Il ministro Urso archivia le tensioni causate dall¡¯ex Ceo Tavares mentre l¡¯azienda affida la trattativa al responsabile in Europa, Jean Philippe Imparato: ¡°Per noi ¨¨ venuto il momento di fare squadra¡±
Un nuovo inizio, dopo le dimissioni di Carlos Tavares il 1¡ã dicembre scorso. Pu¨° sembrare ingeneroso aver valutato la presenza del manager portoghese al vertice di Stellantis come ostacolo principale ai rapporti tra l¡¯azienda e il governo italiano, ma ¨¨ un fatto che l¡¯apertura del nuovo?Tavolo Automotive convocato presso la sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, a palazzo Piacentini di Roma, segni una svolta. Capiremo presto se solo nel clima. "Ora possiamo rimettere sulla giusta strada l'auto italiana ed europea, possiamo farlo da oggi in Italia, dobbiamo farlo insieme in Europa. ? il momento delle decisioni, ¨¨ il momento della responsabilit¨¤" ha dichiarato il ministro Adolfo Urso aprendo i lavori di un incontro che fatalmente ha come interlocutore unico Stellantis, rappresentata dal suo responsabile europeo Jean Philippe Imparato: "Il treno della storia non si ferma due volte. Il tempo ¨¨ venuto per noi, Stellantis, di fare squadra con l'Italia per affrontare le sfide esistenziali che affrontiamo e sottovalutate da alcuni in Europa. Lo far¨° direttamente, concretamente. Odio le promesse non mantenute e non voglio essere smentito dai fatti. Quindi ci metto la faccia". Oltre la dialettica del nuovo corso, il gruppo automobilistico ¨¨ chiamato ora ad offrire, oltre ad una collaborazione formale ben diversa dai toni tesissimi dell¡¯epoca Tavares, soprattutto risposte. Il tema ¨¨ la pianificazione di un utilizzo pi¨´ ampio possibile degli stabilimenti in Italia, dunque la previsione di nuovi modelli di reale grande diffusione che interessino gli impianti di Cassino e Melfi, di Mirafiori e di Pomigliano d¡¯Arco, oltre al ruolo della fabbrica di Atessa sul fronte dei veicoli commerciali. Aiuta ricordare che per sostenere la cassa integrazione dei suoi dipendenti, dal 2021 al maggio 2024 Stellantis ha speso oltre 980 milioni di euro, di cui pi¨´ di 700 per¨° a carico dello Stato italiano.
Bersaglio a monte
¡ª ?"Il settore auto ¨¨ in una fase di profondi cambiamenti e il governo, in un contesto di bilancio difficile, ha compiuto uno sforzo significativo, mettendo a disposizione del comparto e della filiera oltre un miliardo di euro nel 2025 per supportare le imprese nella transizione in corso con gli strumenti di politica industriale". Questo l¡¯annuncio del ministro Adolfo Urso, che dunque non sembra affatto aprire la strada ad un nuovo programma di ecoincentivi all¡¯acquisto di vetture nuove, quanto piuttosto ad una inedita direzione dell¡¯investimento pubblico, orientato cio¨¨ a monte del problema, verso le fabbriche. "La transizione va governata senza traumi, per questo abbiamo chiesto a Stellantis di assumersi la piena responsabilit¨¤ sociale e di lavorare con noi, con tutti gli attori, perch¨¦ questo caratterizzi il modello italiano" ha sottolineato ancora il ministro Urso.
LEGGI ANCHE
Programmi e auto vere
¡ª ?La risposta di Stellantis, conciliante come da molto non accadeva di ascoltare, arriva dalle parole e dai programmi di Jean Philippe Imparato: "Tutti gli stabilimenti italiani rimarranno attivi e gi¨¤ dal 2026 la capacit¨¤ produttiva crescer¨¤ grazie ai nuovi modelli". Sotto i riflettori vanno per primi i grandi numeri: "Il Piano Italia prevede che ogni stabilimento abbia un programma di modelli che arriva al 2032. Sono confermati gli investimenti che Stellantis effettuer¨¤ in Italia. Per il 2025 sono previsti circa 2 miliardi di euro per gli stabilimenti e 6 miliardi di euro nello stesso periodo in acquisti da fornitori operanti in Italia". Inevitabile la precisazione che?Jean Philippe Imparato si sente in dovere di fare: "Stellantis porter¨¤ avanti il piano industriale in Italia con risorse proprie, senza qualsiasi forma di incentivo pubblico alla produzione". Entrando nel dettaglio, il manager francese disegna un programma produttivo destinato a regolare la sopravvivenza dei singoli impianti. Pomigliano d¡¯Arco ospiter¨¤ da 2028 la linea di produzione dedicata alle vetture con piattaforma Stla-Small, tra cui due nuovi modelli compatti, mentre la linea di montaggio della attuale Panda?rimarr¨¤ operativa fino al 2030, con l¡¯orizzonte dell¡¯assegnazione di un nuovo modello. Lo stabilimento di Melfi ¨¨ dedicato alla piattaforma Stla-Medium, con l¡¯avvio della produzione dal 2025 la nuova Jeep Compass, sia elettrica sia ibrida, della nuova Lancia Gamma, e di due modelli a marchio DS. Infine per Mirafiori ¨¨ confermato il ruolo di sede della regione Enlarged Europe, centro globale della divisione veicoli commerciali, al momento unico sito al mondo per i test di sviluppo delle batterie elettriche e hub produttivo della nuova generazione della 500 ibrida e della futura 500 elettrica.?
? RIPRODUZIONE RISERVATA