Non ci sono pi¨´ i "muri" di una volta ma i banchi improvvisi restano un pericolo. Ecco i consigli su come preparare l¡¯auto e come affrontare la strada con la nebbia
C¡¯¨¨ la sensazione - corretta - che siano finiti i tempi della nebbia, intesa come fenomeno atmosferico di lunga durata e che interessi vaste aree. L¡¯esempio tipico ¨¨ quella del ¡®nebbiun¡¯ della Val Padana: musa ispiratrice per registi cinematografici e cantautori, spesso si ¨¨ trasformato in un incubo per gli automobilisti con tamponamenti mortali in autostrada. Oggi ¨¨ pi¨´ facile - soprattutto da dicembre a febbraio - imbattersi in limitati banchi di nebbia che si formano in condizioni atmosferiche ben precise: alta pressione, scarsa ventilazione ed elevati tassi di umidit¨¤ relativa al suolo e pertanto la loro genesi pu¨° essere accuratamente prevista dai meteorologi, con tanto di localizzazione spazio-temporale e stime degli indici di rischio. Particolarmente esposte soprattutto all'alba e dopo il tramonto, oltre alla pianura Padana, sono le valli del centro e i crinali dei rilievi del sud. Non ¨¨ la nebbia di un tempo, sia chiaro, ma resta un grande pericolo, perch¨¦ ci si finisce dentro all¡¯improvviso, magari a velocit¨¤ sostenuta. In attesa della guida autonoma, che permetter¨¤ di vedere anche nel buio e quindi nella nebbia (come sugli aerei), si pu¨° alzare il livello di sicurezza preparando adeguatamente la vettura e tenendo una guida pi¨´ attenta. In ogni caso ricordarsi sempre che l¡¯auto deve essere equipaggiata con il triangolo di segnalazione e almeno un giubbetto catarifrangente, da indossare se si scende. Gli incidenti spesso coinvolgono le persone che armeggiano intorno a un¡¯auto ferma: farsi notare dagli altri protegge la vita e nella nebbia ¨¨ ancora pi¨´ importante essere ben visibili.
OCCHIO ALLE LUCI
¡ª ?I fanali della vettura sono, al momento, l¡¯unico strumento a disposizione per cercare un minimo di campo visivo libero. Ecco perch¨¦ bisogna controllare che le lampade, dai fari anteriori e posteriori agli indicatori di direzione, funzionino. Se una luce ¨¨ guasta, si sostituisce la coppia: per esempio. se l¡¯anabbagliante anteriore destro risulta fulminato, meglio cambiare anche il sinistro. Questo per avere una luminosit¨¤ uguale sui due lati e anticipare il successivo (immancabile guasto della luce superstite. Per le lampade tradizionali, c¡¯¨¨ la possibilit¨¤ di scegliere varianti a maggiore potenza, dalla luce pi¨´ bianca o che simula quella allo Xeno. Nel caso, consultate uno specialista per verificare che la lampada sia omologata e l¡¯assorbimento sia adeguato all¡¯impianto base (per prevenire surriscaldamenti o cali di tensione). N¨¦ va dimenticato che se si desiderano con i fari ¡®veri¡¯ allo Xeno o i Led bisogna rivolgersi per forza a un elettrauto, in quanto sono richieste procedure speciali per la sostituzione.
VETRI SENZA PROBLEMI
¡ª ?Per guidar bene sempre (e ancora di pi¨´ in caso di nebbia), il climatizzatore deve essere a punto. Perch¨¦ abbatte l¡¯umidit¨¤ nell¡¯abitacolo, impedisce l¡¯appannamento dei vetri e aumenta la sicurezza. Indispensabile, dunque, far controllare il livello del fluido refrigerante e se necessario farlo rabboccare. Il filtro antipolline non deve avere pi¨´ di un anno di vita. E almeno una volta al mese, occorre pulire l¡¯interno del parabrezza e degli altri vetri da quella patina che si forma e nelle condizioni di scarsa visibilit¨¤ crea fastidiosi effetti ottici. Esternamente, non si possono avere tergicristalli in scarsa efficienza: se sono usurati lasciano strisce sul parabrezza che, soprattutto di notte, potrebbero impedire la visibilit¨¤. Per verificare lo stato di usura basta passare un polpastrello sulla ¡®lama¡¯ di gomma:se risulta ruvida o scalettata ¨¨ il momento di sostituire il pezzo. Anche il sistema lavavetro deve essere perfettamente funzionante: gli ugelli degli spruzzatori devono essere liberi di ¡®sparare¡¯ il liquido al centro del parabrezza e non come capita. Attenzione infine alle temperature esterne: usare solo acqua non va bene, perch¨¦ congela a zero gradi. Bisogna utilizzare un detergente che oltre a sgrassare, abbassi la temperatura di congelamento. D¡¯inverno ¨¨ ideale una concentrazione che arrivi almeno a -20¡ã.
AL VOLANTE
¡ª ?Passiamo alla guida vera e propria. Mettersi in scia, come pensano alcuni, non ¨¨ una genialata e volendo diventa un pericolo. Se si vuole seguire un¡¯altra auto, bisogna sceglierne una che proceda alla corretta velocit¨¤ e tenendosi a distanza: per capirsi, basta vedere i fari posteriori. Poi, i fari antinebbia anteriori vanno usati da soli, non insieme agli anabbaglianti come troppi ancora pensano. La nebbia ¨¨ composta da milioni di goccioline sospese nell¡¯aria, se gli si manda la luce contro, viene riflessa come contro piccoli specchi e si viene abbagliati dalla propria luce. I fari abbaglianti vanno utilizzati solo in presenza di nebbia debole. Quanto ai retronebbia, si impiegano solo in caso di frenata violenta, o quando dallo specchio retrovisore non si scorgono auto in avvicinamento. Non appena raggiunti, vanno spenti perch¨¦ il loro fascio luminoso ha un fastidioso potere abbagliante e soprattutto il Codice della strada ne limita l¡¯uso ai contesti di visibilit¨¤ inferiore ai 50 metri.I sorpassi: meglio evitarli anche se la strada sembra libera. ? sempre meglio tenere una velocit¨¤ bassa e costante, diciamo sui 50 km/h. Infine il buon senso: soprattutto nelle ore notturne, se ci si rende conto che la situazione non ¨¨ sostenibile, il fisico non ¨¨ al top o eventualmente ci sono problemi alle luci meglio accostare appena possibile e attendere che la nebbia si alzi un po¡¯ prima di rimettersi in viaggio.
? RIPRODUZIONE RISERVATA