Il capolavoro diretto da Dino Risi nel 1962 interpretato da Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant, come spiega il critico cinematografico Paolo Mereghetti, "¨¨ uno spaccato di grande precisione sociologica dell'Italia del boom di cui Vittorio Gassman incarna con istrionismo tutti i difetti e i pochi pregi. E l¡¯auto ha un ruolo decisivo nella trama come poche nella storia dei road movie". L'auto ¨¨ una Lancia Aurelia B24S Convertibile del 1956. In particolare, si tratta della seconda serie di Lancia Aurelia B24 del 1956, dalle inconfondibili linee disegnate da Pininfarina, di colore celeste, e non bianca come fissata nell'immaginario collettivo, visto che il film era in bianco e nero. La vettura montava un motore V6 da 2.500 cc in grado di 110 Cv di potenza e 172 km orari di velocit¨¤ massima. Durante le riprese del film vennero utilizzati due diversi esemplari di colore leggermente diverso l¡¯uno dall¡¯altro, sia per la carrozzeria che per gli interni, differenze impercettibili all'epoca in un film in bianco e nero.?
La B24 maggiormente utilizzata durante la lavorazione del lungometraggio, soprattutto su strada, fu quella con numero di telaio 1329 S, con carrozzeria celeste chiaro e interni in pelle chiara, mentre le riprese in studio impiegarono la B24 con con carrozzeria verde chiarissimo e sedili in pelle scura. Il modello ¨¨ in assoluto uno dei pi¨´ ricercati dai collezionisti di tutto il mondo. Della Lancia Aurelia B24S Convertibile seconda serie ne vennero prodotte sole 150 unit¨¤. Nata parallelamente alla quinta serie della coup¨¦ Aurelia B20, e disponibile solo con guida a sinistra, vantava numerose novit¨¤, come la lunghezza, aumentata di tre centimetri, ora misurava 4.230 mm, i cristalli laterali discendenti con deflettori al posto dei finestrini fissi in plexiglas, le portiere pi¨´ ampie dotate di maniglie, il paraurti anteriore unico e il parabrezza con il montante tradizionale.
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