Il ruolo fondamentale di Henry Ford nella storia delle Big Three e di tanti singoli marchi automobilistici dĄŻoltreoceano
Quando si studia lĄŻorigine della case americane, non si pu¨° che partire da Ford: basta ricordare che al fondatore del brand nel 1903, Henry Ford, ¨¨ stata ricondotta la forma di produzione basata principalmente sull'utilizzo della tecnologia della catena di montaggio, al fine di incrementare la produttivit¨¤, ossia il fordismo. Termine coniato negli Anni 30 ma che ha influenzato lĄŻeconomia e la societ¨¤ per tutto il secolo scorso. Sin dalla nascita, il logo ha sempre posto in primo piano il nome della societ¨¤: lĄŻovale odierno venne applicato sulle vetture in modo sistematico a partire dalla met¨¤ degli Anni 70: nel 1976 assunse i colori blu e argento e permise di assegnare unĄŻunica identit¨¤ a tutto quanto era compreso nel mondo Ford. Alla casa di Dearborn appartiene anche il marchio Lincoln, acquistato nel 1922, cinque anni dopo la fondazione da parte di Henry M. Leland, altro mito dellĄŻautomotive di inizio secolo, uscito da Cadillac dopo lĄŻacquisizione di General Motors. Il nome voleva onorare la memoria del presidente statunitense Abramo Lincoln.
VIVE LA FRANCE
ĄŞ ?A proposito di Cadillac, fondata a Detroit nel 1902, ha un nome decisamente nobile: lo deve ad Antoine Laumet de La Mothe, signore di Cadillac ossia l'esploratore e militare francese che nel 1701 fond¨° Ville d'Etroit, la futura citt¨¤ dellĄŻauto. Ancora pi¨´ sorprendente ¨¨ che la casa sia praticamente figlia della gravissima crisi della Henry Ford Company - seconda compagnia dellĄŻimprenditore - che convinse Ford a liberarsene e fondare rapidamente la sua Ford Motor Company, destinata alla gloria. Per salvarsi, gli altri due soci William H. Murphy e Lemuel W. Bowen chiamarono il gi¨¤ citato Leland che invent¨° il marchio Cadillac per rilanciare lĄŻazienda in crisi, partendo da un modello modernissimo per lĄŻepoca quale la Model A. Va anche detto che pochi anni dopo, il brand venne acquisito da General Motors. Lo scudo impresso sul frontale delle Cadillac? Richiama lo stemma araldico della famiglia Laumet.
IL PILOTA SVIZZERO
ĄŞ ?Le origini di General Motors vanno cercate nella Buick, casa fondata nel 1903 dallĄŻimprenditore inglese David Dunbar Buick. La vendita nel 1906 a William Crapo Durant, uno dei geni dellĄŻeconomia americana di inizio secolo con interessi in ogni settore, ¨¨ la scintilla che due anni dopo dar¨¤ vita alla General Motors. Il cui logo GM, va detto, ¨¨ tra i meno originali sul mercato. A Durant si deve anche lĄŻacquisizione della Chevrolet, fondata da lui nel 1911 insieme a Louis Chevrolet, pilota svizzero. Niente di strano: era stato estromesso dal consiglio di amministrazione della sua azienda, a causa dei debiti accumulati. La vendetta si materializz¨° sei anni dopo, tornando a controllare General Motors e portandosi in dote Chevrolet. SullĄŻoriginale logo a cravattino del brand, non si ¨¨ mai chiarita lĄŻorigine: secondo una versione, il pilota svizzero era stato ispirato dal modello di carta da parati vista in una stanza d'albergo di Parigi, ma la moglie di Durant sostenne che il marito aveva copiato il segno in una pubblicit¨¤ di una societ¨¤ di carbone. General Motors ha posseduto sino al 2010 un altro brand: Pontiac. Nome stupendo, sicuramente delle auto uscite dallo stabilimento dellĄŻomonima citt¨¤. Pontiac era il capo indiano che nel 1763 quasi riusc¨Ź nell'intento di distruggere la nascente Detroit.
IL PENTAGONO CHRYSLER
ĄŞ ?Veniamo allĄŻultima delle big three, ora nellĄŻorbita Fca. La Chrysler fu fondata il 6 giugno 1925 da Walter Chrysler (ex grande manager di Buick) che lĄŻanno prima aveva lanciato sul mercato un modello con il proprio nome, la Chrysler B-70. Per la cronaca, uno dei principali meriti della casa fu quello di aver introdotto, per la prima volta, una galleria del vento nel processo di progettazione. Se il primo logo dorato venne scelto dal fondatore, il pi¨´ famoso resta quello pentagonale con allĄŻinterno una stella a cinque punte che debutt¨° nel 1955 e rest¨° sino al 1998 con lĄŻacquisizione di Daimler. Solo nel periodo dopo lĄŻuscita della casa tedesca e prima dellĄŻentrata di Fca, si rivide il pentagono che ¨¨ sparito, mentre hanno preso pi¨´ importanza i singoli brand. A partire da Jeep che deve la sua fortuna al secondo conflitto mondiale e alla necessit¨¤ di un nuovo veicolo adatto ai campi di battaglia. Il bando nel 1940 venne vinto dalla Willys con la MB, ma data la necessit¨¤ dell'esercito statunitense di avere un grande quantitativo di mezzi, fu richiamata la Ford - sconfitta nel bando - che ne costru¨Ź una versione identica su licenza. Il nome - sempre visibile nel logo dalle origini a oggi - deriva dall'acronimo storpiato di General Purpose Vehicle (veicolo per uso generale), pronunciato appunto Jeep. Tra notevoli beghe legali e politiche, Willys-Overland deposit¨° la domanda di registrazione del marchio solo nel febbraio 1943 e incominci¨° a usare regolarmente il nome con la versione civile della MB, ossia la CJ, acronimo di Civilian Jeep.
LA FORZA DELLĄŻARIETE
ĄŞ ?Storia di provincia invece quella di Dodge, nata per la passione di due fratelli di Niles (Michigan) che fin da piccoli si occupavano di meccanica presso l'officina paterna. Nel 1901, John Francis e Horace Elgin trasferirono la loro ditta - la Dodge Brothers Bicycle & Machine Factory - a Detroit. Parte della loro produzione di cuscinetti a sfere e di altre parti veniva richiesta dalle prime industrie automobilistiche. LĄŻanno seguente - dopo aver contribuito alla progettazione delle prime Oldsmobile - vennero avvicinati da Henry Ford (sempre lui!) che stava cercando finanziatori per la sua nuova casa. Risposero positivamente, acquistando il 10 per cento delle azioni e fornendo anche un contributo tecnico. Ma nel 1914, stante il rifiuto da parte di Ford di acquistare la loro ditta, decisero di avviare una propria industria ossia la Dodge Brothers Motor Vehicle Company. Nel corso della sua complicata storia, la casa ha avuto loghi molto diversi tra loro: quello iniziale, con la stella a sei punte, aveva anche uno scopo provocatorio ossia rendere di cattivo umore lĄŻex-socio Ford, noto antisemita. Dal 2010, Dodge ¨¨ identificato da una scritta con due barrette inclinate a lato mentre la testa di ariete - che negli Anni 30 era lĄŻornamento per il tappo del radiatore ed ¨¨ riapparsa negli Anni 90 - ha segnato la nuova era Fca: da una parte le vere e proprie Dodge come la Viper e dallĄŻaltro i due pick-up Dodge ¨C il Ą°compattoĄą Dakota e il Ą°classicoĄą Ram - legate da un marchio indipendente. Curiosit¨¤: i guidatori statunitensi trovano una sorprendente somiglianza tra la stilizzazione della testa dellĄŻanimale e lĄŻutero. MahĄ
? RIPRODUZIONE RISERVATA