Mazda CX-60: al volante del Suv ibrido plug-in

La strada dell'innovazione percorsa a bordo di Mazda CX-60, il modello di serie più potente nei 120 anni di storia del costruttore giapponese ed il primo spinto da un sistema ibrido plug-in. La prova sulle strade bavaresi dell'ibrida?da 327 Cv ha fatto da vetrina all'annuncio dell'imminente arrivo della versione diesel 6 cilindri 3.3 litri, affiancata dalla tecnologia?mild hybrid boost 48V. Innovazione accompagnata al rispetto delle proprie radici, che impongono soluzioni ingegneristiche fuori dagli schemi convenzionali, anche e soprattutto nell'era elettrificata. Non a caso, a breve sarà il turno dell'elettrica MX-30, con l'evocativo ritorno del motore Wankel nelle vesti di range-extender. Nella nuova mobilità, Mazda vuole anche consolidarsi nella fascia premium proprio a partire dalla CX-60, sviluppata su una nuova piattaforma predisposta ad ospitare tecnologie finora inesplorate. Il tutto sommato alla solita, maniacale, attenzione alla qualità e ai dettagli tipici della casa di Hiroshima. Viene proposta al prezzo di partenza di 51.915 euro. Sono stati annunciati anche i prezzi della versione con motore e-Skyactive D 6 cilindri 3,3 litri mild-hybrid 48 V: 200 Cv a trazione posteriore da 49.900, mentre occorrono 55.500 euro per quella da 249 Cv a trazione integrale.

Piattaforma e powertrain

Nuova CX-60 poggia sulla nuova piattaforma modulare Large Product, predisposta per una configurazione a trazione posteriore o integrale. Le sospensioni hanno uno schema schema a doppio braccio oscillante all’anteriore ed una struttura multilink al posteriore. Lo sterzo è dotato di servoassistenza elettrica a doppio pignone derivata dalla spider MX-5, quindi tarata per una sterzata piuttosto netta. Il posizionamento della batteria tra gli assali anteriore e posteriore gioca a favore di un baricentro più basso, anche se l'altezza minima da terra non scende sotto i 170 millimetri. Le altre misure indicano 4.745 mm in lunghezza, larghezza 1.890 mm, ed altezza 1.680 mm, con un passo di 2.870 mm. In Europa debutta?la versione siglata e-Skyactiv Phev, ovvero ibrido plug-in, con la parte termica affidata al quattro cilindri benzina da 2,5 litri. ? affiancato da un secondo propulsore elettrico da 100 kW e una batteria da 17,8 kWh di capacità, per una potenza di sistema pari a 327 Cv e 500 Nm la coppia. Buone le prestazioni: accelerazione da 0-100 km/h in 5,8 secondi e velocita? massima autolimitata a 200 km/h. Il powertrain ibrido dichiara un consumo di carburante combinato di soli 1,5 l/100 km, a fronte di emissioni di CO2 pari a 33 g/km, mentre gli accumulatori garantiscono una autonomia in modalità elettrica di 60 km alla massima andatura di 100 km/h. Il sistema Mi-Drive (Mazda Intelligent Drive Select) prevede quattro modalità di guida: Normal, Sport, Off-Road, Towing, ottimizzando progressivamente aderenza, prestazioni e comportamento della trazione integrale. Il powertrain lavora in abbinamento col nuovo cambio automatico a otto rapporti e col sistema di trazione integrale i-Activ Awd.?

Interni e multimedia

L'abitacolo evolve nella qualità, pur mantenendo l'impostazione minimalista vista sulle Mazda più recenti. Mostra la consueta attenzione ai materiali con tessuti intrecciati inediti e finiture in legno d’acero ispirate all'artigianato giapponese, oltre alla stessa solidità negli assemblaggi. La filosofia aziendale del?Jinba-ittai, che in giapponese descrive la perfetta armonia tra cavallo e cavaliere, nella CX-60 trova ulteriore sviluppo?con il sistema di riconoscimento facciale, in grado di memorizzare fino a 250 impostazioni per sei utenti. Il quadro strumenti è totalmente digitale, con uno schermo Lcd accompagnato da un head-up display che ha una area di proiezione maggiore di quanto visto su altri modelli, a partire da CX-30, mentre pannello centrale destinato all'infotainment ha una diagonale di 12,3 pollici. La gestione rimane affidata?pomello sul tunnel centrale, tranne?durante l’utilizzo di Apple CarPlay e Android Auto, fruibili anche dal touch-screen.??

Come va

Nuova piattaforma, trazione posteriore per il diesel, trazione Awd per l'ibrido plug-in che predilige l'asse di dietro in condizione di marcia normale, 327 Cv di potenza ed un nuovo cambio automatico sviluppato per esaltarne le caratteristiche. Il? piacere di guida Mazda punta sulla molto fluidità della nuova trasmissione, puntuale nel scandire l'ascesa verso la zona alta del contagiri. CX-60 predilige la guida vivace pur non essendo una sportiva, in nome di una versatilità che le permette di vestire i panni preferiti da passista confortevole e silenziosa in autostrada, come quelli più insoliti da fuoristradista. Il tutto facilmente gestibile con il selettore di guida Mi-Drive. La consistenza dell'assetto, piuttosto morbido sulle asperità,?viene gestita automaticamente dal sistema Kinematic Posture Control (introdotto sulla roadster Mx-5), che aiuta a contenere il rollio in curva. Caratteristiche che premiano la precisione, anche per le qualità dello sterzo, ma nei trasferimenti di carico il peso si fa sentire come spesso capita con le plug-in. In città si disimpegna agilmente isolando completamente gli occupanti dai rumori esterni, ancora di più sfruttando i circa 60 km di autonomia elettrica alla massima andatura di 100 km/h. L'inclinazione del lunotto posteriore e gli ingombri obbligano ad affidarsi all'efficacia del sistema See-Through View, un sistema di monitoraggio a 360 gradi che amplia il campo visivo a bassa velocità e durante le manovre. Quando servono le prestazioni CX-60 non si tira certo indietro, anche se inevitabilmente si compromettono insonorizzazione e consumi, interessantissimi in condizioni normali e meritevoli di un approfondimento in un test drive più lungo.?

• Piace:?Versatilità: sensazioni piacevoli nei viaggi, in città e sullo sterrato;?
• Interni: spaziosi e di qualità;?
• Prezzo: più accessibile rispetto ad alcune concorrenti

Non Piace:

• Visibilità posteriore: migliorabile

Scheda tecnica