Kawasaki rimescola le carte nel segmento delle sportive di cilindrata medio-piccola con una 400 cc tutta pepe: erede della Zxr 400 degli anni Novanta, la nuova ZX-4R ¨¨ spinta da un urlante propulsore a quattro cilindri. Tre le versioni disponibili anche in Europa
Dell¡¯arrivo in Europa di una piccola ¡°verdona¡± sportiva a quattro cilindri si parla almeno da quando Kawasaki ha lanciato la ZX-25R, piccola Ninja da 250 cc destinata ai mercati orientali. Fino ad ora, per¨°, gli appassionati del Vecchio Continente hanno dovuto limitarsi a sognare, rifugiandosi nei ricordi delle baby-superbike degli anni Ottanta e Novanta. Ora, dopo le tante indiscrezioni che si sono susseguite negli ultimi mesi, finalmente la casa di Akashi ha scoperto le sue carte, presentando la nuova Ninja ZX-4R, una hypersport 400 a quattro cilindri che deriva proprio dalla sorellina duemmezzo, presentandosi come erede della mitica Zxr 400.?
SOUND DA BRIVIDI
¡ª ?Con la Ninja ZX-4R Kawasaki diventa cos¨¬ l¡¯unico tra i costruttori giapponesi ed europei ad avere in gamma una moto cilindrata medio-piccola dotata di un propulsore a quattro cilindri, e anche l¡¯unico marchio a commercializzare in Europa un modello con questo layout. Ad Akashi hanno deciso di rispolverare una categoria di moto che era praticamente scomparsa dai radar da circa vent¡¯anni: da noi, a differenza che in Giappone dov¡¯erano favorite dalle leggi locali, le 250 e 400 plurifrazionate non hanno mai fatto grandi numeri, ma grazie alle loro peculiarit¨¤ tecniche hanno sempre catturato l¡¯interesse degli appassionati. Vere e proprie superbike in miniatura, proprio come la nuova ZX-4R, che pur rivolgendosi soprattutto ai mercati asiatici ¨C dove rappresenter¨¤ una specie di top di gamma ¨C strizza l¡¯occhio anche all¡¯Europa, mettendo sul piatto un ottimo rapporto potenza-peso e un sound che promette faville grazie al regime di rotazione di oltre 15.000 giri/minuto.?
QUATTRO IN LINEA
¡ª ?La base tecnica ¨¨ offerta dalla ZX-25R, a partire dal telaio tubolare in acciaio ad alta resistenza, e anche il propulsore e il cambio a sei marce derivano da quelli montati sulla sorellina duemmezzo: il motore ¨¨ un quattro-in-linea con distribuzione a doppio albero a camme in testa e raffreddamento a liquido, che con l¡¯airbox in pressione ¨¨ in grado di erogare una potenza di 80 cv, il tutto per 188 kg di peso misurati in ordine di marcia. Se dal punto di vista estetico lo spiccato family feeling con le Ninja da 1000 cc si combina ad un impianto di illuminazione full-Led, il pacchetto ¡°tech¡± include traction control di serie e quattro mappature per il ride-by-wire (Sport, Road, Rain e Rider), oltre allo schermo Lcd a colori da 4.3 pollici che offre anche la modalit¨¤ Track ottimizzata per l¡¯uso in pista.?
TRE VERSIONI
¡ª ?All¡¯avantreno il mordente ¨¨ fornito da una coppia di pinze radiali monoblocco abbinate a dischi da 290 mm, mentre al posteriore c¡¯¨¨ un disco singolo da 220 mm. Le ruote, entrambe da 17 pollici, vestono rispettivamente pneumatici con misure 120/70 e 160/60. Parlando di ciclistica, ¨¨ in questo ambito che riscontrano le prime differenze tra la standard e le altre due versioni in cui sar¨¤ proposta la piccola Ninja: davanti c¡¯¨¨ per tutte una forcella upside down Sff-Bp firmata da Showa, dotata per¨° di un meccanismo di regolazione del precarico solo sulle declinazioni ZX-4SE e ZX-4RR (che montano anche il quickshifter bidirezionale). La RR, sostanzialmente la variante pi¨´ estrema e sportiva, adotta anche un ammortizzatore posteriore Bfrc-lite della stessa marca, la medesima tipologia impiegata anche sulla superbike ZX-10R, mentre la SE offre una colorazione replica Wsbk e numerosi accessori di serie come cupolino fum¨¦, presa Usb e protezioni telaio. Il prezzo non ¨¨ ancora stato annunciato, ma quel che ¨¨ certo ¨¨ che l¡¯arrivo in Europa ¨¨ previsto per il prossimo autunno.
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