La casa giapponese ha scelto un nome importante del suo passato per dar battaglia nel rampante mercato della mobilit¨¤ elettrica a pedale. I due nuovi Booster sono quasi identici, ma differiscono nelle prestazioni e nel prezzo
Yamaha ha rispolverato a sorpresa il nome Booster per due nuovi e accattivanti modelli elettrici, caratterizzati dall'aspetto decisamente giovanile e destinati al solo mercato europeo. Si chiamano Booster e Booster Easy ed esteticamente sono praticamente gemelli, accomunati da uno stile smaliziato definito in gran parte dall'originale telaio "a gradini" in alluminio pressofuso e da un paio di gomme dalle laute dimensioni. La differenza tra i due ¨¨ che la versione Easy ¨¨ una e-bike a pedalata assistita che pu¨° arrivare fino a 25 km/h di velocit¨¤ massima, la variante standard ricade invece nella categoria degli S-pedelec L1e, equiparabile a un ciclomotore da 50 cc, da guidare quindi con patente Am o superiore, targhino e assicurazione, ma capace di spingersi fino ai 45 km/h.
Indice
L'eredit¨¤ di un NOME PESANTE
¡ª ?Per chi era adolescente negli Anni 90, il nome Booster rimanda inevitabilmente all'omonimo e vendutissimo scooter di quel periodo. In Italia era proposto con il marchio Mbk, ma prima del suo avvento il costruttore francese era gi¨¤ stato assorbito da Yamaha. La casa di Iwata lo proponeva infatti con il proprio marchio in diversi altri mercati, talvolta con i nomi di Bw o Zuma, ma fu solo in Europa che il modello si rivel¨° un autentico successo. Tra i suoi tratti distintivi c'erano la compattezza, un design minimale, l'agilit¨¤, uno spirito giovanile e pneumatici di dimensioni ben maggiori rispetto alla media del periodo. Queste stesse caratteristiche ricompaiono anche in questi nuovi Booster per il terzo millennio, un'affinit¨¤ che non ¨¨ certo sfuggita a Yamaha quando si ¨¨ trattato di dare un nome alla sua nuova proposta zero emission. Cos¨¬ facendo, la casa nipponica ha inoltre certificato la loro designazione quali "eredi spirituali" dell'illustre antenato, anche se ben pi¨´ silenziosi e con i pedali.
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Come sono fatti: LE SIMILITUDINI
¡ª ?Sia il Booster che il Booster Easy sono prodotti con una forte vocazione cittadina ed europea. Con l'eccezione del motore e di parti del cablaggio, provenienti dal Giappone, tutto il resto ¨¨ infatti progettato e realizzato nel vecchio continente. L¡¯assemblaggio finale delle parti ha inoltre luogo proprio in Italia, nello stabilimento bolognese di Motori Minarelli che Yamaha ha ceduto a Fantic nel 2020. E se il telaio dei due nuovi Booster vi sembra familiare ¨¨ perch¨¦ ¨¨ frutto della partnership tra il colosso giapponese e il marchio italiano, siglata in quel periodo: Fantic ne adotta infatti uno analogo per una sua e-bike dal nome altrettanto evocativo, l¡¯Issimo. Oltre che per i cerchi a raggi abbinati a gomme da 20" x 4", la ricercatezza del design si fa apprezzare per la spessa forcella con cover protettiva, per l'ampio parafango anteriore, per lo spazioso portapacchi posteriore, per i discreti gruppi ottici?a Led e per la quasi totale assenza di cavi esposti alla vista. L'impianto frenante delle due versioni ¨¨ della Promax e sfrutta dischi da 180 mm a entrambe le estremit¨¤ mentre l'elegante sella?Royal Orbis?¨¨ regolabile in altezza solo ricorrendo a una chiave a brugola.
Come sono fatti: LE DIFFERENZE
¡ª ?Tra Booster e Booster Easy ci sono anche delle differenze. La versione standard, essendo un veicolo L1e, presenta innanzitutto specchietto e portatarga che sono assenti sulla sua controparte classificata come e-bike. ? per¨° dotato di una pi¨´ sofisticata strumentazione Tft da 2,8" posta al centro del manubrio con connettivit¨¤ Bluetooth da manovrare agendo sui comandi del blocchetto sinistro. Il Booster Easy dispone invece di uno schermo Lcd da 1,7" posto alla sinistra del manubrio e con pulsanti integrati. L'Easy inoltre avverte i passanti della sua presenza tramite un classico campanello a battente, mentre la variante "normale" dispone di un autentico segnalatore acustico. Tali differenze si traducono anche in una leggera differenza di?peso: il Booster ferma l'ago della bilancia a 36 kg, il suo alter ego Easy a 35 kg.
Come sono fatti: MOTORE E BATTERIA
¡ª ?Entrambi i nuovi Booster sono spinti dall'ultima evoluzione del motore Pwseries S2 di Yamaha, un'unit¨¤ compatta in grado di generare 75 Nm di coppia e dal peso contenuto in soli 2,85 kg. Per l'Easy produce una potenza di?250 W, per la versione standard di?500 W. Tra le sue peculiarit¨¤ ci sono l'impiego della tecnologia denominata "a cadenza zero", che assicura la massima reattivit¨¤ a ogni minima pressione sui pedali, e la modalit¨¤ di assistenza automatica, che ne modula il comportamento a seconda delle condizioni. A queste si aggiungono inoltre la modalit¨¤ zero, che esclude del tutto il motore, e quella Walk Assist che ne facilita la movimentazione gi¨´ dalla sella. Anche la batteria da 36 V e 630 Wh ¨¨ comune nelle due versioni ed ¨¨ convenientemente posizionata al centro del veicolo per centralizzare la massa e facilitarne l'accesso. Si pu¨° infatti rimuovere grazie a un sistema di sgancio rapido, ma la ricarica si pu¨° comunque effettuare anche con il modulo a bordo.
Come sono fatti: PRESTAZIONI
¡ª ?Nonostante le numerose similitudini, incluse le cinque modalit¨¤ di guida +Eco, Eco, Std, High e Auto, Booster e Booster Easy sono decisamente diversi in termini prestazionali. Nella pi¨´ parsimoniosa modalit¨¤ +Eco, il Booster ha un rapporto di coppia del 60% e raggiunge l'autonomia massima di 110 km. In modalit¨¤ High il rapporto di coppia sale fino al 400%, ma il suo utilizzo continuo farebbe scendere l¡¯autonomia a 50 km. La veemenza della pedalata assistita cala a partire dai 40 km/h e si annulla del tutto giusto prima dei 45 km/h. La versione Easy smette invece di contribuire alla pedalata una volta raggiunta la soglia dei 25 km/h. Nel suo caso il rapporto di coppia ¨¨ impostato al 50% in modalit¨¤ +Eco e al 280% in modalit¨¤ High, con l¡¯autonomia da piena carica che pu¨° arrivare fino a 120 km nel caso si utilizzi esclusivamente la prima e non supera i 60 km con la seconda.
Come vanno: SENSAZIONI IN SELLA
¡ª ?Yamaha ha scelto la capitale pi¨´ bike-friendly d¡¯Europa per farci mettere alla prova i suoi nuovi Booster. Amsterdam offre la giusta variet¨¤ di condizioni e situazioni per valutare due mezzi che puntano a farsi apprezzare in contesti cittadini, alternando stretti viottoli a grandi parchi senza tralasciare insidie universali quali il traffico intenso e le superfici ostiche. Ergonomicamente, tra le due versioni non c'¨¨ differenza. Regolata la sella, la posizione del tronco resta piuttosto eretta e il manubrio ¨¨ abbastanza largo per avere sempre ampio controllo sul gommone anteriore. Entrambi si fanno ammirare per il look pulito e l'elevata cura nelle finiture, mentre la conformazione a "U" del telaio contribuisce a mantenere basso il baricentro e rende particolarmente semplice salire e scendere da sella. Visivamente, le uniche differenze apprezzabili, oltre alla diversa strumentazione, riguardano la presenza di specchietto e portatarga imposti al Booster.
Come vanno: BOOSTER EASY
¡ª ?Il Booster Easy ¨¨ un¡¯e-bike cittadina a tutti gli effetti. ? un mezzo da passeggio con qualit¨¤ da pendolare, pensato per affrontare superfici stradali irregolari offrendo al contempo una buona dose di comfort. In sella si sta comodi e operare sul computer di bordo sul lato sinistro, per altro ottimamente leggibile, facile e intuitivo. Il motore elettrico fornisce un eccellente supporto alla pedalata in funzione della modalit¨¤ di guida scelta e ruotando l'interno della manopola destra si pu¨° agire sulla rapportatura per ottenere la risposta desiderata a seconda della situazione. L'Easy scorre fluido nel traffico, aggredisce i piccoli dislivelli senza patemi e non teme superfici meno accoglienti come sterrato ed erba. I freni sono ineccepibili, con quello posteriore anche fin troppo zelante, mentre la forcella telescopica con 80 mm di corsa si fa apprezzare sia nell'assecondare docilmente le asperit¨¤ del terreno che nell'assorbire le deformit¨¤ pi¨´ brusche, in questo aiutata dal generoso pneumatico ad esso connessa. Meno morbido il comportamento del posteriore, sprovvisto di una vera e propria sospensione e per questo troppo rigido per digerire le peggiori buche. Il propulsore smette effettivamente di lavorare una volta arrivati ai 25 km/h, ma sullo slancio e facendo affidamento esclusivamente sulle proprie gambe ¨¨ possibile spingersi anche ben oltre tale limite.
Come vanno: BOOSTER STANDARD
¡ª ?Come intuibile, il normale?Booster ripropone in toto le caratteristiche dinamiche ed ergonomiche della versione Easy aggiungendo ben pi¨´ vigore al supporto elettrico. La posizione di guida permette quindi di torreggiare nel traffico per una miglior visione d'insieme e la strumentazione, ancor pi¨´ chiara e leggibile, ¨¨ qui predisposta per interagire con lo smartphone e le app di fitness compatibili in esso installate. Oltre a specchietto e portatarga, ci sono altre differenze meno visibili quali la funzione abbagliante per il faretto anteriore e la luce di stop per quello posteriore. Come per l'Easy, l'assistenza del motore ¨¨ determinata dalla modalit¨¤ di guida scelta, ma la funzione "Auto" permette non di badare troppo a quest'aspetto facendo risparmiare energie, fisiche e della batteria. Il cambio invece, che funziona solo in movimento, ci d¨¤ la possibilit¨¤ di intervenire direttamente sugli effetti della pedalata e sullo sforzo da dedicarvi. Rispetto all'Easy, l'azione del motore ¨¨ comunque sensibilmente pi¨´ incisiva in tutte le situazioni. Anche in questo caso il propulsore smette di contribuire al moto una volta superati i 45 km/h, valore oltre al quale ¨¨ tutto delegato alla pura prestanza atletica.
CONCLUSIONI, COLORAZIONI E PREZZI
¡ª ?I due Booster del nuovo millennio sono mezzi divertenti, pratici, puliti e poco impegnativi, semplicemente ideali per gli spostamenti in citt¨¤ senza nessuna preoccupazione per le restrizioni al traffico. La loro linea accattivante e moderna ¨¨ certamente un punto di forza, la qualit¨¤ costruttiva e l¡¯efficienza tecnologica sono quelle che ci si aspetterebbe da un prodotto marchiato Yamaha. Quale dei due scegliere allora? La differenza principale sta nella potenza, ma da questa deriva anche la diversa classificazione che cambia le regole di ingaggio. Il Booster Easy ¨¨ una e-bike su cui basta montarci sopra per uscire in strada, il Booster ¨¨ invece considerato alla stregua di un ciclomotore elettrico e richiede quindi targa e assicurazione con tutte le spese e seccature che questo comporta. Inoltre in Italia va guidato con un casco motociclistico omologato, non con il semplice caschetto da bici che invece ¨¨ ammissibile nei Paesi Bassi per questo tipo di veicolo. Facile supporre che questa discrepanza legislativa potrebbe favorire le vendite dell'Easy rispetto al gemello pi¨´ grintoso. Altra discriminante ¨¨ il prezzo: al netto dei vari accessori proposti da Yamaha, l'Easy ¨¨ proposto a partire da 3.299 euro e la versione standard a 3.699 euro. Entrambi sono proposti nelle due colorazioni Cyan Solid Aqua e Dark Gray Metallic?e si possono acquistare anche online con consegna a domicilio.
PREGI E DIFETTI
¡ª ?Riassumendo in breve quanto riscontrato dalla nostra prova:
Piace:
- Design contemporaneo e pulito;
- Finiture curate;
- Motore lineare;
- Strumentazione di bordo adeguata
Non piace:
- Posteriore rigido;
- Regolazione sella solo con utensile
SCHEDA TECNICA
¡ª ?Queste le specifiche tecniche di Booster e Booster Easy divulgate dalla casa dei tre diapason:
Yamaha Booster e Booster Easy 2023
SCHEDA TECNICA | Booster | Booster Easy |
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