Da quando nel 1978 fu proposta la ¡°Millechiodi¡± per correre nel Gruppo 4, nei primi anni 80 molte cose erano cambiate. Le competizioni rally stavano crescendo in modo esponenziale, per notoriet¨¤ ed impegno tecnico. Ferrari ha dato un contributo rilevante ai rally anche rimanendo quasi completamente nell¡¯ombra. Gli uomini Lancia avevano convinto Enzo Ferrari a ¡°prestare¡± il motore Dino 6 cilindri alla mitica Stratos e da l¨¬ a poco comparve la 308 da rally sviluppata privatamente da Michelotto con il supporto non ufficiale di Maranello. La 308 Gruppo 4 non sfigur¨° affatto nelle mani di Jean-Claude Andruet (a livello europeo) e di Tonino Tognana (vincitore del campionato italiano nel 1982). Poi nel 1982 arriv¨° il nuovo Gruppo B che inizi¨° a interessare a molti costruttori, non soltanto perch¨¦ tecnicamente si stava rivelando particolarmente ¡°libero¡± e quindi offrendo possibilit¨¤ di ricerca tecnologica, ma anche perch¨¦ a livello mediatico stava diventando un fenomeno di massa, attirando milioni di spettatori. Dulcis in fundo, oltre alle specifiche da rally ne venne proposta una per la pista ed ¨¨ soprattutto a questa che la Ferrari aveva guardato anche perch¨¦ nel frattempo vi si era avvicinata una delle avversarie di sempre: la Porsche, che nel 1983 aveva presentato la super tecnologica 959. Ferrari voleva fare ci¨° che era nel suo Dna da prima ancora che nascesse la Ferrari stessa: correre. Di Gto sono stati prodotti 272 esemplari, non tanto perch¨¦ si voleva costruire una serie limitata da vendere a clienti selezionati (come si fa oggi) ma principalmente perch¨¦ il numero minimo per correre nel Gruppo B era di 200 esemplari, poi aumentati dalla Ferrari per ragioni commerciali.?
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