Incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy tra Urso, l'azienda auto, gli enti locali e i sindacati
Per il governo e per Stellantis resta fermo l'obiettivo di produrre un milione di veicoli in Italia. Fin qui le dichiarazioni delle parti che per¨° indicano tempi diversi. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha riunito al Mimit, per il tavolo permanente sul settore automotive, Anfia, l'azienda guidata da Carlos Tavares, i rappresentanti delle Regioni sede di stabilimenti dell'azienda - Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Piemonte ed Emilia-Romagna - e i sindacati metalmeccanici, Fiom, Fim, Uilm e Uglm. L'obiettivo del milione di veicoli costruiti in Italia ¨¨ raggiungibile "entro qualche anno" secondo il governo, orientativamente il 2028. Traguardo spostato al 2030 dal gruppo auto. Sull'obiettivo del milione il gruppo nato dalla fusione tra Psa e Fca lancia un messaggio molto chiaro: perch¨¦ il Piano Italia funzioni, l'impatto della normativa Euro 7 dovr¨¤ essere cancellato. Lo scorso anno tra auto e veicoli commerciali leggeri i mezzi prodotti in Italia sono stati circa 685 mila: nei primi 10 mesi del 2023, aggiunge l'Anfia, le sole automobili costruite sono state 463 mila, crescendo del 21,8% rispetto allo stesso periodo del 2022.?
la posizione di stellantis
¡ª ?Un primo confronto, dunque, con tutta la filiera produttiva e tutte le istituzioni coinvolte che, secondo il ministro, "rappresenta un punto di svolta per il sistema Paese per raggiungere un obiettivo ambizioso, ma concreto: invertire il declino produttivo registrato negli ultimi anni in Italia". Creare le condizioni per sostenere la produzione nazionale nei prossimi anni "¨¨ un obiettivo comune", ha sottolineato dal canto suo l'azienda, rappresentata da Davide Mele responsabile dei Corporate Affairs Italia, da Daniele Chiari, Relazioni istituzionali e Giuseppe Manca, Risorse umane, rimarcando l'ambizione di voler raggiungere 1 milione di veicoli (tra auto e veicoli commerciali) per l'uscita dell'annunciato piano Dare Forward 2030. "Abbiamo presentato un piano condiviso con missioni specifiche per ogni stabilimento", che, come hanno spiegato i partecipanti al confronto, si articoler¨¤ in cinque gruppi di lavoro tecnico, al via gi¨¤ da dicembre. Ma "per raggiungere gli obiettivi finali, al di l¨¤ del livello di performance di ogni impianto, sono cruciali una serie di fattori abilitanti specifici, come la cancellazione dell'impatto della normativa Euro 7 per la continuazione della produzione di modelli accessibili in Italia, gli incentivi adeguati per i clienti di veicoli elettrici per sostenere il mercato e lo sviluppo della rete di ricarica, e il miglioramento della competitivit¨¤ industriale di Stellantis e dei fornitori italiani, incluso il costo dell'energia", affermano i rappresentati dell'azienda.?
incentivi
¡ª ?Sul fronte incentivi, Urso ha colto la palla al balzo: nel Fondo per l'automotive - ha ribadito infatti Urso - ci sono 6 miliardi che, da qui al 2030, possono essere scadenzati e destinati anche agli incentivi. A patto che per¨°, ha precisato il ministro, servano "ad aumentare il numero delle auto prodotte nel nostro Paese, perch¨¦ lo scorso anno l'80% degli incentivi sono andati ad auto prodotte all'estero e questo non ce lo possiamo assolutamente permettere". Ma la "centralit¨¤ dell'Italia nella strategia globale del gruppo" e "la volont¨¤ di creare un futuro sostenibile per le attivit¨¤ italiane", ha chiarito l'azienda del Ceo portoghese.?
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I nodi: cig e tempi
¡ª ?Non si sbilanciano - almeno per ora - i sindacati . "Il piano ¨¨ ambizioso ma abbiamo chiesto come si concilia con la Cig (cassa integrazione guadagni, ndr) e con la prospettiva degli stabilimenti e su questo nessuno ci ha risposto", ha chiosato il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella. Soprattutto, all'alba del nuovo round dell'assemblea dei soci di Acciaierie d'Italia dopo l'ennesima fumata nera, "con quale acciaio - si domanda Palombella - faremo le auto, con quello italiano o straniero?". Scettica anche la Fim: "Sono due anni che chiediamo un piano di sviluppo e occupazione concreto, per noi ¨¨ determinante. Stiamo affondando negli annunci, speriamo che questo non sia l'ennesimo", dice Ferdinando Uliano, segretario nazionale delle tute blu della Cisl. Fa eco Michele De Palma, leader Fiom, affermando che i sindacati sono s¨¬ favorevoli "a fare un accordo e a mettere risorse pubbliche, ma a condizione che Stellantis metta delle proprie risorse, visto che fa utili pazzeschi, e che garantisca la ricerca, lo sviluppo e la produzione del nostro Paese". Essenziale anche "capire i tempi di lavoro del piano", ha fatto presente Antonio Spera, segretario Uglm, perch¨¦ possa "partire il prima possibile in modo da accompagnare in maniera ferma la transizione dell'Automotive e cercare di mettere in fila tutte le misure per rilanciare il settore". Il probabile nuovo appuntamento del tavolo con tutti partecipanti si svolger¨¤ al ministero alla fine di gennaio.?
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