Motori termici: la Commissione trasporti Ue contro lo stop dal 2035

Modificare il piano Fit-for-55 che prevede, tra l'altro, il taglio del 100% delle emissioni dei nuovi veicoli venduti nell'Unione, decretando la fine dei motori termici. ? quanto prevede il testo votato dalla Commissione

No allo stop ai motori termici, sì alla transizione verde ma senza il dogma dell’elettrico. La Commissione trasporti (Tran) del Parlamento europeo chiede di cambiare il piano Fit-for-55, che imporrebbe la fine della commercializzazione di veicoli con motore endotermico (ibridi inclusi) per lasciare spazio esclusivamente a mezzi 100% elettrici. La proposta portata in Commissione ha ricevuto 27 voti favorevoli, 14 contrari e 7 astenuti, il voto non è vincolante ma è indubbiamente un segnale che va nella direzione della neutralità tecnologica sostenuta da più parti. L’iter di approvazione del piano Fit-for-55 da parte delle istituzioni europee è ancora lunga, l’ampio pacchetto di norme (tocca molti settori, dai trasporti all’industria) deve essere prima vagliato dalla commissione Ambiente per poi approdare al Parlamento e arrivare infine sul tavolo del Consiglio europeo.?

Tra i firmatari della proposta di modifica figura Massimiliano Salini, relatore Ppe del regolamento sugli standard di CO2 per auto nuove e veicoli leggeri, che ha commentato così: “Con il voto di oggi e la richiesta di modificare il pacchetto Fit-for-55, dal Parlamento Ue arriva un sussulto di realismo, un segnale importantissimo a tutela di imprese e posti di lavoro della filiera automotive: sì ad una transizione verde ambiziosa, ma l’elettrico non è l’unica via alla decarbonizzazione”. L’europarlamentare ha poi spiegato il criterio che si intende cambiare e le ripercussioni che dovrebbe avere: “Il testo del parere approvato oggi prevede che dal 2035 i veicoli di nuova immatricolazione riducano le emissioni del 90%, e non del 100% come proposto inizialmente dalla Commissione Ue. Si lascia dunque spazio al motore a combustione con carburanti alternativi e si afferma il principio di neutralità tecnologica”.