l'esperienza
Viaggio con le moto elettriche in Portogallo, come ¨¨ andata
Zero. Zero come Zero Motorcycles, le moto (Ds, Dsr, S e Sr/F) che ci hanno accompagnato in un viaggio all¡¯insegna della sostenibilit¨¤. Zero come le emissioni di CO2 emesse dalle moto durante i tre giorni utili per attraversare l¡¯Algarve, regione sud del Portogallo. Zero come l¡¯inquinamento acustico prodotto, anche se a dire il vero un minimo di sibilo ¨¨ inevitabile, ma prossimo all¡¯impercettibile. Zero come le gocce di benzina consumate e zero come la paura di rimanere a piedi, con un percorso studiato ad hoc e ricariche durante il pranzo. Tanto, invece, il divertimento in sella, perch¨¦ in fondo pur sempre moto sono e anche con un¡¯accelerazione notevole. E tanto lo stupore dipinto sui volti dei passanti a vedere quattro moto elettriche in giro per l¡¯Algarve, una novit¨¤ assoluta ancora da inquadrare, osservare e commentare con curiosit¨¤.
Lo scopo del viaggio
¡ª ?Obiettivo del viaggio ¨¨ sensibilizzare l¡¯intera comunit¨¤ ¨C portoghese, italiana, europea, mondiale ¨C circa la sostenibilit¨¤ del turismo in Portogallo, ponendo il Paese come una delle destinazioni turistiche pi¨´ competitive, sicure e sostenibili dell¡¯intero pianeta in termini di sviluppo economico, sociale e ambientale su tutto il territorio, in linea con il piano nazionale del turismo con visione 2027. Dal momento che il turismo ¨¨ uno dei settori dell¡¯economia che soffrir¨¤ maggiormente l¡¯impatto del cambiamento climatico in corso e allo stesso tempo sar¨¤ un intensificatore di tale fenomeno, ¨¨ urgente adottare pratiche ambientali che minimizzino l¡¯emergenza del surriscaldamento globale e far s¨¬ che vi sia la promozione di cambiamenti d¡¯abitudini in particolare nell¡¯efficienza ambientale. Anche il Portogallo, e con esso il turismo, ha risentito dell¡¯effetto della pandemia: un momento che va visto come spartiacque dal quale ripartire implementando pratiche di turismo sostenibile, come appunto quello di visitare l¡¯Algarve in sella a moto a quasi zero emissioni e con macchine elettriche a supporto.
Day1: tradizioni
¡ª ?L¡¯itinerario del primo giorno si sviluppa dall¡¯Hotel Vila Gal¨¦ Albacora di Tavira, il punto pi¨´ a est del viaggio, fino al Tivoli Marina di Portimao: 129,7 km per rompere il ghiaccio e avere un antipasto di quello che ci aspetta per tre giorni. La tappa a Loul¨¨ ¨¨ l¡¯occasione per scoprire le antiche tradizioni: qui gli artigiani modellano e lavorano il sughero e la palma mediterranea creando oggetti utili e funzionali ai tempi di oggi, da astucci a borse, passando per calzature, protezioni per scarpe dei ciclisti e oggetti per la pulizia della casa, mantenendo i metodi classici ma creando opere con un design moderno, al fine di attrarre i giovani per la continuazione della tradizione stessa. Suggestivo osservare la creazione della cataplana, pentola in rame modellata con un martello da un anziano signore che servir¨¤ poi a contenere l¡¯omonima specialit¨¤ gastronomica, una deliziosa zuppa di pesce. Ogni cittadina che si rispetti ha un proprio mercato, con spazi dedicati: a quello di Loul¨¦, il Loul¨¦ Market, si pu¨° acquistare il pesce del giorno, prodotti per la casa in sughero o le carrube, un tipico frutto dell¡¯Algarve e buon sostituto del cacao, che ultimamente sta vivendo un momento di alta richiesta per via dei costi di trasporto pi¨´ bassi. La pioggia non ci impedisce di raggiungere Guia, dove al Restaurante Ramires inizia la degustazione gastronomica che mette al centro del piatto specialit¨¤ di carne. La Cathedral di Silves ¨¨ la celebrazione alla storia dell¡¯Algarve: questo paesino dell¡¯entroterra, tutto salita e discesa, ¨¨ stata la prima capitale della regione sud del Portogallo a cavallo tra il 16¡ã ed il 17¡ã secolo, con una festa medievale ogni anno a ricordare le tradizioni. E proprio a Silves, usufruendo delle moto elettriche, abbiamo potuto parcheggiare proprio sotto la cattedrale. La conclusione del viaggio giornaliero ¨¨ al Forte di Santa Caterina di Portimao, una fortezza medievale eretta per difendersi da eventuali invasioni militari e pirati con vista sull¡¯Oceano.
Day2: che altezze!
¡ª ?Il secondo giorno del viaggio (148,1 km totali) ha come partenza e arrivo Portimao. Immersi nel verde della natura, sebbene il tempo non sia dei migliori, ci arrampichiamo in direzione Monchique, suggestivo borgo dell¡¯entroterra. Raggiungiamo l¡¯Alto de F¨®ia, il monte pi¨´ alto dell¡¯Algarve con i suoi 902 metri, con un panorama spettacolare nei giorni limpidi. Scopriamo un tortuoso percorso fatto di tornanti, curve e controcurve che ricorda molto alcuni passi appenninici e dove il divertimento ¨¨ assicurato, specie in sella alla naked prestazionale Sr/F, che riesce ad essere tanto calma e pacata in modalit¨¤ Eco ¨C seppur con una ripresa di tutto rispetto essendo una moto elettrica con coppia istantanea ¨C quanto aggressiva e sportiva quando si mette la modalit¨¤ Sport, con i 190 Nm di coppia che catapultano il pilota fuori dalle curve in men che non si dica. Sul percorso verso Lagos incappiamo nel circuito di Portimao, lontano dalla cittadina e circondato da un paesaggio collinare (i saliscendi del tracciato dell¡¯Algarve non sono un caso). Al ristorante Don Sebastiao di Lagos prosegue la degustazione gastronomica di prelibatezze locali, siano esse di carne o pesce, mentre il viaggio giornaliero termina con l¡¯incredibile vista di Ponta de Piedade, un gruppo di scogliere a due passi da Lagos con il mare che si frastaglia lungo la costa creando spettacolari effetti scenici per una delle esperienze pi¨´ incredibili che si possano fare in Algarve.
Day3: la barca con 30 pannelli fotovoltaici
¡ª ?Il terzo ed ultimo giorno (141,7 km) inizia non su due ruote ma con un tour in barca. Visto lo scopo del viaggio, non poteva certo trattarsi di un¡¯imbarcazione tradizionale: la Sun Boat, attraccata al porto di Portimao e a disposizione dei turisti, ¨¨ un catamarano per 30 persone capace di produrre fino a 70/90 kWh con 30 pannelli fotovoltaici che alimentano la batteria, per una potenza complessiva del motore di 225 kW. Quanta autonomia abbia dipende da quanto sole c¡¯¨¨ nel giorno di utilizzo, ma indicativamente ¡°si riescono a fare due uscite al giorno senza problemi¡±, spiega il capitano dell¡¯imbarcazione di 12 metri di lunghezza e 5,6 di larghezza che riesce a raggiungere gli 8,5 nodi di velocit¨¤ massima. ¡°Il bello di una barca di questo tipo ¨¨ che continua a ricaricare anche in marcia e se il sole non c¡¯¨¨ la mettiamo a ricaricare come fosse un¡¯auto elettrica¡±, conclude il capitano.
LEGGI ANCHE
Day3: l¡¯Oceano in moto
¡ª ?La vera partenza del terzo giorno in moto ¨¨ solo spostata di qualche ora, direzione ristorante Naperon di Odeceixe, dove contestualmente termine il nostro viaggio gastronomico. ? questa l¡¯occasione di testare le moto in autostrada, dove notiamo ¨C inevitabilmente ¨C un calo sensibile e costante della batteria, dal momento che i freni non si toccano praticamente mai e non si rilascia mai l¡¯acceleratore. In particolar modo la Zero Sr/F sembra aver sofferto in modo significativo i tratti autostradali, con la batteria al 39% all¡¯ora di pranzo. Ma grazie al Rapid Charger da 6 kW + 7 kW di Cypher Upgrade ¨¨ l¡¯unica in grado di raggiungere il 100% di carica prima di ripartire, con le altre tre moto senza Charge Tank da 6 kW che sono passate dal 60 all¡¯80% circa in un paio d¡¯ore. Il percorso termina nel punto pi¨´ a ovest dell¡¯intera Europa, alla cittadina di Sagres, dopo un percorso ricco di curve veloci in mezzo al verde, accompagnati dal silenzio delle Zero Motorcycles.
Zero Motorcycles: le moto
¡ª ?Importante sottolineare come ad ogni pausa pranzo le moto siano state ricaricate in modo da permettere ai motociclisti di portare a termine la giornata senza particolari ansie da batteria scarica. Zero Motorcycles Ds, Dsr e S non dispongono di ricarica fast, mentre la naked Sr/F s¨¬. Questo ha evidenziato non solo i tempi di ricarica molto pi¨´ veloci della Sr/F (poco meno di 2 ore contro poco meno di 8 per andare dallo 0 al 100%), ma anche la possibilit¨¤ di utilizzare tale moto in modo diverso rispetto alle altre tre ¨C solitamente settate in modalit¨¤ Eco per essere certi di arrivare a destinazione ogni giorno senza rischi ¨C potendo switchare in modalit¨¤ Normal o Sport in qualsiasi momento. La Sr/F ¨¨ il fiore all¡¯occhiello della gamma a nostra disposizione e si distingue per una posizione di guida all¡¯attacco, molto caricata in avanti e col busto ruotato in proiezione della strada. Persino chi ¨¨ alto 175 cm si sentir¨¤ un filo rannicchiato alla guida (altezza sella di 787 mm), ma le accelerazioni brucianti in modalit¨¤ Sport ripagano appieno quella che tutto sommato risulta essere una posizione di guida non molto comoda. Schermo Tft, manopole riscaldabili e tecnologia sono al top, la ciclistica ¨¨ convincente per l¡¯andatura su strada ma andrebbe provata anche in situazioni diverse e contesti chiusi al traffico per avere un feedback a 360¡ã. Ancor pi¨´ che la naked entry level S, le dualsport Ds e Dsr si fanno apprezzare per una posizione di guida rialzata, confortevole e un maggior equilibrio generale della ciclistica.
? RIPRODUZIONE RISERVATA