L'impianto abruzzese d¨¤ il via alla produzione della nuova generazione di furgoni Stellantis di grandi dimensioni, esportati all'85% dall'Italia verso 75 Paesi. La sua storia e gli obiettivi futuri
Dal 1981 il?Fiat Ducato ¨¨ uno dei compagni pi¨´ fedeli dei lavoratori addetti al trasporto leggero di merci o persone, poich¨¦ nel nostro mercato copre circa la met¨¤ delle immatricolazioni di veicoli commerciali. Furgonato, cassonato, van, ambulanza, camper, ribaltabile, pulmino. Chi pi¨´ ne ha, pi¨´ ne metta. Sin dalla sua nascita, il Ducato ¨¨ stato anche prodotto con i marchi ¡°cugini¡± francesi Peugeot e Citro?n, dunque si tratta di un furgone che lega indissolubilmente la storia contemporanea di Italia e Francia.?
ducato 2024
¡ª ?Con il modello 2024 il celebre furgone ¨¨ giunto alla sua ottava incarnazione, che presenta aggiornamenti estetici e tecnologici volti a migliorare l¡¯efficienza aerodinamica e il comfort di bordo, ma anche una nuova versione elettrica, forte di un motore da 200 kW e una batteria da 110 kW, che dovrebbe permettere all'e-Ducato di viaggiare per 410 km con un pieno di energia elettrica. Per celebrare il successo di questo modello il 23 gennaio i vertici di Stellantis, Carlos Tavares in testa, hanno visitato lo stabilimento Sevel di Atessa, nato nel 1979 con lo scopo di produrre questo modello.
quarantatr¨¨ anni di storia
¡ª ?La Societ¨¤ Europea Veicoli Leggeri - leggasi Sevel - ¨¨ nata nel 1978 come joint-venture fra gli allora gruppi Fiat e Peugeot-Citro?n per lo sviluppo di veicoli commerciali e successivamente di monovolume. Dai cancelli degli stabilimenti Sevel Nord di Valenciennes, in Francia, e Sevel Sud di Atessa, in Abruzzo, sono nati celebri furgoni, come ad esempio il Fiat Ducato, lo Scudo e monovolume come Fiat Ulysse e Lancia Phedra. La fabbrica di Atessa, in Val di Sangro, fu inaugurata nel 1981 alla presenza del presidente della Repubblica Sandro Pertini, del presidente di Fiat Gianni Agnelli e del presidente di Peugeot Jean Paul Pareyre.
sette milioni di esemplari in tutto il mondo
¡ª ?Da allora, dallo stabilimento abruzzese sono usciti oltre sette milioni di esemplari di Ducato, Boxer e Jumper. E oggi questo modello ¨¨ venduto con altri marchi della galassia Stellantis, come Opel, Vauxhall e Ram, ma di recente ¨¨ commercializzato anche con il marchio Toyota a seguito di un accordo con il costruttore giapponese. Questa grande variet¨¤ di marchi fa s¨¬ che, a differenza di altri veicoli prodotti in Italia, la maggior parte della produzione sia destinata all¡¯export: l¡¯85% dei furgoni made in Atessa sono destinati a 75 paesi in tutto il mondo. E il 30% dei camper venduti in Europa nasce da questa piattaforma. Non ¨¨ un caso che proprio in Germania, dove questo mezzo per il tempo libero ¨¨ particolarmente apprezzato, il Ducato sia da anni fra i veicoli pi¨´ venduti in assoluto.
oggi ¨¨ pro one
¡ª ?I marchi Fiat, Citro?n e Peugeot, una volta accomunati esclusivamente da Sevel, oggi fanno parte del grande gruppo globale Stellantis e della strategia Pro One, guidata dall¡¯attuale Ceo di Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato. Quest'ultima ¨¨ stata sviluppata esclusivamente per i veicoli commerciali del gruppo, i quali rappresentano un terzo dei ricavi netti e risultano fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030. La strategia Pro One prevede il raddoppio dei ricavi netti dalle vendite di veicoli commerciali entro il 2030, insieme al raggiungimento del 40% delle vendite di veicoli elettrici e 5 miliardi di euro di ricavi dai servizi connessi.
leadership europea
¡ª ?Stellantis si posiziona gi¨¤ come leader nei veicoli commerciali Bev in Europa e ha l¡¯ambizione di essere pioniere nella tecnologia dell'idrogeno e dei carburanti alternativi. In questa strategia, Atessa, dove viene prodotta la maggior parte dei Large Van, riveste un ruolo chiave. Nel settore, Stellantis ha confermato la sua leadership lo scorso anno con una quota di mercato superiore al 30% in Europa e del 45,5% in Italia. Il marchio Fiat Professional detiene una quota del 26,1% in Italia, trainato dal Ducato con il 29,3% di quota di mercato nel suo segmento. Considerando anche i "cugini" Peugeot Boxer, Citro?n Jumper e Opel Movano, la quota di mercato di Stellantis raggiunge il 43,8%.
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qualit¨¤ e personalizzazione
¡ª ?Durante la conferenza stampa tenutasi in occasione della visita, il Ceo di Stellantis Carlos Tavares ha parlato di un incremento della qualit¨¤ del 700% negli ultimi due anni e di una significativa riduzione dei costi. Anche noi abbiamo avuto modo di visitare lo stabilimento e osservare da vicino il lavoro degli operai, che ci hanno mostrato da vicino gli impianti di lastratura, verniciatura e assemblaggio. Ci ha colpito l¡¯attenzione ai minimi dettagli, come gli avvitatori che devono avere un valore di coppia e un¡¯inclinazione fissa per garantire uniformit¨¤ ad ogni furgone assemblato. Anche se, a dire il vero, ogni veicolo che esce dai cancelli di Atessa ¨¨ diverso dall¡¯altro. Infatti fra mezzi da lavoro, veicoli per il tempo libero o destinati al trasporto passeggeri, esistono ottomila diverse configurazioni possibili del Ducato.
migliorare logistica e costi energetici
¡ª ?Lo stabilimento di Atessa ¨¨ stato dunque presentato come un esempio virtuoso dell¡¯industria automotive italiana dal quale prendere ispirazione e attualmente d¨¤ lavoro a 5mila dei 43mila dipendenti di Stellantis in Italia. Ma quali saranno i prossimi passi per questo stabilimento cos¨¬ importante? Per Carlos Tavares potrebbero essere apportati dei miglioramenti per quanto riguarda la logistica. In particolare secondo il Ceo portoghese ad Atessa servirebbe un porto accessibile che permetta al Ducato di raggiungere pi¨´ facilmente i paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Infine Tavares ha ricordato che l¡¯attuale costo per l¡¯energia elettrica in Italia non ¨¨ competitivo rispetto a quello di altri paesi.
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