La Cina accelera, in Europa il circolo produttivo si ¨¨ gi¨¤ attivato ma con specifiche misure di prevenzione. Preparativi avanzati anche in Italia
L'industria automotive far¨¤ da apripista alla cosiddetta "Fase 2" della pandemia da coronavirus? Forse s¨¬, visto che i giganti dell'auto hanno le spalle abbastanza larghe da implementare quelle ormai famose misure di sicurezza e distanziamento necessarie a far rientrare al lavoro gli operai. Ma non sar¨¤, neanche per l'automotive, una riapertura "tutto e subito": alcuni grandi nomi dell'auto e delle sue componenti hanno gi¨¤ riaperto alcuni stabilimenti, ma con forti limitazioni alle quali, probabilmente, anche chi produce altro dovrebbe ispirarsi.
audi
¡ª ?Durante tutta la "Fase 1" dell'epidemia, quella del lockdown totale, Audi ha mantenuto attivo tramite piattaforme di e-learning tutto il suo programma di formazione per gli apprendisti: circa 2.400 giovani, che precedentemente frequentavano gli impianti produttivi di Ingolstadt e Neckarsulm in Germania, hanno continuato i programmi formativi da casa. Ora il brand tedesco ha rimesso al lavoro circa 100 operai nell'impianto di Gy?r, in Ungheria, la fabbrica di motori pi¨´ grande al mondo (con una linea di assemblaggio anche per le automobili) che in condizioni normali, occupa oltre 12.000 lavoratori. Al momento a Gy?r si lavora su una sola linea, con un solo turno, ma una seconda linea partir¨¤ entro il 19 aprile, mentre l'assemblaggio di veicoli ripartir¨¤ entro la fine della prossima. Neckarsulm riaprir¨¤ invece il 20 aprile, come anche l'impianto di Bruxelles dove si produce il Suv elettrico e-tron 55 quattro. La fabbrica di Ingolstadt riaprir¨¤ il 27 aprile e quella messicana di San Jos¨¦ Chiapa dove si producono le Q5 e le SQ5 per il mercato americano non potr¨¤ riaprire prima di fine mese in ottemperanza al decreto del governo locale sul lockdown.
Mercedes, Suzuki e Hankook
¡ª ?Oltre a Gy?r, sempre in Ungheria stanno per ripartire o lo hanno gi¨¤ fatto altre fabbriche del settore automotive. Daimler Mercedes-Benz vorrebbe riaprire Kecskem¨¦t, dove produce anche la Classe A, la Classe B, la Cla e la Cla Shooting Brake, entro il 22 aprile. Suzuki prevede la riapertura di Esztergom, dove produce la Swift, la SX4 S-Cross e la Vitara il 27 aprile. Il gruppo PSA, invece, ha affermato all'agenzia di stampa ungherese Mti di essere pronta a riaprire almeno in parte la fabbrica di motori di Szentgotthard, ma sta aspettando l'ok del Governo. Il produttore di pneumatici Hankook ha gi¨¤ riavviato la produzione nella sua fabbrica a sud di Budapest e lo stesso ha fatto il produttore giapponese di componentistica Denso a Sz¨¦kesfeh¨¦rv¨¢r.
Daimler Mercedes-Benz, a partire dal 20 aprile, riaprir¨¤ gradualmente le fabbriche di motori e trasmissioni e quelle di autovetture. Le prime a partire saranno quelle di motori, seguite dagli impianti di Sindelfingen e Brema e, solo successivamente, gli impianti di produzione di veicoli commerciali. Anche le fabbriche di camion e autobus riapriranno gradualmente a partire dal 20 aprile. Tutte queste fabbriche, in un primo momento, apriranno per un solo turno e saranno implementati nuovi standard di igiene e raccomandazioni di comportamento per i lavoratori concordati con i sindacati.
LEGGI ANCHE
renault
¡ª ?Riapertura parziale anche per lo stabilimento Renault di Cacia, in Portogallo, che ha 43 linee di produzione di motori e cambi usati da tutta l'Alliance. Il gruppo francese prevede anche di riaprire parzialmente, la settimana prossima, la fabbrica Dacia di Mioveni in Romania dove 12.000 lavoratori producono la Sandero, la Logan e la Duster.
LEGGI ANCHE
hyundai e Bridgestone
¡ª ?Il produttore coreano Hyundai ha riacceso l'impianto di No?ovice, nella Repubblica Ceca, dove si produce la i30 e anche la versione europea della Kona elettrica (la cui produzione era appena iniziata a marzo, poco prima del lockdown) con 64 kWh di batteria. Solo due dei tre turni lavorativi sono stati ripresi in questo impianto e i lavoratori sono divisi da paratie per limitare il rischio di contagio. Gi¨¤ aperti molti degli impianti europei di Bridgestone: Burgos, Bilbao e Puente San Miguel in Spagna e Ulyanovsk in Russia sono al lavoro dal 14 aprile. Quello italiano di Bari e quello di Lanklaar in Belgio riapriranno invece in seguito. Non hanno mai chiuso, ma solo ridotto la produzione, le fabbriche Bridgestone di Poznan e Stargard in Polonia e Tatabanya in Ungheria. Nessuna notizia ufficiale, almeno per il momento, in merito all'apertura degli impianti produttivi in India, Sud Africa e Francia.
fca e Magneti Marelli
¡ª ?Prevista ufficialmente per il 4 maggio, al netto di ulteriori Dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la riapertura degli stabilimenti FCA in Italia. Secondo il segretario interregionale di Fiom-Cgil di Abruzzo e Molise, Alfredo Fegatelli, la riapertura potrebbe anche avvenire prima del 4 maggio ma sar¨¤ fondamentale un progetto specifico per la sicurezza dei lavoratori, che spetta alle Regioni Abruzzo e Molise mettere in campo. Una parziale riapertura a Melfi ¨¨ avvenuta il 14 aprile, per una piccola quota di dipendenti (un centinaio su circa settemila). Discorso simile per la Sevel di Val di Sangro, dove si producono i veicoli commerciali leggeri di Fiat, Citro?n e Peugeot dove su circa 12.000 lavoratori ben il 60% va in fabbrica con i mezzi pubblici. In casi del genere, quindi, prima di riaprire le fabbriche ¨¨ necessario potenziare il trasporto pubblico locale affinch¨¦ gli operai possano recarsi al lavoro senza rischiare il contagio.
Intanto il 15 aprile la Magneti Marelli ha firmato un accordo con i sindacati per assicurare le protezioni a tutti i dipenenti, in modo da permettere la progressiva ripresa delle attivit¨¤ in tutte le sedi italiane. Il presidente di Marelli Europe, Ermanno Ferrari, ha dichiarato: ¡°Abilitare al massimo livello di sicurezza possibile il rientro sul posto di lavoro di tutti i nostri dipendenti era il nostro obiettivo primario e, grazie alla proficua collaborazione con le organizzazioni sindacali a livello locale e nazionale, siamo stati in grado di definire assieme le migliori soluzioni possibili per la tutela dei lavoratori e per ripartire prontamente, non appena il Governo dar¨¤ il via libera alla ripresa delle attivit¨¤ in Italia. La salute e il benessere dei dipendenti, costituiscono un valore assoluto per l¡¯azienda e sono la condizione necessaria e imprescindibile per abilitare qualsiasi ripresa operativa e garantire la continuit¨¤ del business a servizio e supporto dei nostri clienti?.
? RIPRODUZIONE RISERVATA