AllĄŻannuncio di un rosso 2019 da 6,2 miliardi di dollari segue un ambizioso piano di riorganizzazione: in Europa si punta su ibrido e Sport Utility
Ą°Nissan ha un potenziale molto pi¨´ alto di quello che si percepisce ora. Abbiamo imparato dai nostri erroriĄą. Questa la frase con cui in numero uno della casa giapponese Makoto Uchida ha concluso quella che pu¨° essere considerata per lĄŻazienda la pi¨´ importante conferenza stampa da anni a questa parte. La presentazione dei risultati finanziari 2019 si accompagna infatti ad un programma di profonda ristrutturazione aziendale che prevede una razionalizzazione degli investimenti, dividendo con il partner Renault aree di influenza in modo strategico, e non pi¨´ politico.
fine di un ciclo
ĄŞ ?Uchida conclude cos¨Ź idealmente un ciclo iniziato il 19 novembre 2018 con lĄŻarresto di Carlos Ghosn, il grande artefice dellĄŻalleanza automobilistica Renault-Nissan-Mitsubishi basata completamente sulla crescita esponenziale dei volumi. Un modello pi¨´ che mai messo in crisi dagli effetti della pandemia Covid-19.
i risultati
ĄŞ ?Per lĄŻesercizio 2019-20, che nelle aziende nipponiche si conclude tradizionalmente il 31 marzo e non il 31 dicembre, Nissan ha annunciato una perdita netta di 671 miliardi di yen, ovvero 6,2 miliardi di dollari. I conti sono in rosso per la prima volta da 11 anni, mentre il fatturato ¨¨ diminuito del 14,6%. DĄŻaltro canto, le vendite sono diminuite del 10,6%, a 4,93 milioni di veicoli, con una quota di mercato pari al 5,8%, ma ¨¨ la stessa Nissan a prevedere una scenario 2020 se possibile ancora pi¨´ difficoltoso per il mondo dellĄŻauto, con un calo fino al 20% a livello globale.
Potere alla logica
ĄŞ ?Sconfessare radicalmente il passato di Carlos Ghosn, per i nuovi vertici Nissan, non rappresenta un fatto personale, ma la presa dĄŻatto che nei nuovi mondi dellĄŻauto elettrificata e connessa il peso specifico di ogni singolo costruttore sta nella capacit¨¤ di assicurarsi un futuro di profitti che alimenta investimenti mirati, di guadagni corretti ed equilibri migliori con i partner.
riduzione e chiusure
ĄŞ ?Primo passo quindi ridurre la capacit¨¤ produttiva, dai 7,2 milioni di veicoli attuali a 6 milioni entro il 2023, con lĄŻobiettivo di raggiungere quota 5,4 milioni lĄŻanno a regime. Confermata cos¨Ź la chiusura dello stabilimento di Barcellona (sono 3 mila le persone impiegate, 20 mila nellĄŻindotto), stessa sorte per lo stabilimento indonesiano, mentre quello di Sunderland avr¨¤ unĄŻimportanza cruciale nei nuovi rapporti di collaborazione con Renault, paradossalmente pi¨´ operativi e pratici rispetto allĄŻera Ghosn, e ai suoi equilibrismi diplomatici e politici. Confermata anche una nuova divisione territoriale, con Nissan concentrata sui mercati della Cina, del Nord America e del Giappone, mentre Renault avr¨¤ evidentemente la guida delle operazioni in Europa, Nord Africa e Sud America, lasciando Mitsubishi il Sud-Est asiatico.
i nuovi modelli e lĄŻalleanza rinnovata
ĄŞ ?Su questo schema, Nissan presenter¨¤ 12 nuovi modelli nei prossimi 18 mesi, con tasso di motorizzazioni elettrificate che arriver¨¤ poi entro il 2023 al 60% in Giappone, al 23% in Cina e al 50% in Europa, dove per altro ¨¨ stato annunciata in modo formale lĄŻarrivo delle soluzioni ibride e-Power sulle vetture di segmento B e C. Il nuovo modello di alleanza prevede che per ogni auto prodotta dalle tre societ¨¤ ci sar¨¤ uno schema di Ą°leader-followerĄą, che permetter¨¤ di risparmiare il 40% degli investimenti in sviluppo. LĄŻobiettivo ¨¨ di arrivare al 2025 con il 50% dei modelli prodotti dallĄŻAlleanza con questo schema. I sistemi di guida autonoma diventeranno una competenza Nissan, mentre le piattaforme telaistiche destinate alle auto elettriche entreranno nellĄŻorbita esclusiva Renault , lasciando ad entrambe le aziende la realizzazione di diversi sistemi di powertrain.
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