dei modelli esistenti ¨¨ emersa un'idea di citt¨¤ in cui possa esistere una mobilit¨¤ sostenibile non pi¨´ lasciata soltanto alle auto: sviluppare la ciclabilit¨¤ e la pedonalit¨¤ ha un ritorno in termini di sicurezza e di salute. Gli incidenti sono la prima causa di morte per i giovani sotto i 24 anni. Nel 2022 gli incidenti sono stati 81.437, con un incremento del 24,7% rispetto al 2021: 1.450 le vittime e 108.996 i feriti. Allarghiamoci all'Unione Europea: ogni anno muoiono circa 22.700 persone e altre 120.000 rimangono gravemente ferite in incidenti stradali. Ma il dato impressionante ¨¨ che la stragrande maggioranza degli incidenti (il 73%) si verifica in strade urbane, e quasi la met¨¤ delle vittime (il 44%) si contano in citt¨¤ (nel resto dell'Europa il dato scende al 32%). La velocit¨¤ e il superamento dei limiti uccidono. Il limite dei 30 non ¨¨ soltanto un numero: 30 km/h ¨¨ la velocit¨¤ alla quale un impatto tra un veicolo a motore e un pedone o un ciclista salva la vita, mentre a 50 km/h l'impatto risulta letale nella maggior parte dei casi.
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Vision Zero
¡ª ?L'Unione Europea si ¨¨ messa davanti una data: il 2050. Entro quel limite non ci dovranno pi¨´ essere morti sulla strada. Per¨° pensateci: mancano 27 anni, ed ¨¨ insopportabile pensare a quanti dovranno ancora perdere la vita da qui ad allora. Tra gli strumenti che la UE vuole potenziare per arrivare alla "vision zero" c'¨¨ la diffusione del modello "citt¨¤ 30". Se pensate che Olbia non sia un prototipo esportabile con i suoi 60mila abitanti, dovete sapere che Bruxelles - oltre un milione e duecentomila abitanti - ¨¨ "citt¨¤ 30" da gennaio 2021, Parigi con i suoi 2 milioni e passa di abitanti lo ¨¨ da agosto dello stesso anno. Idem Helsinki, Zurigo, Lilla, Valencia e Bilbao. Nella capitale belga solo dopo un anno gli incidenti stradali erano il 20% in meno e i morti la met¨¤ rispetto all'anno prima. I progetti sono avviatissimi a Berlino, Barcellona, Edimburgo. A Londra ¨¨ stato scelto per il momento di limitarsi ad alcuni quartieri. Il nuovo modello ha portato ovunque risultati in termini di sicurezza, e di riduzione dell'inquinamento. Uno studio fatto nella capitale inglese sui dati degli ultimi 20 anni dimostra che la riduzione della velocit¨¤ ha portato a un dimezzamento delle vittime, e nel caso dei bambini il miglioramento supera il 50%. Nel 2021 in Olanda e in Spagna ¨¨ stata approvata una legge che prevede i 30 km/h su tutte le strade urbane. Gli esempi attivi e i test mostrano che i tempi di percorrenza non si allungano: il traffico diminuisce, di conseguenza si fa prima ad arrivare a destinazione nonostante il limite. Ripensare le citt¨¤ ¨¨ meno impattante di quanto pensiamo: le auto occupano l'80% dello spazio cittadino, tra carreggiate e parcheggi, ma sono per la maggior parte del tempo vuote e ferme, e vengono generalmente usate per viaggi di pochi chilometri dal solo conducente. Basti dire che la media degli spostamenti nelle nostre citt¨¤ ¨¨ di 4 km.
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¡ª ?Il sindaco Lepore ha varato il piano a novembre 2022: a giugno 2023 Bologna con i suoi 400mila abitanti diventer¨¤ il primo capoluogo di regione Citt¨¤ 30. Rimarranno a 50 km/h alcune strade a scorrimento veloce. ? l'inversione la chiave: ora la norma sono i 50 km/h e l'eccezione sono le zone regolate a 30 km/h, dopo sar¨¤ esattamente il contrario. Saranno istituite specifiche zone residenziali con limite di velocit¨¤ di 10 km/h e precedenza ai pedoni, saranno introdotti interventi fisici di moderazione del traffico e della velocit¨¤ (attraversamenti rialzati e colorati, dossi, segnaletica orizzontale integrativa); saranno intensificati i controlli e la comunicazione, promozione ed educazione stradale, per sensibilizzare e coinvolgere tutti. Se ne parler¨¤ diffusamente dal 4 al 6 maggio 2023 nelle giornate di formazione MobilitARS, organizzate dalla Fondazione Michele Scarponi. Parma seguir¨¤ l'esempio del capoluogo entro il 2024: a febbraio il provvedimento riguarder¨¤ il centro storico e il popoloso Oltretorrente, prima della fine dell'anno si estender¨¤ a tutte le zone residenziali all'interno della tangenziale. L'esempio di Cesena risale addirittura al 1998: gi¨¤ 25 anni fa nella citt¨¤ romagnola sono state introdotte le prime strade col limite dei 30 km/h e attualmente il provvedimento riguarda circa il 40% delle strade urbane.
Le metropoli
¡ª ?Il consiglio comunale di Milano ha approvato la svolta nella seduta del 9 gennaio di 2023: l'ordine del giorno, che ha come primo firmatario Marco Mazzei, consigliere della Lista Sala, impegna il sindaco e la giunta a rendere la maggioranza delle strade cittadine zone 30 a partire da gennaio 2024, anche se gi¨¤ ora nel capoluogo lombardo ci sono interi quartieri - soprattutto nelle zone interne ai viali - con il limite fissato a 30 km/h. Non senza polemiche, come del resto ovunque si provi a cambiare abitudini consolidate. A Torino lo scorso novembre il consiglio comunale ha approvato l'ordine del giorno per far diventare "zona 30" anche la citt¨¤ della Fiat, ma non sono ancora stati fissati tempi precisi per l'attuazione. Il limite riguarder¨¤ tutte le strade cittadine "senza diritto di precedenza". Al momento il limite dei 30 km/h ¨¨ in vigore solo nei controviali, mentre sulle altre strade il limite ¨¨ di 50. Nelle strade a scorrimento, invece, si passer¨¤ dagli attuali 70 km/h a 50 km/h. A Roma l'ultimo incontro chiave si ¨¨ svolto a met¨¤ marzo: la volont¨¤ dell'amministrazione cittadina, genericamente, sarebbe quella di seguire gli esempi pi¨´ virtuosi. Ma per il momento non esistono date n¨¦ impegni ufficiali. L¡¯assessore alla Mobilit¨¤ del comune di Roma, Eugenio Patan¨¨, ha parlato dell'obiettivo "di ridurre entro 3 anni del 20% i decessi e i feriti gravi ed entro 10 anni del 50%", e riconosce che per farlo "sulle strade di viabilit¨¤ secondaria dovremmo arrivare ad avere limiti di velocit¨¤ a 30 chilometri orari quasi ovunque". Roma ¨¨ una delle citt¨¤ con il pi¨´ alto tasso di motorizzazione al mondo, si scorre in auto anche di fianco al Colosseo, e la frase che si sente pi¨´ spesso quando si parla di modifiche ¨¨ che "non ¨¨ una citt¨¤ come le altre". Frase che si attaglia perfettamente alla sua eterna bellezza, ma non ¨¨ esattamente il presupposto pi¨´ incoraggiante per accelerare il cambiamento. ? stato lo stesso Patan¨¨ a ricordare che ci aveva gi¨¤ provato Giulio Cesare nel 45 a.C. a cambiare la mobilit¨¤ di Roma, vietando la circolazione dei carri dentro le mura cittadine di notte. Dopo pi¨´ di duemila anni il problema ¨¨ tutt'altro che risolto.
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