Nuova Bmw X3: la prova del Suv diesel da 197 Cv attento ai consumi

Alzi la mano chi non si ricorda la prima Bmw X3. Correva l’anno 2003 e i dettami stilistici della casa bavarese al tempo volevano forme squadrate e linee nette, con un doppio rene frontale appena accennato. Dopo altre due generazioni e oltre 3,5 milioni di esemplari venduti in tutto il mondo, la quarta serie della Bmw X3 si presenta con angoli decisamente più arrotondati. Meno linee ma più marcate, con l’obiettivo di sottolineare il carattere delle X. Protagonista della prova, con partenza e ritorno a Courmayeur, passando per il Colle San Carlo, è la X3 xDrive20d, vale a dire l’unica motorizzazione ad oggi disponibile con alimentazione diesel. Quanto a estetica, interni e tecnologia è identica alla gemella mild hybrid a benzina, già testata. Cambia, semmai, la tecnica. Prodotta in America ed in Sud Africa, a brevissimo arriverà anche la X3 nella sua variante plug-in hybrid a benzina con 90 km di autonomia in modalità 100% elettrica e con 299 Cv complessivi, mentre in futuro assisteremo all’arrivo anche di un sei cilindri diesel, alternativa alla M50 a benzina da 398 Cv.

Bmw X3 xDrive 20d: come è fatta

La nuova X3 è più lunga di 3 cm rispetto al vecchio modello, più larga di altri 3 cm e più bassa di 1,6 cm. Questo le conferisce maggiore presenza su strada, unitamente a una grinta non indifferente, specie se arricchita con il pacchetto estetico M Sport, da?3.800 euro, o M Sport Pro, 6.400 euro, che comprendono un paraurti anteriore più aggressivo e un volante sportivo a tre razze. Un pacchetto (anzi, due) ai quali il 50% dei clienti Bmw non è disposto a rinunciare. A completare il corredo di novità della nuova generazione di X3, le maniglie a filo carrozzeria, l'assenza di protezioni in plastica per i passaruota, la firma luminosa posteriore a doppia L speculare e l'inedito doppio rene, che a richiesta può essere retro-illuminato, oltre ad un equipaggiamento di serie più ricco rispetto che in precedenza e ad un display dell’infotainment da 14,9”. La xDrive 20d si distingue per l’adozione del powertrain quattro cilindri in linea, 2 litri turbodiesel da 197 Cv di potenza e 400 Nm di coppia dotato di tecnologia mild hybrid. La trazione integrale xDrive e il cambio automatico a 8 marce assicurano accelerazioni da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi, con una velocità massima di 215 km/h.

Bmw X3 xDrive 20d: come va

Salendo a bordo si percepisce il cockpit avvolgente e orientato verso il conducente, con due schermi digitali da tenere sott’occhio: quello del cruscotto digitale da 12,3”, personalizzabile nella visualizzazione delle informazioni, e quello da 14,9” dell’infotainment. A proposito: il sistema operativo Bmw Operating System 9, fruibile tramite il display curvo posto sopra alla barra interattiva touch, è denso di funzioni, informazioni e applicazioni. In modo eccessivo, serve tempo per prendere dimestichezza con esso e andare dritti al punto senza distrazioni. Quanto alla guida, salendo al Colle San Carlo abbiamo potuto assaporare la dinamica della vettura: confortevole quando si viaggia, più affilata e reattiva quando si è tra le curve e si seleziona la modalità Sport. La combinata motore-cambio è lodevole, con i 400 Nm di coppia del propulsore ibrido turbodiesel a trainare l’auto anche in salite pendenti con marce alte. Rapido ed efficace il cambio Steptronic a 8 rapporti, sempre ottimale la trazione, con i controlli elettronici che intervengono nei tratti innevati per mantenere sempre un elevato standard di sicurezza.

Bmw X3 xDrive 20d: pregi e difetti

Di seguito i pregi ed i difetti riscontrati sulla nuova Bmw X3 xDrive 20d in occasione del lancio nazionale a Courmayeur.

Piace

• Dinamica di guida: bilanciata e precisa tra le curve, confortevole quando si viaggia
• Motore: tanta coppia ai bassi e medi regimi e consumi contenuti. Razionalmente parlando, è la miglior opzione oggi disponibile per la nuova X3
• Pacchetto M Sport: impreziosisce e non poco sia l'estetica della vettura quanto l'abitacolo

Non piace

• Infotainment: talmente ricco da risultare dispersivo?
• Visibilità: cofano lungo, ingombri non trascurabili, lunotto posteriore non generoso, certo, ma sembra di guidare un’auto più grande di quel che realmente è, pur non essendo tra i Suv più piccoli sul mercato