Volkswagen Passat 2024, la station wagon diesel, benzina e ibrida

Design elegante, aerodinamica curata, molto spazio a bordo e motorizzazioni con potenze comprese tra 122 e 272 Cv: l'ibrido ricaricabile ora arriva a 100 km di percorrenza in modalità 100% elettrica

L’auto venuta prima dell’idea del crossover e capace di andare oltre, quella da "mondo reale" e professionale, con le qualità che ci si aspettano da una vera viaggiatrice abbinate a un design solo station wagon, quasi sportivo nella sua semplicità. Tutto questo, con una gamma di motori che guadagna un mild hybrid a benzina, mantiene ben tre scelte a gasolio per le lunghe distanze e comprende ora una soluzione plug-in hybrid con 100 km di autonomia in modalità zero emissioni. Ecco il nostro primo contatto in anteprima con la nuova e nona generazione di Volkswagen Passat, protagonista del prossimo salone di Monaco ma anche da decenni la fotografia dell’auto tedesca e concreta: arriverà in Italia la prossima primavera con in listino ancora da definire e una dose di pragmatismo già ben chiara.

Il design

Cinquanta anni di carriera con 30 milioni di esemplari venduti finora, una variante berlina che ha segnato il suo tempo, ma anche quella formula Variant che ha dato all’espressione station wagon più il senso del viaggio che quello del trasporto. Passat non è l’auto antica e neppure quella moderna, perché resta soprattutto immancabile nella gamma Volkswagen, nonostante l’arrivo della omologa elettrica ID.7. Casomai, le sinergie nel gruppo hanno portato ad una più stretta collaborazione con Skoda, ed ecco che il nuovo modello si presenta con superfici levigate in modo maniacale, con un frontale più piatto e un cofano incavato nella porzione centrale che slanciano anche il parabrezza. Rispetto alla generazione attuale, la lunghezza cresce di 14 mm e arriva a 492 cm, la larghezza aumenta di 20 mm e tocca quota 185 cm, l’altezza resta intatta a 150 cm.

L’efficacia aerodinamica dichiarata, con un coefficiente di penetrazione che scende da 0,31 a 0,25, parla chiaro. Dalle “air curtain” nel paraurti anteriore che correggono i flussi d’aria, fino al sottoscocca che riduce le interferenze nel fondo della vettura, alla forma molto rastremata degli specchietti, dello spoiler in coda o dei cerchi. Tutto porta ad un lavoro ben fatto nei dettagli, con il risultato di una semplicità apparente che in realtà si preannuncia molto funzionale. I nuovi fari a Led hanno due moduli con luci diurne disposte al di sopra, congiunti fra loro da una barra trasversale luminosa inserita nella calandra. In opzione, arrivano anche i fari a Led Matrix IQ.Light con nuovi abbaglianti ad alte prestazioni e campo luminoso ampliato. L’effetto è tecnologico, mentre le fiancate con un taglio netto all’altezza delle maniglie trasmettono la solidità di sempre, ma con un gusto oggettivamente meno imponente.?

Gli interni

C’è l’indispensabile di Passat, un bagagliaio da 690 litri regolare come un teorema e che arriva fino a 1.920 litri abbattendo i sedili posteriori, cioè 140 litri in più. Fosse solo questo, Passat sarebbe solo il passato. A convincere pensa invece il modo razionale con cui è stata gestita la distanza tra le ruote anteriori e posteriori, quei 284 cm che valgono un abitacolo che sorprende per la sovrabbondanza di spazio e una grande dose di libertà per le gambe dei passeggeri anteriori e posteriori. Passat si candida a diventare una delle vetture più comode del mercato, per ariosità anche a livello delle spalle e della testa, con plastiche di qualità piuttosto alta nei rivestimenti, assemblaggi precisi anche nei punti non visibili. Volkswagen non fa dichiaratamente lusso, ma le imbottiture dei sedili e perfino i rivestimenti del pavimento sono alte. Nel nostro primo contatto non abbiamo potuto valutare il grado di insonorizzazione degli interni ma, a giudicare dallo spessore dei vetri e dalla presenza di materiale fonoassorbente ad imbottire la base della plancia, le premesse sono più che convincenti.

Il sistema Mib4

L’impatto più forte che riserva Passat nona generazione sta nello schermo da 15 pollici al centro della plancia, con un innegabile effetto Tesla che forse è la conseguenza più trascurabile del nuovo sistema infotelematico Mib4, lo stesso che ha debuttato sulla ammiraglia Volkswagen a batteria ID.7. Il marchio tedesco ha fatto uno sforzo veramente enorme, ma necessario per aggiornare l’interfaccia d’uso delle proprie vetture a quelli che ormai sono gli standard pretesi dal mondo dell’auto, complice il marchio californiano e la sua Model 3.

C’era in ballo una riorganizzazione dei menù e delle funzioni, non solo l’utilizzo di una grafica più incisiva, abbinata ad una capacità di calcolo degna di questo nome e una risposta ai comandi paragonabile a quella di uno smartphone. Il sistema Mib4 ha una vera ergonomia d’uso, con la schermata personalizzabile da cui si accede alle app. Oltre ai contenuti classici, come la navigazione, il telefono e i media, i riquadri offrono nuove funzioni come i suggerimenti del nuovo assistente vocale. La top bar personalizzata e la bottom bar statica rimangono sempre disponibili sul display. Al di sotto si trovano inoltre i cursori touch retroilluminati, che consentono di regolare funzioni quali la temperatura e il volume. Tecnicamente, nuova Passat offrirà di serie un display centrale da 12,9 pollici, mentre sarà in opzione quello 15 pollici, entrambi comunque abbinati allo schermo degli strumenti alloggiato di fronte al conducente, con una diagonale 10,25 pollici.

Telaio adattivo

Volkswagen Passat nona generazione si basa sulla piattaforma Mqb Evo, ovvero l’aggiornamento del pianale modulare di riferimento del gruppo per le vetture a motorizzazione termica. L’elemento che più segna la differenza è la disponibilità dell’assetto a controllo elettronico Dcc, che si adatta in ogni momento in base alle condizioni della strada e alla situazione di marcia, tenendo conto di parametri quali il comportamento di sterzata, di frenata e di accelerazione. Il sistema calcola il comportamento degli ammortizzatori di ogni ruota e offre la possibilità di personalizzare la risposta, da molto morbida a sportiva. In opzione sarà disponibile anche il pacchetto superiore Dcc Pro con ammortizzatori equipaggiati non con una, ma con due valvole, separando il controllo delle fasi di estensione e compressione, con maggiore fluidità e comfort anche su fondi stradali in cattive condizioni.

Le motorizzazioni

La prima novità è destinata alla base della gamma, con 1.5 eTsi turbo mild hybrid da 150 Cv a con batteria agli ioni di litio da 48 V e starter a cinghia con generatore, che eroga una potenza di 15 kW e una coppia di 25 Nm. Il sistema a 48 V offre lo spunto aggiuntivo di un booster elettrico in partenza e consente lo spegnimento completo del motore quando è possibile la marcia per inerzia. Maggiori prestazioni per le altre varianti a benzina 2.0 Tsi turbo, da 204 Cv o 265 Cv con trazione integrale 4Motion, la stessa che va con il diesel più potente, il 2 litri Tdi da 193 Cv. Passat però non può non badare anche al sodo delle lunghissime distanze, e a gasolio offre anche le due alternative 2.0 da 122 o 150 Cv a trazione anteriore, che andranno al cuore del mercato professionale e aziendale. Per tutte queste opzioni è previsto il cambio DSG a 7 marce.

Evoluzione plug-in

La vera grande novità sta però nel potenziamento del powertrain plug-in, con un incremento così sensibile della autonomia di percorrenza in modalità elettrica che, nel raggio di un utilizzo quotidiano tra centro città e zone periferiche, si può arrivare realmente a fare a meno dell'intervento della componente a benzina. Due le versioni del sistema eHybrid, da 204 Cv o 272 Cv complessivi, differenziate dalla potenza del motore 1.5 turbo Tsi con turbocompressore con turbina a geometria variabile, rispettivamente con 150 Cv o 177 Cv, con 350 Nm o 400 Nm di coppia. Entrambe sono abbinate al cambio Dsg a 6 marce in cui è integrato il motore elettrico da 115 Cv, con una coppia di picco pari a 330 Nm. Aumenta il ritmo anche la capacità della batteria, che ora passa da 10,6 kWh della versione precedente a 19,7 kWh e consente fino a 100 km di percorrenza ad emissioni zero, oltretutto potendo sfruttando wallbox domestiche o altre colonnine pubbliche a corrente alternata per ricaricare fino a 11 Kw di potenza, che in corrente continua salgono a 50 kw, con una rigenerazione dal 10% all’80% in circa 25 minuti.

La scheda tecnica

Nella gamma 4 motorizzazioni per potenze comprese tra 122 e 272 Cv.