Ducati Panigale V2 S: cambiano le regole. Meno potenza, più emozioni

Ducati rivoluziona la sua filosofia con la nuova Panigale V2 S: meno cavalli rispetto al passato ma un peso ridotto di 17 kg, per una guida più fluida, intuitiva e accessibile. Una sportiva che non punta più solo sui numeri ma sul piacere di guida. ? tra le Ducati più divertenti di sempre? Scopriamolo insieme

Fino a oggi, Ducati ha sempre puntato su potenza e prestazioni assolute, sottolineando con forza la leadership dei suoi motori in termini di cavalli e coppia rispetto alla concorrenza. La Ducati Panigale V2 segna un’inversione di rotta netta. Infatti, rispetto alla precedente versione, la potenza diminuisce ma il peso cala di ben 17 kg. Si tratta di un messaggio chiaro: il nuovo obiettivo non è più il record sul rettilineo ma l’equilibrio dinamico, tra guidabilità e fruibilità. Ducati, per la prima volta, ha privilegiato la leggerezza e la facilità di guida, mettendo al primo posto il piacere di chi siede in sella, senza rinunciare alla tecnologia. Ridurre il peso e sviluppare un pacchetto elettronico sofisticato ha un costo: da un punto di vista economico, sarebbe stato più semplice aggiungere 17 Cv piuttosto che eliminarne 17 kg. Spiegare questa filosofia al grande pubblico non sarà facile, soprattutto considerando che il listino recita 16.790 euro (f.c.) per la Panigale V2 e 19.190 euro (f.c.) per la V2 S. Senza contare il Kit Time Attack, che per circa 5.000 euro trasforma la moto nella versione con cui si allenano Pecco Bagnaia e Marc Marquez. Una strategia coraggiosa, che richiederà una narrazione altrettanto coraggiosa.

Come va: un mondo nuovo

Ricordate la vecchia Panigale V2? Se la risposta è sì, dimenticatela. In sella alla nuova versione, si ascolta tutt’altra musica e si gioca in maniera completamente diversa. Il precedente V2 Superquadro, un progetto con circa dodici anni di carriera sulle spalle, era nato principalmente per la 1199 Panigale e solo in seguito (dopo il debutto della Panigale V4) era stato utilizzato sul progetto Panigale V2. Ora è andato definitivamente in pensione e al suo posto c’è un propulsore inedito, più leggero, pensato per erogare 120 Cv con un margine di circa 10 Cv di variazione. Ogni componente è stato ottimizzato per questa potenza, il che ha permesso di creare un motore molto più compatto ed efficiente. Non è solo una questione di numeri ma di sostanza. Il vecchio V2 aveva tanto allungo ma ai medi regimi soffriva, chiedeva la marcia corta e non offriva una guida rilassante. Il nuovo V2, invece, dà il suo meglio proprio ai medi regimi, con un’erogazione corposa e sfruttabile. L’allungo non è il suo punto forte ma il motore spinge in maniera omogenea fino alla zona rossa, senza cali di coppia improvvisi.

Come va: in curva è un altro sport

La vera rivoluzione, però, arriva in prossimità della staccata. La frenata è efficacissima, nonostante sospensioni leggermente morbide, e l’inserimento in curva è fulmineo. In piega la moto invita a giocare, permettendo di sperimentare angoli di inclinazione notevoli, linee diverse e cambi di direzione rapidissimi. La vecchia Panigale V2 era più rigida e impegnativa, più vicina alla tradizione Ducati che premiava la guida spigolosa e fisica. La nuova V2 in versione S (in questa occasione non abbiamo guidato la versione base), invece, gira in modo naturale, permettendo di mantenere una guida fluida e meno faticosa. Le gomme si consumano in modo regolare, il che significa che il bilanciamento complessivo è stato azzeccato. L’ergonomia è un altro punto forte: la moto è compatta ma lo spazio a bordo non manca. I semimanubri più alti e larghi facilitano la guida, rendendo più naturali sia le staccate che i cambi di direzione, senza penalizzare troppo il feeling con l’avantreno a centro curva.

Come va: un difetto ma tanto coraggio

C’è però un aspetto da migliorare: il cambio. Per preservare l’integrità della trasmissione, Ducati ha sviluppato un sistema che, in condizioni di pieno carico, taglia la potenza e la coppia nelle situazioni a rischio, riducendo lo stress sugli ingranaggi. Durante il test (ben sei turni), il problema si è presentato solo quattro volte, principalmente tra la terza e la quarta marcia, quindi si tratta di un difetto marginale, giustificato dall’intenzione di migliorare l’affidabilità della moto nel lungo periodo. Nel complesso, la nuova Panigale V2 è un enorme passo avanti rispetto alla versione precedente, soprattutto a livello filosofico. Ducati ha dimostrato di voler cambiare approccio, mettendo al centro la fruibilità e aprendosi a un pubblico più ampio. La sfida ora è comunicare correttamente questa rivoluzione. Per ora, però, tanto di cappello a Ducati, che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo!

Design e aerodinamica

Esteticamente, la Panigale V2 S segue il family feeling della Panigale V4, con linee tese e pulite che ne accentuano l’aggressività. La carenatura integra un sistema di ventilazione passiva per ridurre l’accumulo di calore e migliorare il comfort del pilota. Il frontale è caratterizzato da un proiettore Full-Led con Drl orizzontale, mentre la coda, interamente carenata, si ispira a quella della DesmosediciGP. Lo scarico, con terminali posizionati sotto la sella, richiama la tradizione racing Ducati, contribuendo a ridurre la resistenza aerodinamica e migliorare il bilanciamento della moto. Sul lato destro, i collettori passano vicino al forcellone e non sono ben integrati col resto della struttura ma per ottenere l’omologazione Euro5+ non c’erano molte alternative… Il serbatoio e le superfici di contatto con il pilota sono stati studiati per garantire un migliore supporto nelle fasi di guida più dinamiche, permettendo un controllo superiore della moto. Il design del serbatoio consente una posizione di guida più confortevole, riducendo la pressione sui polsi e migliorando l’ergonomia generale.

Motore e prestazioni

La Panigale V2 S monta un bicilindrico a V di 90° da 890 cm?, omologato Euro5+, capace di erogare 120 Cv a 10.750 giri/min e 93,3 Nm di coppia a 8.250 giri/min. Il peso contenuto del motore (54,4 kg) contribuisce alla maneggevolezza complessiva della moto. Il nuovo motore rinuncia alla distribuzione desmodromica ma presenta un sistema di fasatura variabile delle valvole (azionate tramite bilancieri a dito) di aspirazione che garantisce un’erogazione di potenza fluida e sfruttabile su un ampio range di regimi. La coppia è distribuita in maniera omogenea, offrendo una risposta pronta al comando del gas e facilitando la gestione della potenza in ogni situazione di guida. Per chi cerca prestazioni superiori in pista, è disponibile uno scarico racing che porta la potenza a 126 Cv e riduce il peso di 4,5 kg. Il cambio a sei marce con Ducati Quick Shift 2.0 è di serie.

Elettronica e sicurezza

Dotata di piattaforma inerziale Imu a sei assi, la Panigale V2 S integra un pacchetto elettronico avanzato con ABS Cornering, Ducati Traction Control, Ducati Wheelie Control, Engine Brake Control e Ducati Quick Shift 2.0. Il pilota può selezionare quattro Riding Mode (Race, Sport, Road, Wet) per adattare la moto alle condizioni di guida. Il sistema Abs Cornering agisce in maniera efficace anche a moto inclinata, aumentando la sicurezza nelle frenate più aggressive. Il Ducati Traction Control ottimizza la gestione della potenza in accelerazione, mentre il Ducati Wheelie Control aiuta a gestire le impennate. L’Engine Brake Control, infine, consente di ottimizzare il freno motore, migliorando la stabilità della moto nelle frenate più intense. Tutti i parametri si possono tenere sotto controllo tramite una strumentazione Tft a colori con schermo da cinque pollici; non è molto grande ma lo spazio a disposizione è stato davvero ben sfruttato.

Freni e pneumatici

L’impianto frenante Brembo è composto da pinze monoblocco M50 e dischi da 320 mm all’anteriore, abbinati a un disco posteriore da 245 mm. I cerchi in lega leggera montano pneumatici Pirelli Diablo Rosso IV (120/70 all’anteriore, 190/55 al posteriore), studiati per offrire un ottimo compromesso tra grip e durata. Il test in pista si è svolto con pneumatici Pirelli slick; l’anteriore ha sopportato senza problemi ben dodici turni, mentre il posteriore è stato sostituito dopo sei turni, probabilmente per precauzione, perché non avevamo riscontrato una significativa diminuzione dell’aderenza.

Ciclistica e sospensioni

Il telaio monoscocca, che sfrutta il motore come elemento stressato, garantisce leggerezza e rigidità, migliorando la precisione e la stabilità della moto in ogni condizione di guida. L’interasse di 1.465 mm e la geometria di sterzo con inclinazione canotto di 23,6° e avancorsa di 93 mm rendono la Panigale V2 S agile nei cambi di direzione, senza penalizzare la stabilità durante la percorrenza della curva. La Panigale V2 S si distingue per l’adozione di sospensioni ?hlins completamente regolabili. Il peso in ordine di marcia senza carburante è di 176 kg, con un rapporto potenza/peso pari a 0,69 CV/kg. Il forcellone bibraccio in alluminio garantisce una migliore trazione in uscita di curva rispetto al vecchio monobraccio, più fascinoso ma meno performante.

Ergonomia e accessori

Ducati ha lavorato per migliorare il comfort termico e la posizione di guida. La sella a 837 mm da terra e il triangolo ergonomico offrono un buon compromesso tra sportività e comfort. Le pedane assicurano un buon grip e la sella è ben imbottita; quella per il passeggero è un accessorio, nella versione S. A proposito di accessori, Ducati ne mette a disposizione moltissimi. Per chi vuole massimizzare l’esperienza in pista, sono disponibili carenature racing, pedane regolabili e semimanubri ribassati (che a nostro avviso non garantiscono vantaggi, per gli amatori). Per un utilizzo più confortevole su strada, è possibile montare il cruise control, il navigatore turn-by-turn e una presa Usb per ricaricare dispositivi elettronici.

Pregi e difetti

Ecco cosa è piaciuto e cosa non ha convinto durante il test in pista della Ducati Panigale V2 S.?

Piace

• Feeling in staccata e in curva
• Versatilità
• Posizione di guida

Non piace

• Prezzo
• Rendimento del cambio tra la terza e la quarta marcia, a pieno carico
• Allungo

In poche parole

La Ducati Panigale V2 S non è solo un’evoluzione del modello precedente ma una moto pensata per offrire un equilibrio tra sportività e fruibilità. Grazie a un motore aggiornato, una ciclistica raffinata e un pacchetto elettronico avanzato, rappresenta una proposta interessante per chi cerca una supersportiva bicilindrica capace di regalare emozioni sia in pista che su strada. Certo, non costa poco ma il resto dei numeri sono dalla sua parte.

Scheda tecnica

Ecco i principali dati tecnici della Ducati Panigale V2 S.