Il responsabile europeo del gruppo, Jean Philippe Imparato, disegna il futuro degli stabilimenti nel nostro Paese e dei modelli che realizzeranno: scopriamoli insieme
Pu¨° esserci un errore opposto eppure identico al precedente? Questa la domanda che nasce attorno al nuovo Piano Italia, il programma presentato dal responsabile europeo Stellantis, Jean Philippe Imparato, e destinato a rispondere alle richieste del governo su un impegno concreto del gruppo nel nostro Paese. Le sale anni ĄŻ30 di Palazzo Piacentini a Roma, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, hanno ospitato il Tavolo Automotive voluto dal ministro Adolfo Urso e dunque anche il tanto atteso disgelo dei rapporti con Stellantis dopo le feroci polemiche innescate da e con lĄŻex Ceo Carlos Tavares. Con Jean Philippe Imparato sono arrivati modi oggettivamente pi¨´ concilianti e una proposta anche concreta, il Piano Italia appunto, cio¨¨ un programma articolato che destina la produzione di nuovi modelli del gruppo alle fabbriche nel nostro Paese come mai accaduto negli anni della gestione Tavares. Un segnale opposto rispetto al passato dunque, ma che pu¨° ricadere nellĄŻerrore identico di non inquadrare la forte richiesta di vetture con motorizzazione tradizionale o ibrida di grande diffusione, dando spazio gi¨¤ nel breve termine a quella massiccia produzione di auto elettriche che non pu¨° incontrare una domanda sufficiente sul mercato europeo. Vediamo allora cosa prevede il nuovo Piano Italia e che incognite nasconde.
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Cambiare le cifre
ĄŞ ?"Stellantis porter¨¤ avanti il piano industriale in Italia con risorse proprie, senza qualsiasi forma di incentivo pubblico alla produzione". Questa la linea scelta da Jean Philippe Imparato per introdurre il Piano Italia, che punta a mantenere "in attivit¨¤ tutti i siti nel Paese, con circa 2 miliardi di euro di investimenti per il 2025 negli stabilimenti in Italia e 6 miliardi di euro nello stesso periodo in acquisti da fornitori operanti in Italia". Il primo appunto nasce per¨° dalla mancanza di un obiettivo minimo di produzione fissato per il nostro Paese. Secondo le previsioni Fim Cisl, Stellantis rischia di chiudere il 2024 con una produzione complessiva in Italia pari a 500 mila veicoli, di cui circa 300 mila autovetture. Nel dettaglio, secondo i dati forniti dallĄŻassociazione Anfia, che riunisce le imprese della filiera automobilistica, la produzione di autoveicoli in Italia registra una variazione tendenziale negativa del 40,4% ad ottobre 2024 e diminuisce del 27,2% nei primi dieci mesi del 2024. LĄŻobiettivo di un milione di veicoli prodotti in Italia da Stellantis entro il 2030, come annunciato nel gennaio 2024 da Carlos Tavares, ¨¨ ancora allĄŻordine del giorno?
Le nuove auto
ĄŞ ?Andando oltre le dichiarazioni di rito, la vera consistenza del Piano Italia andr¨¤ valutata sulla base di dati che gi¨¤ conosciamo e, sulla base di questi, sulle ipotizzabili modifiche alla strategia di Stellantis, che dovrebbe a questo punto includere una variante a motorizzazione ibrida per la maggior parte dei modelli precedentemente previsti solo come elettrici. Del resto, lĄŻelemento discriminante per il successo del Piano Italia ¨¨ quello di?controbilanciare il mancato decollo del mercato dellĄŻauto a batteria. Secondo i dati forniti da Acea, lĄŻassociazione che riunisce i costruttori automobilistici europei, nei primi dieci mesi del 2024 la percentuale delle vetture elettriche sul totale di quelle vendute nel continente ¨¨ pari al 14,8%, in Italia addirittura al 4%.?
Significativamente, dal Piano Italia sparisce ogni pianificazione del prossimi modelli a marchio Maserati. Cassino, Pomigliano dĄŻArco, Melfi e Mirafiori hanno un programma di sviluppo che descriviamo nel dettaglio.
Cassino?
- ?Produzione attuale: Alfa Romeo Stelvio. Alfa Romeo Giulia, Maserati Grecale;
- Produzione futura: Alfa Romeo Stelvio dal 2025, Alfa Romeo Giulia dal 2026. Per entrambi i modelli ¨¨ stata prevista finora una motorizzazione elettrica, ma senza nessuna ufficializzazione di quella ibrida, "ancora in valutazione" , cos¨Ź come vale per i due ulteriori modelli di alta gamma assegnati allo stabilimento negli anni successivi, uno dei quali potrebbe avere il marchio Alfa Romeo;
- ?Produzione attuale: Fiat Pandina, Alfa Romeo Tonale, Dodge Hornet;
- Produzione futura: Resta confermata fino al 2030 la produzione di Fiat Pandina, evoluzione della attuale Panda. Dal 2028 ¨¨ prevista la produzione di 2 nuovi modelli compatti su piattaforma Stla Small, ma nessuno sul quella Stla Smart che fa da base ai modelli di citycar destinati al pubblico realmente pi¨´ grande, come Citro?n C3, Opel Frontera o Grande Panda, questĄŻultima assegnata invece allo stabilimento di Kragujevac, in Serbia;
- Produzione attuale: Jeep Compass, Jeep Renegade e Fiat 500X;
- Produzione futura: Il progetto pi¨´ importante riguarda la nuova generazione dello sport utility medio Jeep Compass, che debutter¨¤ nella sua variante elettrica nel 2025 e in quella ibrida lĄŻanno successivo. Sempre per il 2026 ¨¨ fissato lĄŻappuntamento con lancia Gamma, fin da subito con doppia variante di motorizzazione, cos¨Ź come il Suv DS7, mentre lĄŻammiraglia DS8 avr¨¤ solo una alimentazione a batteria;
- ?Produzione attuale: Fiat 500e, Maserati GT, Maserati Grancabrio;
- Produzione futura: Entro fine 2025 ¨¨ stata annunciato lĄŻavvio della linea della nuova 500 ibrida, affiancata dallĄŻaggiornamento della attuale 500e elettrica con una nuova batteria. Il nuovo modello ¨¨ atteso per il 2030. Lo stabilimento resta anche uno dei centri di produzione del cambio elettrificato eDCT, utilizzato dalle varianti ibride dei modelli compatti del gruppo;
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