PASSATO E FUTURO
Auto e moto dĄŻepoca Padova: la nuova Mercedes Classe S e le antenate
La Mercedes Classe S di nuova generazione ha da poco tolto i veli. Il Salone auto e moto d'epoca di Padova ha ospitato l'anteprima italiana ed europea dell'ammiraglia tedesca; la cornice ¨¨ naturalmente in sintonia con la manifestazione. Perch¨Ś accanto alla S nuova fiammante lo stand del Registro Italia Mercedes-Benz ha esposto quattro tra le sue antenate pi¨´ prestigiose. Tutte condividono col modello appena uscito dalla fabbrica un dettaglio fondamentale: a loro tempo hanno rappresentato il culmine dell'innovazione che la Stella a tre punte esprimeva in quel particolare momento storico.
LA nuova MERCEDES CLASSE S in mostra
ĄŞ ?Un condensato di tecnologia unito a uno stile che spinge sul lato dinamico, sempre rappresentando la summa del lusso in fatto di automobili. Questa ¨¨ la nuova Mercedes Classe S. L'esemplare argenteo esposto a Padova ¨¨ praticamente l'unico finora mostrato in pubblico in Occidente, Germania a parte. Due versioni di passo per lunghezze totali di 519 e 530 cm, motori ibridi mild a benzina che abbattono il 20% dei consumi rispetto alla generazione precedente, diesel ad alta efficienza e fra pochi mesi anche il modello ibrido plug-in con 100 km di autonomia in modalit¨¤ elettrica. La raffinatezza tecnologia ¨¨ sempre eccelsa. Un elemento per tutti: il suo asse posteriore sterzante ¨¨ l'unico in grado di ruotare in fase con un angolo di 10 gradi; questo permette alla berlinona di sterzare come la ben pi¨´ corta Classe A. Altra chicca, l'airbag frontale per i passeggeri posteriori. E non dimentichiamo nemmeno l'aerodinamica spinta, il Cx di 0.22 parla da solo.
LE ANTENATE DELLA MERCEDES CLASSE S ESPOSTE A PADOVA
ĄŞ ?La nuova Classe S mostrata a Padova ¨¨ accompagnata da quattro regine di altre epoche, in uno stand realizzato dal Registro Italia Mercedes-Benz. Un club ufficiale della casa di Stoccarda che conta circa 1.500 soci e ha gi¨¤ catalogato oltre 1.800 esemplari, auto che vanno dagli anni Venti (del XX secolo) alle youngtimer. Su tutte la Mercedes 300 serie W 189, un modello prodotto dal 1951 al 1962, l'auto presidenziale per definizione, destinata ai capi di Stato, al Papa e agli industriali pi¨´ importanti. Soprannominata dagli appassionati Adenauer, perch¨Ś fu l'auto ufficiale di Konrad Adenauer, il celebre cancelliere della Germania Ovest che ricostru¨Ź la nazione dopo la guerra, in carica dal 1949 al 1963. Egli apprezz¨° cos¨Ź tanto quest'auto che continu¨° ad usarla, acquistandone pi¨´ d'una, anche per molti anni dopo l'incarico governativo. L'esemplare di Padova ¨¨ del 1960.
Altra antenata diretta della S di oggi esposta al Salone auto e moto d'epoca ¨¨ una 220 SE "Codine" del 1963. Design con la coda a pinne che ricorda da vicino le grandi auto di lusso americane in voga in quell'epoca. Ma anche profonde innovazioni tecnologiche nel campo della sicurezza, ideate dall'ingegner B¨Śla Bar¨Śnyi: su tutte la cellula di protezione dei passeggeri, cio¨¨ una parte frontale che in caso d'incidente si deformava in modo da non impattare sull'abitacolo; poi il piantone dello sterzo collassabile e le serrature di sicurezza che impedivano l'apertura delle porte nell'urto.
DALLA NASCITA DELLĄŻAMG A BRUNO SACCO
ĄŞ ?Due modelli disegnati da grandi stilisti della casa tedesca. La Mercedes 300 Sel (W 109) col potentissimo motore V8 6.3 da 250 cavalli venne firmata da Paul Bracq, l'autore della celebre Pagoda. La meccanica di alto livello, abbinata all'iniziativa di due giovani appassionati, fece diventare la berlina di rappresentanza anche una protagonista delle corse. Infatti Hans Werner Aufrecht ed Erhard Melcher la portarono in pista e vinsero la 24 ore di Spa del 1971, arrivando anche secondi assoluti. Da questo exploit nacque l'epopea dell'Amg. La 300 Sel venne prodotta dal 1965 al 1972 (soprannominata affettuosamente dagli appassionati "Scrofa rossa"), l'esemplare di Padova ¨¨ del 1968.
Infine la Mercedes 500 Sel (W 126), prodotta dal 1979 al 1991. Un modello che ha introdotto l'era dell'elettronica spinta. Disegnata dal geniale stilista italiano Bruno Sacco, il quale ha rivoluzionato l'estetica della Stella. Vide il debutto dell'airbag e disponeva anche dei primi paraurti deformabili in plastica. In un'epoca in cui si cominciava a guardare al contenimento dei consumi anche a questo livello, la 500 fu l'espressione di profondi studi in galleria del vento e anche dal punto di vista della riduzione del peso, in cui l'uso di lega leggera per il motore ricopr¨Ź un ruolo molto importante. L'esemplare in Fiera ¨¨ del 1991.
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