Il modello della casa del Tridente stup¨Ź per eleganza al debutto nel 1971 al Salone di Ginevra. Prodotta fino al 1978, fu la prima vettura stradale a motore posteriore centrale del marchio. Un elemento avveniristico che resiste tuttora sulla nuova MC20
Mentre a SantĄŻAgata bolognese Lamborghini festeggia la sua Countach, a pochi chilometri Maserati soffia lo stesso numero di candeline per la sua Bora, la prima vettura stradale a motore posteriore centrale della casa del Tridente. Strategia proposta anche dallĄŻultima arrivata, la MC20 da 630 Cv di potenza che conserva la tradizione nella nuova era. Nel 2005 era la MC12 - costruita per partecipare ai campionati GT della Fia -, a tenere alto lĄŻonore del V12 nella stessa posizione. Insomma, vedendola attentamente al giorno dĄŻoggi la Bora ¨¨ pi¨´ attuale che mai, nonostante una produzione terminata ormai da 43 anni.
esordio di classe
ĄŞ ?Sono passati 50 anni da quando - nel marzo 1971 - la primissima Bora fece la sua elegante comparsa al Salone di Ginevra, prima che la produzione terminasse nel 1978 dopo 564 esemplari prodotti, oltre alla spettacolare Boomerang: un prototipo coup¨Ś realizzato da Giorgetto Giugiaro con soluzioni avveniristiche nella meccanica e nella carrozzeria. La Bora montava un collaudato V8 bialbero da 4,7 litri che erogava 310 Cv a 6 mila giri e a cui si affianc¨° nel 1973 anche il motore da 4,9 litri. Tra le peculiarit¨¤ della vettura cĄŻerano i fari retrattili a scomparsa per non creare ostacoli aerodinamici, il cambio differenziale a sbalzo sullĄŻasse posteriore, le sospensioni indipendenti su tutte le ruote (per la prima volta in una Maserati), i freni a disco, la frizione monodisco a secco, il cambio a cinque marce e gli ammortizzatori telescopici.
UnĄŻauto che guardava al futuro
ĄŞ ?Bora era anche una vettura che univa il comfort alla performance, perch¨Ś alla velocit¨¤ massima di oltre 280 km/h su strada dava un piacere e una sicurezza di guida tra le migliori dellĄŻepoca, concedendo silenziosit¨¤ allĄŻabitacolo. Nata secondo le logiche di Giulio Alfieri per la parte meccanica e da Giorgetto Giugiaro per aerodinamica e design, questĄŻultimo elabor¨° una coup¨Ś a due posti, strutturata secondo linee semplici ed eleganti che conferivano alla Maserati un aspetto equilibrato. Ma la Bora aveva anche elementi che guardavano al futuro, tanto che ancora oggi (abbiamo detto) ¨¨ una vettura di assoluta modernit¨¤: il muso basso e sottile era quasi affilato come a perforare lĄŻaria, la calandra caratterizzata da due prese dĄŻaria rettangolari con il Tridente al centro.
Valutazione
ĄŞ ?La fiancata, perfettamente liscia, era divisa centralmente da un sottile filetto profilato di gomma nero, mentre il posteriore terminava a coda tronca. Nacque cos¨Ź una vettura di tendenza, dalla linee filanti e rastremate, dallĄŻindole rock tipica degli Anni 70 che ancora oggi riscuote successo tra gli appassionati. Un gioiellino che a seconda del suo stato di conservazione viene venduto tra i 150 e i 200 mila euro.
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