Il marchio cinese Kove osa laddove anche i giapponesi hanno deciso di non giocare (quasi) pi¨´: il segmento delle super sportive di piccola cilindrata e alto frazionamento. La 400 RR mette sul piatto un quattro in linea da 15.000 giri/minuto e una potenza di tutto rispetto
Si chiama Kove 400 RR, ed una sportiva cinese di media cilindrata, diciamo pure "piccola" per gli standard europei. Tuttavia non si tratta della solita carenata economica che strizza l¡¯occhio alle maxi da 1.000 cc, dotata dell¡¯ennesimo bicilindrico parallelo di ispirazione giapponese. In questo caso, incastonato nel telaio in alluminio verniciato di nero, c¡¯¨¨ un quattro cilindri in linea da 15.000 giri al minuto, un propulsore ben pi¨´ raffinato e prestazionale che fa di questa "cinesina" un oggetto tutt¡¯altro che banale.?
TRADIZIONE GIAPPONESE
¡ª ?Basta dare uno sguardo alla scheda tecnica e la mente corre subito agli anni novanta, il periodo d¡¯oro delle sportive stradali. In Giappone, dove le norme relative alle patenti per le grosse cilindrate sono sempre state molto pi¨´ stringenti che in Europa, si era sviluppato un filone di moto molto affascinanti, quello delle 400 cc a quattro cilindri. Si trattava, in buona sostanza, di baby Superbike, sportive che replicavano le caratteristiche tecniche delle sorelle pi¨´ grandi pur contenendo la cilindrata: nacquero cos¨¬ race-replica "in miniatura" come la Kawasaki Zxr400, la Suzuki Gsx-R 400 e la Yamaha Fzf 400. Honda, dal canto suo, si dilett¨° addirittura con due architetture differenti, proponendo un V4 (Vfr 400R, nelle sue varie versioni) e un quattro in linea (Cbr 400 RR). In qualche caso vennero proposte anche versioni pi¨´ piccole da soli 250 cc. Poco popolari in Europa e soprattutto in Italia, dove legge permettendo si preferiva puntare direttamente alle versioni full size, erano e sono molto apprezzate da puristi e amanti della tecnica, grazie alle loro peculiarit¨¤ meccaniche ¨C non certo scontate, su cilindrate cos¨¬ piccole ¨C e di un sound da brividi, favorito dagli altissimi regimi di rotazione.?
PICCOLA PESTE
¡ª ?Oggi, anche in Giappone, le "piccole pesti" a quattro cilindri sono praticamente scomparse dai radar. L¡¯unica eccezione ¨¨ rappresentata dalla Kawasaki Ninja ZX-25R (si parla anche di una ipotetica versione da 400 cc) che tuttavia non viene importata in Europa a causa dell¡¯impossibilit¨¤ di rispettare le "nostre" normative antinquinamento. ? per questo che la Kove 400 RR sta facendo molto parlare di s¨¦. Il giovane brand cinese sta osando laddove giapponesi ed europei non giocano praticamente pi¨´. Alcuni dati: peso di 152 kg a secco, 67 Cv a 15.500 giri e 36 Nm di coppia a 12.000 giri. Valori che tradotti in termini puramente prestazionali fanno 220 km/h di velocit¨¤ massima e un¡¯accelerazione sullo 0-100 di circa 4,2 secondi. Ma al di l¨¤ dei freddi numeri, che comunque sono un eloquente indicatore di dove questa Kove vuole andare a parare, c¡¯¨¨ anche una dotazione di tutto rispetto, comprensiva di doppio disco anteriore da 300 mm, pinze flottanti a due pistoncini, forcellone in alluminio, ruote da 17¡± e sospensioni sportive. Lo stile, anche se sa un po¡¯ di "gi¨¤ visto", ¨¨ decisamente aggressivo, perfettamente in linea con il tipo di prodotto. La vedremo qui da noi? ? improbabile, anche se non impossibile, per le gi¨¤ citate ragioni di omologazione. Ma appena qualche anno fa difficilmente avremmo pensato di trovarci di fronte ad un simile prodotto cinese: chiss¨¤ che Kove non ci stupisca anche in questo frangente.
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