Un viaggio con la Ferrari 296 Gtb, attraversando prima il nord Italia ed entrando poi in Francia per raggiungere Le Mans. Prestazioni, consumi, comfort e sensazioni di guida
Una supercar costruita per andare forte in pista pu¨° affrontare un viaggio di 1.300 km? ? la domanda che smuove l'interesse di prendere una Ferrari 296 Gtb a Maranello, passare per Piacenza, Torino, Trapasso del Fr¨¦jus, Lione, Clermont-Ferrand, Bourges, Tours e infine arrivare a Le Mans. Due nazioni, un equipaggio, due trolley, uno zaino, una valigetta morbida e tre sacche fornite da Ferrari. La simulazione di un viaggio in direzione mare (piuttosto che montagna, lago od ovunque la mente possa immaginare) inizia ora.
Indice
Ferrari 296 Gtb: come ¨¨ fatta
¡ª ?Dell'aspetto esteriore della Ferrari 296 Gtb ne abbiamo avuto modo di parlare nella prova specifica alla quale vi rimandiamo. Quel che ci interessa approfondire in questo momento ¨¨ la capacit¨¤ di una supercar fatta e finita di stivare i bagagli di due persone per una settimana e permettere all'equipaggio di raggiungere serenamente la propria meta. A questo proposito vien utile ricordare come la 296 Gtb ¨¨ composta all'interno: premesso che l¡¯altezza della vettura ¨¨ di 1.187 mm, i sedili sono in fibra di carbonio con un sottile rivestimento in pelle. Materiali ultraleggeri ¨C come appunto la fibra di carbonio ¨C ed altri ugualmente pregiati si alternano in continuazione nell¡¯abitacolo, che pur essendo quello di una super sportiva ¨¨ dotato di vari vani porta oggetti, siano essi quelli delle portiere o la ricarica wireless, un piccolo vano nel tunnel centrale o lo spazio dedicato a incastrare la chiave dell'auto nell'apposito spazio. Il passeggero pu¨° godere della gestione dell'infotainment, scegliendo la stazione radio o impostando il navigatore. O, ancora, leggendo?le performance in diretta della vettura, come il regime di giri, la velocit¨¤ e la marcia. Nessuno schermo ¨¨ riposto al centro dell'infotainment, tutto ¨¨ gestito dal cruscotto digitale:?dalla navigazione alle informazioni relative allo stato della batteria, dalle prestazioni dell'auto alla retrocamera ¨C utilissima, difficile immaginare quanto se non la si ha mai guidata ¨C per i parcheggi. Solo la climatizzazione ha una sua specifica collocazione, a fianco del volante, quest'ultimo con tasti touch il cui funzionamento non sempre ¨¨ intuitivo e immediato.
Ferrari 296 Gtb: come ¨¨ fatta, la tecnica
¡ª ?Tecnicamente la Ferrari 296 Gtb si presenta come una supercar dotata di un motore V6 biturbo con bancate a 120¡ã, la cui cilindrata complessiva ¨¨ di 2.992 cc. Ai 663 Cv erogati dal 3 litri si aggiungono i 167 Cv del motore elettrico alimentato da una batteria da 7,5 kWh che porta la potenza complessiva a 830 Cv e 730 Nm di coppia. L'autonomia in modalit¨¤ 100% elettrica ¨¨ di 25 km, un dato molto vicino alla realt¨¤. A gommare la supercar del Cavallino ci pensa Michelin con le sempre performanti Pilot Sport 4S, utilizzabili per la guida di tutti i giorni. Se si cerca qualcosa di pi¨´ spinto si entra nella gamma Cup: la prima opzione ¨¨ rappresentata dalla Michelin Pilot Sport Cup 2, un'ottima copertura per giornate in pista e un utilizzo parsimonioso su strada. Senza compromessi, invece, le Pilot Sport Cup 2 R, gomme semi-slick iper performanti in pista e omologate anche per l'uso su strada.
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Ferrari 296 Gtb: il percorso del test
¡ª ?Da Maranello a Piacenza, risalendo la A1, poi la E70 fino a Bardonecchia, circumnavigando Torino: alle porte del Traforo del Fr¨¦jus termina la prima delle tre parti del lungo viaggio, salvo poi riprendere in territorio francese fino a Clermont-Ferrand, direzione ovest, passando per Lione. Dopo gli 828 km del primo giorno di guida, dal centro di ricerca e sviluppo Michelin di Clermont-Ferrand si punta verso nord-ovest, passando da Bourges e Tours prima di arrivare a Le Mans, con il contachilometri della Ferrari 296 Gtb che segna poco meno di 1.300 km complessivi una volta giunti a destinazione.
Ferrari 296 Gtb: come va sulle lunghe percorrenze
¡ª ?Il suddetto chilometraggio ¨¨ un banco di prova pi¨´ che discreto per capire il comportamento di una supercar in un lungo viaggio. A velocit¨¤ autostradali la Ferrari 296 Gtb non ¨¨ esente da qualche frusc¨¬o d'aria, coperto il pi¨´ delle volte dal rombo del V6. L'assetto rigido e la posizione di guida da sportiva fatta e finita contribuiscono a rendere il viaggio entusiasmante ed emozionante, ma al tempo stesso un po' scomodo. I sedili in carbonio sono una libidine per gli occhi e performanti quando si spinge, ma il rivestimento sottile scarica sulla schiena varie vibrazioni ad ogni tombino, buca, pav¨¦, deformazione del manto stradale. Sia chiaro, ¨¨ giusto che sia cos¨¬, guai se non lo fosse. In fin dei conti ¨¨ una supercar fatta per andare in pista e godersela in brevi gite su strada, non certo per lunghi viaggi. In questo caso una Ferrari Roma sarebbe stata molto pi¨´ adatta, per non parlare della Purosangue, ma si tratta di tipologie di vettura differenti. Un plauso va fatto alla capacit¨¤ di stivaggio: i 202 litri sotto al cofano sono bastati a trasportare due trolley, una borsa morbida di medio-piccole dimensioni e tre kit d'emergenza forniti da Ferrari. Dietro lo schienale dei sedili, inoltre, c'¨¨ spazio per riporre un paio di zaini. A meno che non li si usi a fine corsa.
Ferrari 296 Gtb: come va per divertirsi
¡ª ?Meno di 360¡ã di sterzata a sinistra e speculare il discorso per la destra: il volante restituisce sensazioni di sportivit¨¤ in termini assoluti. Diretto, immediato, reattivo e preciso al punto da rendersi conto di poter aggiustare una traiettoria anche di pochi centimetri. Affilata come una Ferrari deve essere. Rigida di assetto e di telaio, ma con quella fiducia nei tecnici di Maranello tale per cui ci si affida totalmente al lavoro effettuato dai progettisti senza la minima esitazione. Il motore, poi, ¨¨ un capolavoro ingegneristico: efficiente se lo si desidera, con consumi stimati nell'ordine dei 10 km/l, scalpitante ogni qualvolta si affonda sull'acceleratore. Incredibile cosa Ferrari sia riuscita a tirar fuori da un 3 litri V6 grazie alla presenza di due turbocompressori e un motore elettrico da 167 Cv. La spinta ¨¨ percepibile sin dai 2.000 giri/min, salvo poi essere vigoroso gi¨¤ dai 3.000. A 4.000 giri/min si entra in una dimensione spazio-tempo non ancora ben identificata, con il posteriore che scarica a terra la potenza in modo violento e i controlli elettronici che ¨C in modo percepibile ¨C aiutano l'auto a dare il massimo senza sbavature. Che l'auto sia in Wet, Sport, Race o addirittura Control Off, il divertimento ¨¨ assicurato. Per il massimo del piacere, le ulteriori modalit¨¤ di ricarica della batteria Performance e Qualifying tirano fuori il massimo dalla 296 Gtb, splendida coup¨¦ sportiva dal sound che non fa rimpiangere l'adozione di un V6 anzich¨¦ propulsori a pi¨´ cilindri.
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Ferrari 296 Gtb: pregi e difetti
¡ª ?Di seguito i tratti salienti della Ferrari 296 Gtb ibrida plug-in.
Piace
- Sistema ibrido: il funzionamento ¨¨ eccezionale. I 25 km di autonomia in elettrico sono pressoch¨¦ reali. In pi¨´, l¡¯endotermico ricarica la batteria in fase di accelerazione. In Performance e Qualifying si ha la massima rigenerazione, con la batteria che si alimenta a vista d'occhio;?
- Sound: ¨¨ davvero un V6? Questo 3 litri non fa rimpiangere i motori pi¨´ grandi delle sue antenate;?
- Dinamica di guida: passo corto, reattivit¨¤, sterzo. In curva ¨¨ qualcosa di eccezionale
Non piace
- Comandi al volante: un po' complicati da usare, il touch non funziona benissimo e dei tasti fisici non avrebbero guastato;?
- Comfort: sia chiaro, se si vuole una Ferrari comoda si va su una GT come pu¨° essere la Roma o sul Suv Purosangue. Per affrontare 1.300 km di viaggio, la 296 risulta rigida e scomoda, specie nella zona lombare dove si percepiscono i sedili in carbonio con un rivestimento minimo. Ma ¨¨ giusto che sia cos¨¬
Scheda tecnica
Ferrari 296 Gtb
Motore termico | V6 a 120¡ã, biturbo, cilindrata 2992 cc |
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