Dalla attuale berlina alle tre declinazioni della progenitrice tra mancinapepe e formaggi pregiati
Ha oltre duecento anni di storia e ha prodotto di tutto: accessori da cucina, macinini, frullatori, poi biciclette, motori marini, veicoli elettrici, commerciali (pure una Papamobile), da corsa, e poi tante auto straordinarie. ? la Peugeot, che inizi¨° l¡¯attivit¨¤ industriale nel 1812 producendo attrezzature per la falegnameria. Ci interessa quest¡¯avventura straordinaria, e per toccare con mano la storica ¡ª e vastissima ¡ª produzione della Casa francese siamo andati a Sochaux, in Francia, dove si trova il Mus¨¦e de l¡¯Aventure Peugeot, una scoperta continua. ? impossibile infatti elencare tutto ci¨° che questa industria francese ha prodotto in due secoli: nel 1840 partirono i progetti dei macinacaff¨¨ e nel 1874 quelli dei macinapepe (oggetti tutt¡¯oggi prodotti nello stabilimento di Quingey); nel 1882 inizi¨° la produzione di biciclette (destinate a diventare famose), e poi di moto, di veicoli a motore e a pedali a due, a tre ruote. Nel 1890 arrivarono le prime automobili a motore termico, 2 Cv di potenza e una velocit¨¤ massima di 20 km/h. Un bel salto da allora, se guardiamo alla tecnologia e alle prestazioni delle ultime Peugeot, e in particolare di quelle attuali. Siamo qui infatti per scoprire la nuova 508, berlina e station wagon, e oggi si volta pagina: architettura bassa e raccolta, design grintoso, interni premium dalla nuova concezione i-Cockpit e prestazioni. Faremo la sua conoscenza in un modo molto particolare. La Peugeot, infatti, ci ha messo a disposizione tre 504: la Coup¨¦, la Sedan e la Cabrio. Inizieremo il nostro giro esplorando alla guida di queste vetture speciali i dintorni di Sochaux, il nodo centrale dell¡¯insieme di stabilimenti Peugeot, e poi passeremo alla 508 compiendo un salto tecnologico di 50 anni. Come sar¨¤ questo confronto? Le vecchie vetture ci deluderanno?
504: auto di lusso
¡ª ?Il nostro tour inizia nell¡¯officina adiacente al museo; qui restaurano le vecchie Peugeot, sia dell¡¯Azienda, sia di privati, con particolare attenzione alla meccanica. L¡¯obiettivo ¨¨ rimetterle su strada perfettamente funzionanti, riproducendo, nel caso, anche i componenti ormai introvabili. Ci attendono tre 504, una Sedan, una Coup¨¦ e una Cabriolet. La Sedan 504 GL ¨¨ del 1974, e sotto l¡¯aspetto dimesso (rispetto alle altre), nasconde un¡¯ottima dotazione tecnica: sospensioni indipendenti, quattro freni a disco, motore 4 cilindri di 1800 cmc, 93 Cv, che le permette di raggiungere i 162 km/h. Dal 1968 al 2005 ne sono state prodotte 3.713.356; un buon successo. La Coup¨¦ 504 colpisce subito perch¨¦ si riconosce che ¨¨ un¡¯auto di alta gamma. Anzitutto ¨¨ griffata Pininfarina, e senza nulla togliere ai designer francesi la differenza si vede. Poi c¡¯¨¨ il logo cromato V6 sul bagagliaio, che significa motore a sei cilindri a V, 2.664 cmc, 144 Cv (che la fanno volare a 189 km/h); ¨¨ del 1983, a iniezione. ? stata lanciata assieme alla Cabriolet 504, anch¡¯essa firmata Pininfarina. La ¡°nostra¡± cabrio ¨¨ del 1977 e ha un V6 a carburatori, 135 Cv e raggiunge i 186 km/h. Oggi c¡¯¨¨ il sole, e ovviamente ¨¨ lei la nostra preferita; anch¡¯essa ¨¨ rimasta a listino dal 1968 al 2005 ma ¨¨ pi¨´ rara, ne hanno prodotte poco pi¨´ di 8.000. Ora la avviamo, ed ¨¨ una bella emozione. Anche perch¨¦ gli uomini Peugeot si sono raccomandati: rispettate queste vecchie signore. Oltre all¡¯emozione c¡¯¨¨ anche la responsabilit¨¤.
Coup¨¦ 504
¡ª ?La cabrio sar¨¤ frizzante, ma qui c¡¯¨¨ la classe. Comodi sedili di velluto, interni raffinati e un cruscotto ricco e sportivo che far¨¤ la felicit¨¤ dei nostalgici. I comandi sono disposti in modo un po¡¯ creativo: la chiave dell¡¯avviamento ¨¨ a sinistra e si gira al contrario; gli indicatori di direzione sono a destra; il resto per fortuna ¨¨ tutto regolare. L¡¯avvio ¨¨ energico, la Coup¨¦ ha una bella voce e poi risponde grintosa all¡¯acceleratore. Non te lo aspetti, invece dovresti, visto che ¨¨ un V6 di grossa cilindrata (all¡¯epoca, poi, lo era decisamente). La guida ¨¨ gustosa, la Coup¨¦ ¨¨ agile e precisa. Ci si deve abituare al grosso volante dall¡¯impugnatura sottile e ai freni: oggi basta sfiorare il pedale, qui occorre farsi sentire (ma sono efficaci). Non ce la sentiamo di tirare un po¡¯ per vedere come sale di giri, non che si tema di rompere qualcosa, ma per rispetto. E poi siamo su strade di provincia trafficate, meglio essere prudenti.
Marcel Petite e il fortino dei formaggi
¡ª ?Per il cambio auto (poi ci tocca la Sedan) ¨¨ stato scelto un caseificio. Curioso, ma non troppo. ? vero che non c¡¯entra con le auto, ma c¡¯entra con la tradizione: la storia di questo caseificio inizi¨° dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando Marcel Petite acquist¨° un forte situato in altitudine identificandolo come ambiente ideale per l¡¯invecchiamento del Comt¨¦, il Gruy¨¨re francese, uno dei grandi formaggi del Paese. L¡¯affinamento dura fino a due anni, e avviene in locali ad atmosfera controllata; delle macchine girano i formaggi appoggiandoli dall¡¯altro lato: tecnologia e tradizione. Il Comt¨¦ Fort St Antoine 24 mesi ¨¨ un formaggio a pasta dura, una forma avr¨¤ un diametro di 60 centimetri (a occhio) e per produrla occorrono cinquecento litri di latte. Alla fine della visita ce lo fanno assaggiare, e capisci la differenza tra un prodotto di grande serie e uno di ¨¦lite. Regola che vale anche per le auto.
Sedan 504 GL
¡ª ?Tra la Coup¨¦ e la Cabriolet la Sedan fa la parte della zia, e nessuno ¨¨ impaziente di salirci. Invece¡ Poi scopri che ha un caratterino interessante. Dalla linea, senza leggere i dati tecnici, diresti che si tratta di una macchina per le trasferte al supermercato, scopri invece che ha una bella personalit¨¤: ¡°Quanti cavalli ha?¡±, chiedo al compagno di questa prova: ¡°93¡±. Ah, per¨°, e infatti risponde bella grintosa all¡¯acceleratore, ha una buona ripresa, e poi manovrare il ¡°vecchio¡± cambio manuale a quattro marce ¨¨ gustoso. Insomma, qui senti la meccanica, la tocchi con mano. E lo fai seduto su una poltrona (mica un sedile) gommosa e soffice, che ti culla mentre passeggi per la campagna francese. Anche qui devi abituarti al volantone.
I macinini: fin dal 1874
¡ª ?Quante attivit¨¤ industriali conoscete che siano in grado di sopravvivere (quasi) centocinquant¡¯anni? Questa volta il cambio auto avviene nello stabilimento Peugeot di Quingey. Anche qui c¡¯entrano poco le auto: si producono, in particolare, i noti macinapepe Peugeot. Noti probabilmente non a tutti, ma chi lavora nei grandi ristoranti li conosce bene, sono il top della qualit¨¤. Ed ¨¨ un piacere scoprire che tutto ¨¨ locale: il legno arriva dalla zona; la ricerca, il design, la lavorazione, avvengono in questo stabilimento, il successo ¨¨ la prova del fatto che la qualit¨¤ paga. Si taglia il legno a cubetti, che poi viene lavorato da torni automatici. Poi si procede con la verniciatura e infine con l¡¯assemblaggio delle parti meccaniche, anch¡¯esse realizzate nello stabilimento. Il catalogo ¨¨ ricchissimo e c¡¯¨¨ di tutto, guardate qui: peugeot-saveurs.com. ? stata una bella visita, queste realt¨¤ ci confortano, e poi si va di bene in meglio: nel parcheggio ci attende un¡¯auto fantastica!
Cabriolet 504 V6
¡ª ?Finalmente saliamo sulla Cabrio. Ha (quasi) il motore della Coup¨¦, quindi una bella grinta. Che per¨° non sfruttiamo, guidando con la massima prudenza. Solo su un breve tratto autostradale sciogliamo un po¡¯ le briglie, cos¨¬ per vedere, e lei non si tira certo indietro (poi rallentiamo perch¨¦ ci volavano via le cose dal sedile posteriore). Il precedente proprietario ha messo su un piccolo volante di legno, che ¨¨ rimasto al suo posto: oltre a incontrare i nostri gusti sembra rendere lo sterzo pi¨´ preciso, solo (ovviamente) un po¡¯ pi¨´ duro. In realt¨¤ la meccanica non cambia, ma la risposta ¨¨ molto pi¨´ gradevole perch¨¦ cos¨¬ la Cabriolet ¨¨ pi¨´ pronta, e sembra un¡¯auto attuale. Ma non ¨¨ la sola. Alla fine di questa bellissima esperienza abbiamo capito il segreto delle 504: sono delle gran macchine, e guidate oggi non sfigurano, sono invitanti e veloci, hanno carattere. Ora ci aspettano le 508, le top di gamma Peugeot, che ci faranno compiere un salto nel futuro, un mondo fatto di prestazioni, comfort, e soprattutto sicurezza.
Le nuove 508
¡ª ?L¡¯evoluzione che hanno fatto le auto in soli cinquant¡¯anni ¨¨ incredibile. Diresti che si tratta di due veicoli diversi, inutile paragonarli. E infatti non c¡¯¨¨ paragone, e per capirlo non c¡¯¨¨ nemmeno bisogno di avviare il motore: per scoprire che siamo su un altro pianeta basta mettersi alla guida. Il volantone ¨¨ sostituito da un volante piccolo e schiacciato ¡ª che poi sulle Peugeot ¨¨ particolarmente piccolo e schiacciato ¡ª il cruscotto ¨¨ a colori, limpido, compatto, ricco di informazioni, e come se non bastasse c¡¯¨¨ anche un ampio display, anch¡¯esso a colori, che si comanda con sette tasti che ricordano quelli di un pianoforte; per diventare padroni di tutte le funzioni che oggi ci offre l¡¯elettronica occorre un po¡¯ di tempo, ma per fortuna molte sono intuitive e automatiche. Il motore si avvia con un suono ovattato, e tutte le sensazioni sono filtrate dal comfort di questa vettura top di gamma. Ci lasciamo viziare dal cambio automatico e partiamo, ma per ora ci fermiamo qui, le 508 meritano una puntata a parte, ci sono tante cose da dire¡
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