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Pininfarina compie 90 anni: un compleanno di prestigio
Il 22 maggio 1930 a Torino nasceva la Societ¨¤ anonima carrozzeria Pinin Farina. Una piccola realt¨¤ artigianale con il seme della bellezza e del genio, destinata ad entrare nel nuovo millennio come brand globale. Un novantesimo anniversario che prevedeva eventi internazionali, per ora posticipati, e che vista la situazione attuale si festeggia con un viaggio digitale attraverso un calendario speciale di iniziative che toccher¨¤ tutti i profili social del brand.
VETTURE DI LUSSO E DI GRAN LUSSO
¡ª ?Novant¡¯anni di storia e di bellezza si raccontano attraverso i modelli della carrozzeria torinese, nata in anni in cui l¡¯auto si rivolgeva a una piccola ¨¦lite: si costruivano vetture per singoli clienti o in piccola serie e Pinin, assieme all¡¯amico Vincenzo Lancia, aveva capito che quella era la strada da seguire. ¡°Vetture di lusso e di gran lusso¡±- uno dei primi slogan pubblicitari della Carrozzeria Pinin Farina. ¡° A settembre avevo venduto una Dilambda spider cabriolet alla regina di Romania e cominciavo a disporre di un piccolo Gotha fra i miei clienti¡±- scrisse Pinin. Il suo nome in poco tempo diventer¨¤ una garanzia di esclusivit¨¤ fra regnanti, diplomatici, maraja, sceicchi e attori.
DA PININ A PININFARINA
¡ª ?¡°Pinin¡±, ¡°Giuseppino¡± in dialetto piemontese, lo chiamavano cos¨¬ in famiglia Battista Farina per la somiglianza con il padre Giuseppe, e il soprannome diventa nel 1961 per decreto del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi parte integrante del suo cognome trasformato in Pininfarina. Elencare tutti i capolavori che portano sulla fiancata il celebre stemma con la F ¨¨ impossibile: dalla Lancia Aprilia Berlinetta Aerodinamica del 1937, alla Alfa Romeo Giulietta Spider del 1955, all¡¯Alfa Romeo 1600 Duetto, alla Dino Berlinetta Speciale, alle oltre 100 Ferrari disegnate nella lunghissima collaborazione iniziata con la stretta di mano tra Enzo Ferrari e Pinin nel 1951 in un ristorante di Tortona: la 250 GT del 1959, la 250 Le Mans del 1965, la Daytona del 1968, la F40 del 1987, prima hypercar del Cavallino.
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L¡¯ANTISALONE PARIGINO
¡ª ?Dopo la seconda guerra mondiale l¡¯Italia, sconfitta, ¨¨ esclusa dal Salone di Parigi, ma Pinin e suo figlio Sergio partono da Torino alla volta della Francia con un¡¯Alfa Romeo 6C 2500 S e una Lancia Aprilia Cabriolet, parcheggiandole di fronte al Grand Palais di Parigi: la stampa francese scriver¨¤: ¡°Ce diable de Farina a ouvert son antisalon personnel¡±, ¡°questo diavolo di Farina si ¨¨ aperto il suo salone personale¡±.
PININFARINA A HOLLYWOOD
¡ª ?Negli anni Cinquanta cresce il suo successo internazionale: lo stile di Pinin Farina conquista l¡¯america e sbarca ad Hollywood. In ¡°Sabrina¡±, con Audrey Hepburn e Humphrey Bogart, compare la Nash Healey Spider, e nel 1954 a Bruxelles debutta la ¡°fuoriserie prodotta in serie¡± Lancia Aurelia B24 S, protagonista de ¡°Il sorpasso¡± di Dino Risi, con Vittorio Gassman. L¡¯azienda ¨¨ pronta al passaggio alla dimensione industriale: nel 1955 inizia la produzione dell¡¯Alfa Romeo Giulietta Spider, un piccolo capolavoro - la ¡°bella signorina¡± nella definizione di Pinin - che ottiene subito un successo mondiale.
ELEGANZA ED AERODINAMICA
¡ª ?Con Pininfarina l¡¯eleganza delle forme si sposa con l¡¯aerodinamica, che con il carrozziere torinese cessa di essere un elemento simbolico e diventa un reale criterio di efficienza. L¡¯auto diventa arte. Nell¡¯autunno del 1951 otto automobili portano per la prima volta all¡¯interno delle gallerie del MoMa di New York il design a quattro ruote: la pi¨´ elegante ¨¨ una vettura italiana, la Cisitalia prestata dal magnate John Wheelock Freeman, che il curatore del Museum of Modern Art Arthur Drexler definisce una ¡°rolling sculpture¡±, scultura il movimento. Da allora, questa icona di Pininfarina nel mondo rimane esposta come simbolo del genio e della raffinatezza dello stile italiano. Le sue forme erano il punto di arrivo di tutte le ricerche precedenti degli Stabilimenti Farina di Torino, con un frontale semplice ed essenziale.
PININFARINA OGGI
¡ª ?Da Pinin, al figlio Sergio, ai nipoti Andrea - venuto a mancare nel 2008 in un incidente stradale - Lorenza e Paolo, attuale presidente: in novant¡¯anni di storia l¡¯azienda vive i cambiamenti e le evoluzioni industriali e culturali del nostro Paese diventando oggi una presenza globale. ¡°Un gruppo con 700 dipendenti, sedi in Italia, Germania, Cina e Stati Uniti, quotata in Borsa dal 1986 e inserita nel paniere Italian Listed Brands in cui Borsa italiana raccoglie i 22 migliori marchi italiani di societ¨¤ quotate - spiega l¡¯AD di Pininfarina, Silvio Pietro Angori. ¡°La nostra storia - continua Angori - attraverso tre generazioni ha visto la piccola carrozzeria artigiana trasformarsi in brand iconico, sinonimo di bellezza ed eleganza, ed emblema del Made in Italy nel mondo¡±.
Pininfarina compie 90 anni: il Gruppo Mahindra
¡ª ?Eccellenza italiana riconosciuta dall¡¯indiano Gruppo Mahindra, che dal dicembre del 2015 ¨¨ l¡¯azionista di maggioranza con oltre il 76% di Pininfarina. ¡°Nella sua identit¨¤ - dice il presidente Paolo Pininfarina - la Pininfarina del 2020 ¨¨ la stessa degli anni Trenta: la centralit¨¤ del design, il senso estetico, l¡¯ossessione per la qualit¨¤, la forza di una tradizione che sposa industria, tecnologia e ricerca stilistica¡±. Oggi Pininfarina lavora a progetti che abbracciano il design industriale e l¡¯architettura, con opere internazionali come la torre di controllo del nuovo aeroporto di Istanbul, la torcia olimpica di Torino 2006, treni, yacht, edifici residenziali in Europa e in America Latina, e una nuova collaborazione con il developer spagnolo Excem Real Estate per un nuovo complesso residenziale a Estepona, nella Costa del Sol spagnola. E i ¡°tempi moderni¡± non potevano non traghettare il design verso nuovi mondi di Automotive Engineering (Pininfarina ha siglato con Bosch e Benteler, anch¡¯essa azienda tedesca, una collaborazione strategica per fornire alle case automobilistiche nuove piattaforme modulari per veicoli elettrici) e di user experience, con il nuovo dimostratore di esperienza a bordo ¡°responsive¡± e multisensoriale chiamato AutonoMIA: una esplorazione immersiva su come la tecnologia, dall¡¯intelligenza artificiale al 5G, dal display alle tecnologie tattili, dai sensori alle interfacce naturali, pu¨° essere sfruttata per reinventare l¡¯esperienza di guida.
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