Smart #3: prova, autonomia, scheda tecnica, prezzo

Forme eleganti e divertimento per il modello che condivide piattaforma meccanica con la #1, ma cresce fino a 440 cm e incassa un assetto più dinamico che valorizza tenuta in curva e potenza: 272 Cv per la versione Premium, addirittura 428 Cv per la Brabus

Penseranno i nuovi modelli intriganti in arrivo sul mercato, non le regole imposte dall’Europa, a decidere il vero decollo dell’auto elettrica in Italia. Una questione di gusto, di abbinamento giusto tra passione e lavoro di ricerca che, nelle vetture a batteria, sta più nell’idea che nella tecnologia. Per la brutale geometria, Smart #3 misura 13 cm di lunghezza in più rispetto a Smart #1, cioè può essere considerata una versione, una variante di carrozzeria. Nel nostro Paese, però, non è così. La meccanica in comune lascia comunque alla #1 quel ruolo da seconda auto elegante anche per famiglie, con un assetto più morbido e il mestiere di spiegare che il marchio Smart è cambiato come ormai ha fatto tutta la mobilità. La #3, invece, è una partita giocata fin dall’inizio su look e guida. C’è la logica di una versione Pro con batteria più piccola e prezzo a partire da 38.548 euro salvo incentivi, ma il livello sale con la variante Premium da 455 km di autonomia, risorsa anche nei viaggi, oppure con la Brabus e il suo assetto netto che si sposa con la trazione integrale e 428 Cv di potenza. Gazzetta Motori ha provato le ultime due. Il gusto funziona, senza aspettare le regole.

Il design

Non facciamo finta di nulla, perché l’argomento lo risolverà nel 2025 l’arrivo di una due posti che proporrà ancora una mini mobilità firmata Smart, ma sarà il paragrafo di una storia nel frattempo diventata più interessante. Se però la #1 si è dovuta in qualche modo confrontare con il passato, la #3 tira dritto con una lunghezza che passa da 427 a 440 cm, mentre l’altezza scende da 163 a 155 cm. Il frontale diventa meno allegro, più aggressivo, per quell’incastro tra cofano basso che si allarga sulle fiancate e andamento del tetto ad onda. Muscoli, anche se disegnati in maniera ancora elegante.

Lampo arancione

L’auto c’è, per presenza e soprattutto somma di dettagli curati come le maniglie a scomparsa, i vetri delle portiere senza cornice o lo spoiler dal tocco delicato, che invece nella versione Brabus diventa piuttosto presente. ? tra i pochi elementi a marchiare la versione più sportiva, assieme alla feritoia decorativa alla base del cofano, al logo Smart in nero, alla griglia anteriore con toni in rosso e ai cerchi, che passano dai 19’’ ai 20’’ pollici di diametro. Assemblaggi curati, verniciatura senza passaggi di tono tra porzioni in plastica e metallo, fari posteriori che guardano vicinissimo i più recenti modelli Mercedes. “Premium” è una parola abusata, ma nella sostanza è qui.

Gli interni

Assomiglia come ovvio alla #1, ma lo spirito sta nei particolari, nelle bocchette di aerazione centrali che hanno forma circolare anziché ovale, nella scelta delle plastiche per la porzione superiore delle portiere, soprattutto nella forma dei sedili anteriori, che ora hanno il poggiatesta integrato nello schienale e con un richiamo sportivo anche nella versione Premium, mentre in quella Brabus il logo cucito è nel rosso che riprende l’illuminazione led che contorna la plancia. Sfizi da coupé in un abitacolo ben centrato rispetto al profilo spiovente del tetto, che quindi non interferisce con la visibilità e neppure con l’accessibilità.

La plancia

La plancia mantiene uno schermo di servizio per la strumentazione da 9,2 ’’, di forma molto rettangolare e dietro il volante, ma le attenzioni vanno al display centrale da 12,8 '', assistito da un processore Qualcomm Snapdragon 8155 con 12 Gb di Ram e 128 Gb di spazio d’archiviazione. Smart ha lavorato molto sullo sviluppo di un sistema a base Android che gestisse l'assistente vocale e offrisse una interfaccia completa ai comandi e le funzioni caratteristiche della vettura, comprese quelle più semplici come la regolazione degli specchietti laterali. Mancano quasi del tutto i tasti fisici, l'accesso dell’utente ai dati avviene attraverso il cloud, la piattaforma che può aggiornare il 75% delle centraline di bordo via internet. La grafica ha bisogno ancora di qualche affinamento, ma la velocità del sistema è convincente e destinata a crescere ulteriormente. Bello anche il tetto panoramico, abbastanza esteso da contribuire non poco alla sensazione di ariosità interna, la stessa che si prova seduti sul divano posteriore.

Motori e batterie

Nuova Smart #3 ha una gamma costruita attorno al motore sincrono a magneti permanenti da 272 Cv di potenza, posizionato sull'asse posteriore, che poi è anche quello della trazione. ? l’unico a bordo delle versioni Pro, Pro+ e Premium, tutte con una accelerazione 0-100 km/h in 5,8 secondi, mentre la variante Brabus vede l’aggiunta di un secondo motore all'anteriore da 156 Cv, realizzando così la trazione integrale e fermando il totalizzatore a 428 Cv, con uno 0-100 km/h in 3,7 secondi. La migliore efficienza aerodinamica della #3, anche in questo caso, abbassa il tempo di accelerazione rispetto alla Smart #1. Per tutte, la velocità massima è autolimitata a 180 km/h. Differenti invece le considerazioni sulla tipologia di batterie utilizzate. Le versioni Pro+, Premium e Brabus hanno una autonomia rispettivamente di 435, 455 e 415 km, oscillante in funzione del peso e delle prestazioni, ma tutte utilizzano la batteria da 66 kWh al nichel-manganese-cobalto, che può essere ricaricata fino a 150 kW in corrente continua, dal 10 all'80% in meno di 30 minuti, oppure in corrente alternata in meno di 3 ore a 22 kW di potenza. La versione di ingresso Pro adotta invece accumulatori litio-ferro-fosfato dal costo finale più basso, con una minore densità energetica e dunque una capacità di 49 kWh a parità di volume e peso, per una autonomia di 325 km. La ricarica arriva fino a 130 kW in corrente continua, ovvero 7,4 kW in alternata.

La prova

Tutta una questione di gusto, ecco perché il passo dalla #1 alla #3 non è breve. Di potenze e motorizzazioni, che sono assolutamente identiche, si può parlare alla fine per il contributo che danno, per la maniera che hanno di sfruttare ciò che davvero è cambiato, cioè l’assetto. Identica la piattaforma Sea, ma le sospensioni con MacPherson all’anteriore e multilink nel posteriore sono nettamente più precise, meno caute di quanto succedeva in una Smart #1 ancora timida nel cercare il compromesso con l’auto familiare e la velocità. La nuova #3 è semplicemente un’altra vettura per come lavorano in compressione gli ammortizzatori, per l’efficacia che resta nell’assorbimento delle irregolarità stradali, ma soprattutto per il modo in cui sfrutta gli pneumatici da 19’’. La tenuta in curva arriva già dal momento dell’inserimento, con la traiettoria che si disegna in modo parecchio più preciso. Poi, la vettura tiene in modo deciso.

Gusti di guida

Lo sterzo ha un sistema di riallineamento automatico che si può, e forse si deve escludere, per perdere qualche attimo di incertezza e lasciar scorrere di suo Smart #3 in uscita di curva. In questo, più piacevole e “scodante” la Premium a trazione solo posteriore, con qualche accenno di sovrasterzo e una evidente sensazione di maggiore agilità nei percorsi misti. Succede che i 272 Cv di potenza e soprattutto i 343 Nm di coppia massima arrivano in modo non brutale, ma sicuramente vivo e gustoso, con il sistema “one pedal” che utilizza bene la frenata rigenerativa per rallentare la vettura al solo rilascio del piede destro, per poi ripartire senza nessun contraccolpo alla nuova pressione dell’acceleratore. Se Smart #3 Premium ha gusto, Smart #3 Brabus invece esagera come già fa l’analoga versione della #1, ma con un senso che va effettivamente oltre la capacità di accelerare da 0 a 100 orari in 3,7 secondi, di bruciare solo semafori. L’assetto è ancora più solido, al posteriore chiaramente più rigido, i cerchi salgono a 20 pollici di diametro con una gommatura in taglia 245/45 e la guida diventa spigolosa, la trazione integrale e lo sproposito di coppia motrice trainano in maniera disarmante. Ora però c’è lo sfizio che prima non c’era, si arriva alla svolta e si entra in curva continuando a tenere giù il piede, confidando nell’appoggio laterale e nella fionda dei due motori in uscita. L’auto elettrica può fare questo meglio di quelle a motore termico, è un fatto. A patto di cercare il gusto su strada, e non le regole a Bruxelles.

I prezzi

Nuova Smart #3 sarà lanciata in Italia il 7 dicembre con una gamma che prevede quattro versioni, con quella di ingresso Pro con batterie da 49 kWh avrà un prezzo di 38.548 euro, cifra inclusa di Iva e messa su strada. Gli accumulatori da 66 kWh equipaggiano le edizioni a partire dalla Pro+ in listino a 43.548 euro, mentre l’allestimento Premium è a quota 46.548 euro. La variante Brabus a trazione integrale e 428 Cv di potenza ha un prezzo di 51.118 euro.

Pregi e difetti

La valutazione di Gazzetta Motori su Smart #3.

Piace:?

• design elegante ma nettamente più grintoso della #1;
• assetto curato con sospensioni che portano precisione in curva;
• motorizzazioni potenti, con 272 Cv di base che diventano 428 per Brabus.

Non piace:

• grafica del sistema operativo migliorabile;
• visibilità posteriore non elevatissima, complice lo spoiler alla sommità del tetto;
• versione Pro con caricatore solo da 7,4 kW in corrente alternata.

Schede tecniche

?Le informazioni tecniche fornite da smart relative alle due versioni #3 Premium e?#3 Brabus?