Nei primi Anni 70 il conte Corrado Agusta assunse l'ingegner Giuseppe Bocchi, un giovane e talentuoso motorista che progett¨° un avveniristico propulsore boxer di 500 cc. Ma alla morte del conte, l¡¯Efim, allora proprietaria della MV, decise di concludere l'attivit¨¤ agonistica e dismettere il reparto corse della casa
Nel 1986 il facoltosissimo avvocato italoamericano Robert Iannucci, collezionista e superappassionato di moto da corsa, e l¡¯industriale di calze Ubaldo Elli acquistarono dall'allora Efim (Ente per le partecipazioni industriali e finanziamento delle industrie manifatturiere) ci¨° che rimaneva del reparto corse MV Agusta. Nel blocco dell'acquisto, che Iannucci pag¨° allora poco pi¨´ di un miliardo di? lire, una cifra che, orientativamente con la rivalutazione odierna, corrisponderebbe a circa 1.240.000 euro attuali, c'erano anche due prototipi del motore boxer gi¨¤ allestito e due ciclistiche semicomplete.
un motore mai sceso in pista
¡ª ?Questo motore, che non calc¨° mai le piste, fu progettato con l'intento di sostituire i quattro e tre cilindri in linea plurititolati con sua maest¨¤ Giacomo Agostini e Phil Read. Anche se, col senno di poi, va detto che avrebbe avuto ben poche chances con l'ascesa vorticosa dei due tempi Suzuki e Yamaha, i quali?nel giro di poco tempo mandarono in pensione tutti i motori a quattro tempi. L'ultima storica vittoria della casa varesina fu al vecchio e lunghissimo (25,3 km con ben 184 curve) Nurburgring il 29 agosto 1976 con Agostini, allora gestore personale del suo team, il quale in quell¡¯occasione, date le caratteristiche del circuito, prefer¨¬ la MV alla pi¨´ potente Suzuki RG 500 che aveva in box e con cui aveva gi¨¤ corso. Vinse e quello fu l'ultimo acuto trionfale che rappresent¨° il canto del cigno della gloriosa quattro cilindri lombarda, poi andata definitivamente in pensione.
la storia del boxer
¡ª ?Nei primissimi Anni 70 la casa di Cascina Costa decise di assumere Giuseppe Bocchi, un giovane e bravissimo ingegnere con esperienze lavorative pregresse alla Lamborghini e perfino alla Ferrari. La collaborazione di Bocchi in MV fu subito molto fruttuosa e port¨° il quattro cilindri in linea alla ragguardevole potenza di 107 cavalli a 14.700 giri. Ma quel glorioso motore aveva gi¨¤ dato tutto ci¨° che poteva dare, quindi Bocchi decise di progettare e realizzare un propulsore completamente nuovo e quanto mai avveniristico: il quattro cilindri boxer frontemarcia. Questo motore disponeva di raffreddamento a liquido ed era alimentato da quattro carburatori e Bocchi gi¨¤ stava studiando un impianto a iniezione.
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UN FESTIVAL DI TECNOLOGIA
¡ª ?Molte le soluzioni avveniristiche finalizzate anche ad abbassare il baricentro. Tra queste il cambio posizionato sotto l'albero motore, anche se il rovescio della medaglia di tale soluzione era una distanza molto elevata tra il pignone della catena di trasmissione e il perno del forcellone. Il raffreddamento era a liquido, i cilindri integrati con il semicarter, l'alimentazione era a carburatori, ma Bocchi, come detto, aveva gi¨¤ previsto l'introduzione dell'iniezione. La coppia di cilindri posteriori era pi¨´ compatta di quella anteriore per ottimizzare il suo posizionamento nel telaio. Messo al banco questo avveniristico boxer fece subito registrare una potenza di 96 cavalli e dopo altre sperimentazioni, con l'adozione di alberi a camme pi¨´ performanti, arriv¨° a superare la fatidica soglia dei 100 cavalli. Col senno di poi pensiamo che difficilmente sarebbe stato competitivo con i motori a due tempi, ma indubbiamente sarebbe stato stupendo veder?competere in pista questo autentico capolavoro di ingegneria con le Suzuki e le Yamaha.
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L¡¯ACQUISTO DI ROBERT IANNUCCI
¡ª ?Purtroppo, subito dopo la scomparsa del conte Corrado Agusta, l'Efim, che fu soppressa nel 1992, decise di concludere definitivamente l'attivit¨¤ agonistica della MV e mise in vendita ci¨° che era rimasto dell'ormai ex reparto corse della casa varesina, compreso tutto ci¨° che c'era del progetto boxer. Una parte l'acquist¨° Ubaldo Elli, un industriale di calze lombardo scomparso pochi anni fa, e l'altra l'avvocato Iannucci. Cos¨¬ ci¨° che avrebbe dovuto costituire la seconda giovinezza della MV Agusta 500 dal 1986 ¨¨ custodito nel garage newyorkese del fortunato e facoltosissimo avvocato italo statunitense, felice possessore di un autentico tesoro motociclistico di inestimabile valore. Un pezzo unico e prezioso, una "Gioconda" motociclistica, qual ¨¨ appunto il motore boxer mai sceso in pista.
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