Discovering Tuscany III ha come protagonista una supercar italiana da 770 Cv di potenza, la Lamborghini Aventador Svj Roadster, un gioiello da quasi 475 mila euro. Partenza da San Gimignano e il mistero della spada nella roccia. Il video del viaggio
Per Discovering Tuscany la terza edizione ¨¨ stata veramente speciale per almeno tre ragioni. La prima perch¨¦ siamo riusciti a realizzarla nonostante il 2020 sia stato un anno un po¡¯ particolare per tutti; la seconda perch¨¦ abbiamo scelto una parte della Toscana fra le pi¨´ belle; la terza perch¨¦ siamo riusciti ad avere la Lamborghini pi¨´ affascinante di sempre.
Lamborghini Aventador Svj Roadster
¡ª ?E partiamo allora dalla protagonista del nostro viaggio, una creatura che potremmo definire lo stato dell¡¯arte nella tecnologia automobilistica ¡°made in Italy¡±, perch¨¦ ricordiamoci che Discovering Tuscany ¨¨ nato per scoprire la Toscana con una ¡°scoperta¡± per eccellenza. E se non lo ¨¨ la Aventador Svj Roadster... Parliamo di una super car a tutti gli effetti prodotta in soli 800 esemplari, una vettura che nasce a Sant¡¯Agata Bolognese, come del resto tutte le vetture della casa del Toro che ha un pedigree di primissimo livello. E parliamo di una tecnologia davvero hi-end, come il telaio in monoscocca in fibra di carbonio, le sospensioni push-rod (come in Formula 1) attive magnetoreologiche, le quattro ruote motrici e anche sterzanti, il sistema Ala con aerodinamica attiva ed infine il propulsore, un V12 da 6.500 cc capace di sviluppare 770 Cv di potenza massima. Le prestazioni? Da capogiro, 0-100 in 2,9 secondi con una velocit¨¤ massima di 351 km/h! Anche il prezzo a dire il vero fa un po¡¯ girare la testa e per il gioiello che abbiamo avuto l¡¯onore di avere in prova ci vogliono 475.000 euro, roba da super ricchi sicuramente.
La partenza del tour
¡ª ?E adesso veniamo al nostro tour, oramai un classico che si ripete ogni anno tra le strade della Toscana, ovviamente con un itinerario diverso ogni volta. Discovering Tuscany, per questa sua terza edizione, parte da San Gimignano e al primissimo mattino, gi¨¤ alle 5:30, eravamo pronti a scoprire con il nostro drone i meravigliosi paesaggi della campagna toscana ancora avvolti nella nebbia, mentre il sole iniziava a benedire con i suoi primi raggi quelle vallate senza fine. San Gimignano ha una storia millenaria, un borghetto nato sulla sommit¨¤ di una collina e voluto dagli Etruschi nel III secolo a.C. proprio per avere un controllo strategico sulla Val d¡¯Elsa. Storicamente il simbolo di San Gimignano sono le sue torri che nel 1300, all¡¯epoca del suo massimo splendore, erano ben 72, tutte erette dalle famiglie pi¨´ abbienti come simbolo di potere. Oggi ne restano solamente 13, ma sono fra gli esempi pi¨´ evidenti dell¡¯architettura medioevale Toscana, quella che ha consentito a San Gimignano di entrare a far parte dei patrimoni Unesco gi¨¤ nel 1992.
La spada nella roccia
¡ª ?? da San Gimignano che ripartiamo per la nostra seconda tappa, un¡¯ora di strada ed una cinquantina di chilometri per scoprire un altro luogo simbolico e per certi versi pure mistico della nostra Toscana. Andiamo a Monte Siepi in quell¡¯eremo in cui si vive la magia ed il mistero della leggendaria spada nella roccia che ha ispirato diversi film e storie legate soprattutto a Re Art¨´. Una spada conficcata nella roccia a pochi metri dall¡¯altare, e perch¨¦? Secondo la tradizione cristiana pare sia stato Galgano Guidotti, potente e ricco cavaliere amante della vita dissoluta e spregiudicata, che un giorno pens¨° di convertirsi e decise di farlo proprio nel giorno di Natale del 1180 infiggendo nel terreno la sua spada, allo scopo di trasformare quell¡¯arma in una croce e cos¨¬ rinunciare per sempre alla vita mondana e passare a quella eremitica. E cos¨¬ Galgano diventa santo e l¡¯abbazia che si trova a poche centinaia di metri prende il suo nome. San Galgano ¨¨ un¡¯abbazia cistercense e la sua caratteristica ¨¨ quella di avere mura portanti ma di essere senza tetto a causa di un fulmine che colp¨¬ il campanile nel 1786, ed il fatto di essere ¡°plein-air¡± ne evidenzia l¡¯articolazione della sua stessa struttura architettonica.
Emozioni su strada
¡ª ?Si riaccende cos¨¬ il V12 della Svj per proseguire il nostro tour, che in questa terza tappa ci conduce in un altro borgo del senese davvero poco conosciuto anche dagli stessi toscani. Ci arriviamo in mezz¡¯ora di guida lungo la SP73 bis, una provinciale molto scorrevole ma con un alternarsi di curve e tornanti veloci che sono il terreno ideale per assaporare il gusto della sportivit¨¤ di una vettura che su strada non conosce limiti n¨¦ di tenuta n¨¦ di trazione. La mappatura ¡°race¡± ¨¨ quella che ovviamente regala pi¨´ emozioni per la risposta ed il sound del motore, ma il consiglio ¨¨ di tenere sempre gli ¡°esc¡± attivi perch¨¦ i 770 Cv sono davvero incontenibili senza il controllo elettronico della trazione.
Castello di Celsa
¡ª ?Sovicille potr¨¤ suonarvi un po¡¯ strano come nome, sicuramente non viene inserito nella lista dei luoghi pi¨´ visitati della Toscana, eppure questo piccolo comune, ma soprattutto i suoi dintorni, sono cos¨¬ ricchi di storia e di architettura da meritare ben pi¨´ che una visita. La nostra prima sosta ¨¨ al castello di Celsa, un luogo cos¨¬ incantevole da togliere il respiro e cos¨¬ onirico da credere sia uscito dai fumetti di una fiaba. Restiamo letteralmente affascinati dalla sua struttura, dai giardini che lo adornano e dal bosco che lo circonda. Celsa nasce come un baluardo sorto a difesa della repubblica di Siena attorno al 1200 e nella prima met¨¤ del ¡®500 viene trasformato prima in villa e poi in castello da Baldassare Peruzzi. E pensare che questa reggia ha pure un padrone, Giulio, ed ¨¨ stato lui, la moglie ed i suoi figli che ci hanno accolto con una gentilezza ed una disponibilit¨¤ da farci sentire in famiglia.
Villa Cetinale
¡ª ?Lasciamo Celsa ed il suo castello per andare a Cetinale, dove ci attende un¡¯altra meraviglia architettonica e paesaggistica ma anche storica. Villa Cetinale fu costruita nel 17¡ã secolo dalla famiglia Chigi per celebrare l¡¯elezione di Fabio Chigi come Papa Alessandro VII. Il parco che la circonda ¨¨ difficile da descrivere tanto ¨¨ bello ed armonioso. Partiamo dal giardino degli agrumi del retro villa per proseguire lungo un¡¯asse che corre per oltre 100 metri attraverso un viale di cipressi che si collega alla famosa Scala Santa. ? questa scalinata, composta da oltre 300 scalini in pietra che corrono ripidi per 600 metri, che collegano la villa al romitorio che fungeva pure come spedale per viandanti e pellegrini, dove all¡¯epoca alloggiavano una dozzina di eremiti che svolgevano anche il ruolo di guardiani. E i monaci penitenti, per espiare i loro peccati, per ordine del Papa dovevano percorrere tutta la scalinata sulle loro ginocchia.
Chiostro di Torri
¡ª ?Ci spostiamo ancora, pur sempre rimanendo nel comprensorio di Sovicille, per ammirare un¡¯altra chicca di questo territorio. ? il chiostro di Torri, uno dei siti medioevali meglio conservati dell¡¯intera zona, fatto costruire attorno alla sua abbazia da Papa Alessandro II nel 1069 dai monaci vallombrosani, chiamati dalla Repubblica di Siena per bonificare la zona paludosa che da qui si estendeva fino a Grosseto. Il chiostro fu terminato nel 1300 grazie all¡¯aiuto dei pellegrini che percorrevano la via Francigena e ai quali i monaci, in cambio di vitto e alloggio, chiedevano la loro manodopera.
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Il rientro
¡ª ?E cos¨¬ si conclude la terza edizione di Discovering Tuscany, ma prima di rientrare alla base siamo tornati sui nostri passi per fermarci nuovamente di fronte all¡¯abbazia di San Galgano ed ¨¨ qui, nella magia dell¡¯ora blu quando il sole ¨¨ da poco tramontato e il cielo si colora di un blu intenso, che abbiamo voluto goderci la magia di un momento senza fine.
Pregi e Difetti
¡ª ?Piace. Prestazioni: potenza e trazione sono impressionati il tutto ben sottolineato dall¡¯urlo del V12 .
Design: la linea mozzafiato e la cura dei dettagli la rendono una delle supercar pi¨´ belle di sempre.
Non piace. Costi e gestione: per quanto appaia scontato parlare di consumi e costi di acquisto su un¡¯auto ¨¨ l¡¯unico difetto riscontrabile al fianco della poca visibilit¨¤ posteriore-
Motore: V12 da 60¡ã 6.498 cmc con lubrificazione a carter secco; potenza 770 Cv (566 kw) a 8.500 rpm, coppia: 720Nm a 6.750 rpm.
Telaio: monoscocca in fibra di carbonio; sospensioni push-rod, attive.
Trasmissione:4 ruote motrici con giungo Haldex e autobloccante posteriore.
Peso:1.650 kg in ordine di marcia.
Rapp. peso/potenza: 2,04 kg/Cv.
Velocit¨¤ massima: 351 km/h.
Accelerazione: 0-100 in 2¡±9 (0-200 km/h in 8¡±8).
Consumo misto: 17.9 l/100 km.
Prezzo: 474.700 euro
Foto di Luca Bracali (paesaggi e borghi) - Francesco Mazzei, Francesco Pierini (auto).
Video ed editing di Ernesto Mangone e Roberto Sessoli ¨C immagini drone Luca Bracali (paesaggi e borghi), Francesco Mazzei (auto).
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