l'intervista
Andrea Carlucci, Toyota: "Imporre solo l'elettrico? Controproducente. Diversit¨¤ ¨¨ la soluzione"
"L'auto nelle sue varie forme resta un grande motore di sviluppo". Esordisce cos¨¬ Andrea Carlucci, vicepresidente di Toyota Europe, interrogato sul futuro della mobilit¨¤ e sulla visione di lungo periodo del costruttore giapponese. La casa di Tokyo, infatti, continua a mantenere un approccio alla transizione ecologica aperto a pi¨´ soluzioni tecnologiche, sottraendosi alle logiche del "solo elettrico" investendo su alimentazioni alternative (come l'idrogeno) e diverse soluzioni di mobilit¨¤.?
la diversit¨¤ nell'auto
¡ª ?"L'auto resta un manifesto di libert¨¤" prosegue Carlucci, "perch¨¦ significa creativit¨¤, ricerca e sviluppo, invenzione e libert¨¤ di movimento individuale. Il suo impatto interessa quindi non solo l'economia, ma anche la societ¨¤ e le sue forme di libert¨¤ individuali. Deve quindi cambiare ed adattarsi ai tempi, ma proprio per questo l'approccio su scala globale non potr¨¤ essere esclusivamente quello dell'elettrico. Esistono infatti diversi tipi di mobilit¨¤, a cominciare da quella urbana, che proseguir¨¤ sulle quattro ruote, ma in forme diverse da quelle che conosciamo oggi, forse recuperando concetti del passato resi inapplicabili dalle nuove normative. Queste danno infatti vita a prodotti omologati, validi per andare ovunque, mentre un approccio basato sulla diversity significher¨¤ la nascita di prodotti adeguati all'ambiente in cui si muoveranno, che sia mobilit¨¤? urbana, extra urbana o di lunga percorrenza".
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il rapporto con le istituzioni
¡ª ??Cruciali anche i rapporti con le istituzioni nel corso della transizione ecologica, perch¨¦ normative e sanzioni influenzano pesantemente l'andamento dell'industria. "Credo che anche sull'elettrificazione dei propulsori la parola d'ordine sar¨¤ diversity" dichiara Carlucci, "secondo me l'industria ¨¨ giusto che anticipi il legislatore, e chiaramente il legislatore dovrebbe accompagnarla, pi¨´ che contrastarla con idee prestabilite. Sono un convinto assertore del fatto che in citt¨¤ la mobilit¨¤ vada elettrificata, ma serviranno macchine pi¨´ piccole ed economiche, perch¨¦ l'accessibilit¨¤ va garantita, altrimenti perdiamo veramente il contatto con i clienti".?
si rischia "l'effetto cuba"
¡ª ??Soluzioni di mobilit¨¤ diverse, secondo Andrea Carlucci, sarebbero quindi da applicare a contesti diversi. "Portare l'elettrico in citt¨¤ ¨¨ molto pi¨´ utile rispetto alle lunghe percorrenze. Il legislatore deve riconoscere che esistono altre tecnologie, come idrogeno, biocarburanti ed e-fuel, per questo la parola d'ordine deve essere diversity per l'industria e la politica. Questo darebbe nuova competitivit¨¤ all'industria europea, che ha la pi¨´ grande e pi¨´ forte tradizione in materia di sviluppo, e non ¨¨ solo Oem, ma anche un'intera filiera, dall'energia alla componentistica. Se l'Europa sar¨¤ in grado di fare questo, potr¨¤ avvenire?anche il rilancio dell'industria, con le conseguenze sociali del caso. Se invece si adotter¨¤ un approccio monodirezionale al posto della diversity,?perderemo la partita e faremo il gioco di chi ha interesse in materia.?L'effetto che tu produci ¨¨ quasi pi¨´ nefasto, perch¨¦ avrai l'effetto Cuba, quindi macchine desuete, con meno sicurezza, pi¨´ CO2, perch¨¦ i parchi circolanti invecchiano. La necessit¨¤ di mobilit¨¤ individuale, dopotutto, resta e rimarr¨¤ sempre. Quindi questo dico: non restiamo fermi, muoviamoci, ma muoviamoci in maniera intelligente".?
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