Aston Martin Vantage: la prova della gran turismo british

Rinnovata nell'estetica e con un V8 biturbo da 665 Cv, la Aston Martin Vantage sa coniugare prestazioni da vera supercar, comfort da berlina di lusso e una linea senza tempo

Aston Martin si è affermata negli anni come simbolo di lusso, eleganza e classe coniugate perfettamente con l'anima sportiva derivata dall'esperienza in pista. La Vantage è un simbolo perfetto di questa filosofia: una vettura biposto con motore anteriore e trazione posteriore capace di prestazioni eccezionali, ma anche di cullare i passeggeri durante un lungo viaggio e che tra i cordoli ha già colto successi importanti dal suo debutto avvenuto quest'anno. Ma restando sul modello stradale, le novità estetiche rispetto alla generazione precedente sono concentrate sul frontale, dove la tradizionale mascherina "a bocca" ondulata diventa più grande ed evidente e tornano le nervature sul cofano come sul modello prodotto fino al 2017. Il cuore pulsante è sempre un V8 biturbo da 4 litri di origine Amg, portato a una potenza di 665 Cv e una coppia di 800 Nm. Il listino parte da oltre 212 mila euro.?

Aston Martin Vantage: com'è fatta, il design

A livello estetico, la nuova Vantage costituisce quasi un "ritorno al passato" rispetto al modello che sostituisce, con una mascherina anteriore più grande e più evidente che ricorda quella della DB12?e della recentissima Vanquish, mentre il cofano anteriore con le nervature ricorda la vettura prodotta dal 2005 al 2017. Le fiancate sono lisce e pulite grazie alle maniglie a scomparsa, rese più aggressive dagli sfoghi per l'aria dietro ai passaruota anteriori. Al posteriore spicca lo spoiler aerodinamico che riprende le forme ondulate della mascherina ed è sottolineato da una fascia di Led, mentre in basso sono presenti quattro terminali di scarico e l'estrattore in carbonio. La lunghezza è cresciuta di 30 mm fino a 4.495 mm, con una larghezza di 2.124 mm specchietti inclusi e un'altezza di 1.275 mm. Il passo è invece di 2.705 mm. I cerchi in lega da 21" sono pensati per riempire completamente i nuovi passaruota più ampi.

Aston martin Vantage: com'è fatta, gli interni

Entrando nell'abitacolo dell'Aston Martin Vantage si percepisce immediatamente l'animo duplice di quest'auto: da un lato l'impostazione sportiva, dall'altro il lusso discreto nella scelta dei materiali, con larga presenza di fibra di carbonio. Dietro al volante a tre razze trova posto un cruscotto digitale da 10,25", con la stessa forma e grafica del Suv Dbx707 ma di dimensioni inferiori. Al centro della plancia è situato invece lo schermo dell'infotainment, anche questo da 10,25", reattivo e rapido nella risposta ma posto forse troppo in basso e in posizione inclinata. Sul tunnel centrale sono situati tutti i tasti per il controllo delle impostazioni di guida, come il controllo degli scarichi e delle sospensioni. Pregevoli i comandi fisici realizzati in metallo, come il rotore delle modalità di guida con tasto di accensione in cristallo e le rotelle per il controllo di volume e temperatura del clima. I sedili sono lavorati a mano e offrono un comfort senza rivali per le caratteristiche dell'auto, oltre che un elevato livello di personalizzazione in termini di disegni, colori e materiali: l'auto in prova aveva le sedute in Alcantara. Il sistema audio di serie da 390 watt e 11 altoparlanti può essere sostituito da un impianto surround Bowers & Wilkins a 15 diffusori e 1.170 watt di potenza, che garantisce una qualità del suono estremamente elevata.

Aston martin Vantage: com'è fatta, la tecnica

Sotto al cofano della Vantage si trova un propulsore 4.0 V8 biturbo di origine Amg, ma rivisto e realizzato a mano, capace di erogare 665 Cv e 800 Nm di coppia. Le prestazioni sono impressionanti: lo scatto da 0 a 100 km/h viene coperto in 3,5 secondi e la velocità massima è di 325 km/h. Il lavoro dei tecnici di Gaydon ha permesso di ricavare 155 Cv in più rispetto alla generazione precedente, ma soprattutto una curva di coppia più immediata e una risposta più rapida al pedale. Il cambio è un automatico ZF a otto rapporti di nuova generazione, anch'esso reso più rapido nei passaggi di marcia, controllabile manualmente attraverso le palette dietro al volante. Il sofisticato differenziale posteriore elettronico (E-diff) è in grado di aumentare la stabilità in modo attivo lavorando insieme all'Esp per ottimizzare la trazione, passando da aperto a completamente bloccato in 135 millisecondi. Proprio l'Esp è in grado di intervenire in maniera discreta per migliorare la dinamica di guida prendendo informazioni da una serie di sensori, tra cui un accelerometro a sei assi. Presente poi anche l'Integrated Brake Slip Control, un sistema di controllo dell'Abs che consente di ottimizzare gli spazi d'arresto e la trazione in uscita di curva. Particolarmente raffinato anche il sistema di ammortizzatori adattivi Bilstein, con nuove molle e barre antirollio. Cinque le modalità di guida selezionabili: Sport, quella di base, Sport+ per ottenere le massime prestazioni su strada, Track per la pista, Individual per la massima personalizzazione e Wet per affrontare le condizioni difficili.

Aston Martin Vantage: come va su strada

Appena saliti a bordo della nuova Vantage e percorsi i primi chilometri, si comprende immediatamente la sua anima da granturismo di lusso. Le sedute comode non stancano neanche nei lunghi viaggi e l'abitacolo è dotato di tutti i comfort necessari. In modalità Sport, ovvero quella standard, la taratura di sospensioni e cambio è sportiva ma non estrema, pensata per fornire la giusta potenza quando si preme sull'acceleratore senza mai mettere in difficoltà chi guida. Passando a Sport+ il suono del motore si fa più presente nell'abitacolo, diventando rabbioso quando si accelera in uscita dalle curve: il massimo del coinvolgimento durante la guida su strada. Eppure, anche in questa modalità e con il cambio impostato in manuale la Vantage resta un'auto gestibile e divertente, mai "minacciosa". La modalità Track è invece riservata alla pista: provandola per un breve tratto su strada ci siamo accorti di quanto la taratura delle sospensioni renda la vettura reattiva, tanto da essere quasi ingestibile su fondi ondulati e irregolari. ? poi presente una modalità Wet, pensata per rendere più semplice la guida sul bagnato e su fondi sdrucciolevoli. Infine, con Individual è possibile personalizzare tutti i settaggi per rendere la Vantage più adatta possibile a chi guida. Tra le curve la Vantage non lascia trasparire il suo peso non indifferente di 1.745 kg, ma anzi risulta agile e maneggevole come una vera sportiva. I 665 Cv di potenza sono tanti e si sentono tutti premendo sull'acceleratore, così come gli 800 Nm di coppia. Nel tenerli a bada aiuta sicuramente la presenza di un sofisticato Esp che lavora in sinergia con il differenziale elettronico per mantenere l'auto sempre nelle migliori condizioni di trazione, senza risultare mai invasivo per chi guida. Naturalmente, su una sportiva il dato relativo ai consumi lascia il tempo che trova: nel corso del test abbiamo rilevato 15,9 l/100 km.

Aston Martin Vantage: allestimenti e prezzi

La gamma della Vantage è molto semplice: un motore e un allestimento, con una dotazione completa e un prezzo di 212.992 euro. Naturalmente, su una vettura di questo segmento e livello sono altrettanto, se non più importanti le personalizzazioni: la colorazione esterna e interna, il disegno dei cerchi da 21", i materiali usati per gli inserti della plancia, per arrivare a dettagli ancora più specifici per cui ci si può rivolgere al servizio Q by Aston Martin, destinato alle personalizzazioni su commissione.?

Aston Martin Vantage: pregi e difetti

Ecco cosa ci è piaciuto e cosa meno della Aston Martin Vantage:

• Piace: motore potente e rabbioso con un sound emozionante; dinamica di guida divertente senza mai essere estrema; comfort anche nei lunghi viaggi.
• Non piace: migliorabile l'ergonomia dell'infotainment, che ha una posizione un po' troppo bassa e inclinata.