Il termine ¨¨ abusato ma in questo caso calza a pennello: leggenda. Siamo a Roma nel 1962. I criminali diventavano sempre pi¨´ organizzati e scorrazzavano per le strade della Capitale. L'Alfa 2600 non bastava pi¨´. La Questura era esasperata. In una riunione con gli agenti della Squadra mobile romana, il capo della Polizia Angelo Vicari chiese loro: "Di cosa avete bisogno?". E un brigadiere os¨°: "Di una Ferrari". Vicari non lo pun¨¬ per l'insolenza ma lo prese in parola. Perch¨¦ quel brigadiere non era altri che Armando Spatafora , un duro e un asso del volante, il quale pilotava la 1900 come nessun altro e negli anni aveva catturato innumerevoli banditi in inseguimenti ad altissimo tasso di spericolatezza. Cos¨¬ la Squadra volante della Capitale ricevette in dotazione una Ferrari 250 Gte nera, ad uso esclusivo di Spatafora (il quale successivamente venne promosso maresciallo) e altri tre colleghi. Provenendo da Maranello, ci si poteva aspettare solo un'auto da corsa adattata alla strada. Quindi motore V12 3.0 da circa 240 cavalli e oltre 250 km/h su una coup¨¦ 2+2 disegnata da Pininfarina. Celebre, ancorch¨¦ mai esattamente verificato, l'inseguimento allo "Zoppo" gi¨´ dalla scalinata di Trinit¨¤ dei Monti, naturalmente concluso con l'arresto del bandito.
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