Il web pullula di truffe che rappresentano un pericolo molto grave per il portafogli e soprattutto per la sicurezza di tutti i motociclisti. Arai ¨¨ uno dei marchi pi¨´ colpiti: come riconoscere un casco autentico dal suo clone non originale? Ecco quali sono le accortezze da adottare per tutelarsi in fase di acquisto
Quello della contraffazione dei capi d¡¯abbigliamento ¨¨ un problema scottante e di grande attualit¨¤, che riguarda da molto vicino anche noi appassionati di moto. Anzi, quando si parla di abbigliamento tecnico per motociclisti la questione assume una rilevanza ed una gravit¨¤ particolare, perch¨¦ ai danni economici e d¡¯immagine per i marchi e gli utenti che ne sono vittima si aggiungono gli ancor pi¨´ gravi rischi per la salute di chi quei capi li indossa. Si sfocia dunque nella dimensione della sicurezza, e questo ¨C senza nulla togliere al ruolo fondamentale che ricoprono giacche, tute, paraschiena, guanti e airbag ¨C ¨¨ vero in particolar modo per il casco. Erede, almeno per i pi¨´ romantici, dell¡¯elmo dei cavalieri medievali, il casco rappresenta forse la protezione principale di ogni motociclista, la difesa primaria alla cosa pi¨´ importante che abbiamo: la nostra testa.
ALLARME CASCHI FALSI
¡ª ?Purtroppo i caschi non sono solo il capo pi¨´ importante nel nostro outfit specialistico, ma anche quello pi¨´ soggetto a contraffazione. ? soprattutto con l¡¯avvento dell¡¯e-commerce che abbiamo nostro malgrado assistito ad una vera e propria invasione, un autentico attacco dei Cloni tanto per parafrasare George Lucas. Un attacco che arriva principalmente dalla Cina (ma non solo) e contro il quale i brand e le stesse autorit¨¤ pubbliche si trovano troppo spesso impotenti, impossibilitati ¨C per mancanza o inefficacia di adeguati strumenti legali e l¡¯assenza di regole uniformi per tutti gli Stati ¨C ad agire giudizialmente in modo da porre fine a questa piaga.
PERICOLOSAMENTE CONTRAFFATTI
¡ª ?La cosa peggiore ¨¨ che parlando di caschi, pressoch¨¦ nella totalit¨¤ dei casi, ¡°falso¡± ¨¨ sinonimo di ¡°pericoloso¡±: la grandissima parte dei caschi clone non viene costruita con metodi sicuri, e tantomeno testata adeguatamente per sancirne la conformit¨¤ alle omologazioni vigenti. Se sottoposti alle stesse prove dei caschi regolarmente omologati, i ¡°tarocchi¡± sono soliti sbriciolarsi senza offrire la bench¨¦ minima protezione al proprio¡ contenuto. Come se ci¨° non bastasse, la diffusione di caschi non originali porta con s¨¦ anche ulteriori problemi: si pensi ad esempio alle sanzioni in cui si pu¨° incorrere nel caso si utilizzi un casco privo di regolare omologazione, o ancora alla pi¨´ che concreta possibilit¨¤ che l¡¯assicurazione non paghi in caso di sinistro.
PAROLA D¡¯ORDINE: PREVENZIONE
¡ª ?In un web che troppo spesso appare come una sorta di terra di nessuno, vi sono anche alcuni siti truffaldini che si presentano in una veste grafica molto gradevole, capace di farli sembrare attendibili anche ad un occhio attento. Talvolta spingendosi addirittura ad utilizzare, spudoratamente e senza autorizzazione, anche i loghi e le immagini ufficiali dei marchi pi¨´ celebri e prestigiosi. Purtroppo nella pi¨´ totale impunit¨¤. L¡¯arma pi¨´ efficace che i brand e le autorit¨¤ hanno ¨¨ dunque quella dell¡¯informazione: educare il motociclistica a riconoscere un prodotto contraffatto pu¨° essere la migliore, se non addirittura l¡¯unica, soluzione valida contro il problema dei caschi clone. Un utente informato ¨¨ insomma un utente consapevole, in grado di auto-difendersi anche contro le pi¨´ subdole insidie della rete.
ARAI IN PRIMA LINEA
¡ª ?Arai, uno dei costruttori di caschi pi¨´ famosi dell¡¯intero panorama del Motorsport, ¨¨ certamente uno dei marchi pi¨´ colpiti. Celebre per aver protetto la ¡°capoccia¡± di piloti illustri e di svariati Campioni del Mondo, il brand giapponese fondato nel 1936 da Hirotake Arai ¨¨ anche uno di quelli pi¨´ attivi nella prevenzione e nell¡¯informazione della sua clientela, attraverso pagine dedicate sul proprio sito ufficiale e attivit¨¤ capillare dei suoi importatori. Come Ber Racing di Modena, storico distributore di Arai per Italia, Spagna, Andorra e Portogallo, che ci ha aiutato ad individuare una serie di regole d¡¯oro o semplici accortezze utili a riconoscere un casco Arai autentico da un volgare ¡°tarocco¡±.
I CONSIGLI
¡ª ?Il consiglio principale, se si vuole acquistare un Arai, ¨¨ quello di consultare l¡¯ elenco dei rivenditori autorizzati che si pu¨° trovare sul sito di Ber Racing: se ci si rivolge ad un concessionario non si pu¨° sbagliare, si ha la sicurezza assoluta che il venditore ¨¨ affidabile e che il casco in questione ¨¨ un Arai fatto e finito. Nel caso in cui il venditore non sia presente nella lista, per¨°, ¨¨ opportuno mettere in pratica qualche piccola accortezza, controlli semplici ma mirati che possono mettere al riparo da cocenti fregature. I primi campanelli d¡¯allarme possono arrivare da dettagli estetici, come le grafiche o i loghi, ma soprattutto dalla forma della calotta o dalla conformazione delle prese d¡¯aria. Fondamentale ¨¨ verificare anche la robustezza dei materiali, gli accoppiamenti delle varie parti e la fattura delle componenti, ma anche le stesse soluzioni tecniche adottate: ad esempio Arai per scelta non costruisce caschi dotati di visiera parasole estraibile (il cosiddetto sunvisor) ed equipaggia tutti i suoi prodotti con le tipiche ¡°orecchie¡± laterali che riparano i meccanismi di smontaggio della visiera.
OCCHIO AGLI INTERNI (E ALLE ETICHETTE)
¡ª ?Essenziale ¨¨ andare a verificare anche gli interni, che sugli Arai originali sono sempre completamente sfoderabili, e la presenza di etichette di omologazione corrette. Quella europea, sulla parte posteriore in corrispondenza della nuca, o quella cucita all¡¯interno del cinturino, che a sua volta deve necessariamente presentare la chiusura a doppia D tipica di tutti i caschi di alta gamma. Anche le etichette di omologazione possono per¨° essere falsificate, e pu¨° dunque risultare necessario controllare anche dettagli secondari come la visiera, la sua pellicola protettiva e lo stesso imballaggio, oltre alla dotazione di serie inclusa nella storica scatola bianco-blu con logo Arai. Nel video in apertura potete trovare nel dettaglio tutte le regole utili a tutelarvi da un acquisto incauto, accorgimenti che possono aiutarvi a mettere al sicuro il vostro portafogli e soprattutto la vostra testa. Senza dimenticare che Ber Racing ¨¨ sempre disponibile a fornire tutte le informazioni necessarie, attraverso il suo sito ufficiale o la mail info@berracing.it.
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