La nuova maxienduro della casa americana si presenta con un¡¯estetica inconsueta e curata nei dettagli. Il motore bicilindrico a V da 152 Cv dimostra una grinta incredibile, soprattutto sopra i 3.000 giri/min, ed ¨¨ abbinato ad un¡¯ottima ciclistica che permette di divertirsi. Il prezzo della Pan america parte da 16.300 euro
Crossover o maxienduro, le stesse parole per definire un segmento dominato da carenature avvolgenti e becchi pronunciati che richiamano le competizioni in terra d¡¯Africa, ma non ¨¨ la linea che ha deciso di seguire Harley-Davidson con la Pan America. Dopo aver raccolto i pareri dei clienti riguardo che modello mancava nella gamma moto, ¨¨ iniziato lo sviluppo partendo proprio dall¡¯estetica che per scelta non poteva essere uguale alle altre, l¡¯essenza di un¡¯Harley Davidson fin dal primo impatto.
Harley-Davidson Pan America: come ¨¨ fatta
¡ª ?Indubbiamente la nuova Pan America suscita giudizi contrastanti sul piano dell¡¯estetica, ma dal vivo rende molto di pi¨´ che in foto. La parte anteriore ha un legame forte con la Fat Bob e la Road King grazie alla fanaleria di questi modelli, e anche la protezione delle gambe staccata dal resto della moto crea un motivo di diversit¨¤. La parte centrale e posteriore ¨¨ sicuramente la pi¨´ riuscita con il serbatoio in alluminio a goccia e il posteriore sviluppato verso l¡¯alto con la sella a due piani. Al centro a farla da padrone ¨¨ il nuovo motore bicilindrico a V ben in vista.
La tecnica della cruiser americana
¡ª ?La meccanica si basa su un nuovo motore, il Revolution Max 1250, un bicilindrico a V di 60¡ã, moderno e con soluzioni tecniche al passo con i tempi. La potenza ¨¨ di 152 Cv a 8.750 giri/min, mentre la coppia massima di 128 Nm arriva a 6.750 giri/min. Questo motore ha funzione strutturale e portante per il telaio, che ¨¨ imbullonato a esso sulle teste anteriori e posteriori e con il forcellone infulcrato nel carter motore. Per contenere il peso, i cilindri sono in alluminio monoblocco con rivestimento galvanico nikasil, mentre i coperchi delle valvole e delle catene di distribuzione sono in lega di magnesio. I passaggi del circuito di raffreddamento sono interni e contribuiscono a raffreddare l¡¯olio motore e lo statore. I perni di biella sono disassati di 30¡ã con una fase d¡¯accensione di 90¡ã per un¡¯erogazione pi¨´ morbida e un sound pi¨´ corposo: non si ¨¨ risparmiato nemmeno sui pistoni, che sono forgiati e raffreddati con getti dell¡¯olio sul fondo. Questo nuovo motore ¨¨ dotato di valvole a fasatura variabile, controllate da computer sugli alberi a camme di aspirazione e scarico, in modo indipendentemente su un potenziale di 40¡ã di rotazione dell¡¯albero motore. L¡¯attuatore ¨¨ situato tra il pignone della camma e l¡¯albero a camme e utilizza un solenoide per controllare l¡¯idraulica che cambia la fasatura delle camme: l¡¯albero pu¨° essere rimosso senza smontare la catena della distribuzione. Per eliminare le vibrazioni sono stati montati due controalberi, uno a forma di spirale nel basamento (azionato dalla catena della distribuzione) si occupa di annullare le vibrazioni primarie create dai perni della manovella, dai pistoni e dalle bielle; il secondo, invece, si trova nella testata del cilindro anteriore, tra gli alberi a camme, e completa il bilanciatore primario per ridurre ulteriormente le vibrazioni.
Elettronica completa
¡ª ?La Pan America monta un¡¯elettronica raffinata e moderna, gestita da un cruscotto touchscreen Tft da 6,8¡± che incorpora tutte le informazioni del motore e dell¡¯infotainment. Il display ¨¨ inclinabile sul supporto a vantaggio della visibilit¨¤. Sono sei le modalit¨¤ di guida richiamabili cui sono collegate prestazioni e carattere del modello: cinque pre-programmate (Road, Sport, Rain, Off-Road e Off-Road Plus) e una personalizzabile. La piattaforma inerziale a sei assi gestisce anche l¡¯Abs Cornering in una nuova modalit¨¤ per una maggiore sicurezza, con applicazione di una frenata simile a una integrale su entrambe le ruote, bilanciando la frenata stessa. Lo stesso sistema controlla l¡¯Hill Hold Control (Hhc) che mantiene la pressione del freno quando attivato in salita, impedendo alla motocicletta di muoversi dopo che il pilota ha rilasciato i comandi del freno. L¡¯Hhc pu¨° funzionare anche quando la motocicletta ¨¨ ferma su una superficie piana, se il pilota vuole mantenere la posizione senza esercitare pressione sul freno, ma non funge da freno di stazionamento. Le sospensioni anteriori e posteriori sono semi-attive gestibili elettronicamente: per adattarsi alle condizioni del suolo, in base alle necessit¨¤ della guida, gli elementi delle sospensioni sono forniti da Showa. Una forcella Bff a steli rovesciati da 47 mm all¡¯anteriore, mentre sul posteriore un ammortizzatore Bfrc. Il software controlla anche l¡¯altezza della moto quando ci si ferma abbassandola da 2 cm a 5 cm per agevolare l¡¯appoggio dei piedi, e ripristina l¡¯altezza precedente nel momento che si riparte, la velocit¨¤ di abbassamento e ripristino pu¨° essere regolata dal pilota.
POSIZIONE DI GUIDA E COMFORT
¡ª ?La posizione in sella soddisfa la maggior parte degli utenti, busto eretto, manubrio ampio e un perfetto inserimento delle gambe e delle ginocchia nelle svasature del telaio e del serbatoio. La sella ¨¨ regolabile su due posizioni senza attrezzi, mentre il cupolino si pu¨° spostare su un ampio range tramite una comoda leva anche in marcia, mentre i vari comandi e la gestione del men¨´ nel cruscotto sono intuitivi e facilmente utilizzabili, la slitta degli indicatori di direzione rimane un pochino nascosta e non immediata. Anche il manubrio pu¨° essere regolato e avvicinato al busto con un apposito kit. Furba la possibilit¨¤ di adattare il pedale del freno agli stivali da fuoristrada, semplicemente sfilando e ruotando di 180¡ã l¡¯appoggio, con la possibilit¨¤ di poter rimuovere i gommini dalle pedane per aumentarne il grip. Molto buono l¡¯isolamento generale dal calore e dall¡¯aria: a qualsiasi velocit¨¤ si viaggia ben protetti dalle intemperie. Solo con il bagnato ci siamo accorti che i convogliatori che allontanano l¡¯aria calda in uscita dal radiatore, incanalalo la pioggia direttamente contro le ginocchia.
MOTORE E GUIDA
¡ª ?L¡¯interasse lungo e il peso potrebbero far pensare di trovarsi a lottare con una moto impegnativa e difficile. Niente di pi¨´ sbagliato. Questi due elementi sono s¨¬ ben presenti, ma il loro fastidio si limita alle manovre da fermo o poco pi¨´. Non appena guadagnato un minimo di velocit¨¤ la ciclistica regala tante soddisfazioni: tutto diventa facile e divertente, si procede spediti e sicuri sia nel traffico che nelle strade aperte. Un grande aiuto viene dalla modalit¨¤ di guida inserita. La taratura dell¡¯acceleratore, del sostegno delle sospensioni, del freno motore e dei freni sono amalgamate perfettamente tra di loro per rendere al meglio con ogni tipo di pilota: non bisogna concentrarsi troppo sulla Pan America, bisogna solo guidarla e lei pensa al resto. La modalit¨¤ di guida Road ¨¨ il compromesso ideale per il 90% delle situazioni: sospensioni morbide che filtrano perfettamente le asperit¨¤ del fondo senza essere troppo sfrenate o poco sostenute, risposta dell¡¯acceleratore morbida e precisa e freni potenti ma modulabili. Si pu¨° viaggiare a ritmi blandi o sostenuti senza che la ciclistica restituisca sensazioni poco piacevoli anche sull¡¯asfalto rovinato, gli inserimenti mantengono una naturalezza e una precisione estremamente appagante. Per i pi¨´ sportivi esiste la modalit¨¤ appropriata e ci si trova a giocare con le curve in maniera sempre pi¨´ aggressiva: il comparto sospensioni non fa mai mancare il proprio sostegno con limitati trasferimenti di carico anche forzando la frenata e l¡¯inserimento, col la ciclistica che fa chiaramente capire cosa sta passando sotto le ruote. L¡¯interasse abbondante e il baricentro alto aiutano questo tipo di guida, il primo aumentando la stabilit¨¤ nelle frenate impegnative senza che il posteriore inneschi oscillazioni o saltellamenti, grazie anche all¡¯ottima taratura del freno motore e dell¡¯antisaltellamento, il secondo agevolando i cambi di direzione.
IN FUORISTRADA
¡ª ?Il motore ¨¨ un altro elemento che contribuisce al divertimento: si capisce subito di che pasta ¨¨ fatto disinserendo il controllo della trazione. In prima e seconda marcia basta aprire il gas e l¡¯avantreno tende a puntare verso l¡¯alto, con un aiuto di un dosso e la frizione anche in terza. La potenza ¨¨ presente e si sente che non ama girare a bassi regimi, e te lo dice chiaramente con una certa pigrizia nel prendere i giri, anche se ti tira fuori dalle curve senza lamentarsi. Il bello arriva oltrepassati i 2.500 giri/min: da qui la spinta diventa piena e progressiva fino all¡¯intervento del limitatore. Quello che piace tanto ¨¨ la perfetta connessione tra gas e la ruota posteriore. In modalit¨¤ Sport anche troppo pronta la risposta al comando. Il setting migliore: le sospensioni della guida Sport e la risposta del gas della modalit¨¤ Road. Anche in fuoristrada se la cava egregiamente su quasi tutti i tipi di fondo. Le due modalit¨¤ di guida permettono di affrontare percorsi anche abbastanza impegnativi ben supportati dalle gomme di primo equipaggiamento: le Michelin Adventure Scorcher appositamente sviluppate per questo modello. Freni e cambio si esprimono entrambi su livelli eccellenti perfettamente accordati alla ciclistica e al motore: anche se manca il quick shift, non se ne sente realmente il bisogno perch¨¦ gli innesti non sbagliano un colpo.
Harley-Davidson Pan America: conclusioni
¡ª ?La maxienduro a stelle e strisce sorprende per il suo stile unico e per le doti di guida che non fanno rimpiangere le prestazioni esagerate di alcune delle concorrenti. Il pacchetto elettronico di ultima generazione permette di viaggiare nel massimo della sicurezza e l¡¯impostazione di guida garantisce grande comfort per motociclisti di tutte le taglie. La nuova Pan America ¨¨ pronta a fare il suo ingresso sul mercato e a conquistare il cuore di tanti biker, non solo Harleysti. Il prezzo ¨¨ decisamente competitivo: si parte da 16.300 euro.
Harley-Davidson Pan America: PREGI e difetti
¡ª ? Piace: prezzo versione Special; comodit¨¤ per i lunghi viaggi; divertimento alla guida; protezione dall¡¯aria e buon isolamento dal calore.
Non piace: niente quick shift, accessorio che avrebbe reso la guida ancora pi¨´ dinamica; mancanza di un cassettino portaoggetti; presa d¡¯aria dei convogliatori che devia l¡¯acqua sulle ginocchia in caso di pioggia.
Harley-Davidson Pan America: scheda tecnica
¡ª ?Motore: bicilindrico a V di 60¡ã; cilindrata 1.252 cc; alesaggio x corsa 105 x 72 mm; potenza massima 152 Cv a 8.750 giri/min; coppia massima 128 Nm a 6.750 giri/min.
Ciclistica: anteriore forcella a steli rovesciati da 47 mm (escursione ruota 191 mm); posteriore monoammortizzatore montato su leveraggio completamente regolabile.
Freni: anteriore doppio disco da 320 mm; posteriore disco singolo da 280 mm.
Ruote: anteriore 120/70 R19 60V; posteriore 170/60 R17 72V.
Dimensioni: lunghezza 2.265 mm; interasse 1.580 mm; avancorsa 108 mm; angolo canotto di sterzo 25¡ã; capacit¨¤ serbatoio carburante 21,2 litri.
Peso: 229 kg (a secco); 245 kg (in ordine di marcia).
Prezzo: da 16.300 euro.
Harley-Davidson Pan America 1250: abbigliamento
¡ª ?Casco: Suomy Mx-Tourer, colore Matt black.
Giacca: T.ur J-One, colore light grey-red.
Pantaloni: T.ur P-One, colore dark blue
Guanti: T.ur G-Two, colore black - light grey.
Tester: altezza 1,80 m; peso 74 kg.
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