La Bmw R 80 G/s, la cui prima serie fu prodotta tra 1980 e 1987, ¨¨ la capostipite della fortunatissima famiglia di prodotti Gs di cui la nuovissima R 1300 Gs ¨¨ solo l¡¯ultima erede. ? considerata la prima moto dual adventure in assoluto, in grado di farsi valere sia su asfalto che nell¡¯offroad, e la sigla G/s del suo nome stava infatti per ¡°Gel?nde/Stra?e¡±, ovvero ¡°fuoristrada/strada¡± in tedesco. Il suo bicilindrico boxer da 797,5 cc con accensione elettronica era capace di produrre 50 Cv e 55 Nm di coppia per spingerla fino a 168 km/h di velocit¨¤ massima. Era indubbiamente l¡¯enduro pi¨´ prestante del momento, ma presentava anche diverse particolarit¨¤ come il forcellone monobraccio con sospensione monolever, che facilitava la sostituzione del cerchio posteriore, le sospensioni a corsa lunga e una generosa ruota anteriore da 21¡±. La sua vera consacrazione si deve per¨° ai successi nella Parigi-Dakar, gara che all¡¯epoca stava raggiungendo l¡¯apice della sua notoriet¨¤. Una R 80 G/s appositamente preparata dalla tedesca Hpn Motorradtechnik vinse subito l¡¯edizione del 1981 con?Hubert Auriol, compianto pilota francese che biss¨° poi il trionfo nel 1983 con una versione da 870 cc. L¡¯anno dopo fu il turno del belga Gaston Rahier a portare la R 80 G/s al trionfo, ripetendosi nell¡¯edizione successiva su una versione da 1.000 cc. Nel 1986 fu affiancata dalla R 100 Gs da 980 cc e poco dopo fu definitivamente rimpiazzata dalla R 80 Gs con sospensione?paralever. Volendo esagerare, a Babbo Natale si potrebbe pure richiedere lo speciale allestimento Paris Dakar?nato per celebrare i trionfi in terra africana, super accessoriato e famelicamente ricercato dai collezionisti.
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