Le immatricolazioni si fermeranno pi¨´ o meno a quota 1,3 milioni. Elettriche e ibride plug-in al palo. Intanto nasce l'Osservatorio Auto e Mobilit¨¤ per capire meglio il cambiamento del settore
Nel 2022 il mercato italiano delle auto nuove caler¨¤ del 10,8% sul 2021 per un totale di 1,3 milioni di immatricolazioni. Percentuale negativa che diventa del 32,2% sul 2019, l'ultimo anno prima della pandemia da Covid-19 e della mancanza di semiconduttori, cablaggi e materie prime. Tutti problemi, quelli dei rifornimenti, che affliggeranno la filiera automotive globale almeno per l'intero 2023. Le previsioni sono dell'Unrae, l'unione delle case estere in Italia che, nonostante questa mole di elementi non certo lusinghieri, vede per il 2023 una crescita delle immatricolazioni nel nostro Paese del 7,7% per un totale di 1,4 milioni di pezzi.
elettriche e phev, cosa succede
¡ª ?Un aspetto significativo del calo di mercato, sottolineato dal direttore generale di Unrae Andrea Cardinali, riguarda l'andamento delle auto elettriche e delle ibride plug-in, ovvero le categorie con emissioni tra 0 e 20 g/km di CO2 e 21 e 60 g/km che beneficiano dei maggiori incentivi che, a livello di immatricolato, rappresentano rispettivamente il 3,7 e il 5,1% nel periodo compreso tra gennaio e novembre. Per fare un confronto in Germania le elettriche hanno pesato per il 15,7% e le ibride plug-in per il 12,5%, nel Regno Unito le Bev sono il 15,1% e le Phev il 6,3%. Al momento della scrittura di questo articolo i fondi Ecobonus disponibili sul sito del Mise per le elettriche sono ancora oltre 129 milioni di euro (220 milioni la dote iniziale) mentre per le ibride ricaricabili sono oltre 148,5 milioni (il via da 225 milioni). In Italia la spesa media per un'auto endotermica ¨¨ di 25 mila euro. Seppure siano arrivate nei listini alcune elettriche sotto i 30 mila euro, spesso il prezzo di acquisto va ben oltre quella cifra. Stesso discorso per le plug-in: nonostante si stiano diffondendo tra le auto di segmento B (le utilitarie) le ibride con la spina sono pi¨´ presenti nei segmenti C e D (compatte e medie), ovvero modelli piuttosto costosi e ingombranti.? Rimangono poi i nodi dei tetti di spesa imposti dalla norma sugli incentivi, 35 mila euro le elettriche e 45 mila euro per le Phev (entrambi al netto di Iva), e la questione solo in parte risolta dell'accesso delle societ¨¤ agli incentivi. Senza contare che le auto devono essere consegnate entro 270 giorni dall'ordine, pena il decadimento del beneficio: si tratta di una condizione difficilmente realizzabile nel 2022.
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frena il calo delle emissioni?
¡ª ?Un altro indicatore interessante dell'andamento del mercato ¨¨ rappresentato dalle emissioni medie di anidride carbonica del nuovo immatricolato. Nel 2019 le emissioni erano di 143,1 g/km di CO2, nel 2020 si ¨¨ scesi a 133,2 e nel 2021 a 120,4. Nel 2022 il calo ¨¨ stato minimo con la media certificata dal ciclo Wltp che si ¨¨ fermata a 118,8 nei primi 11 mesi dell'anno.?
l'osservatorio social
¡ª ?Tutto questo mentre una parte degli utenti dei social, quando parla di auto, discute di alcune chiavi in particolare: CO2 nel 41% dei casi, batterie nel 13% dei casi, sicurezza nel 12%, ibrido nel 10%. Sono alcuni risultati dell'osservatorio Auto e Mobilit¨¤ creato da Unrae con le universit¨¤ Guglielmo Marconi e Luiss e presieduto dai professori Fabio Orecchini e Luca Pirolo. ? stato studiato Twitter come social perch¨¦ pi¨´ utilizzato dalle case auto per le comunicazioni istituzionali. Sono stati monitorati 74 profili ufficiali dei produttori e le reazioni, le richieste, i dibattiti, le risposte con gli utenti del social con l'intento di capire meglio il cambiamento del settore automotive. ? emerso, per esempio che le case auto nel 26,51% dei loro tweet parlano di CO2 mentre la percentuale si alza al 48,06 nei retweet. Chi posta un tweet poi spesso parla di sicurezza, l'11,73% dei casi, e di batteria, 10,83%. "La Roadmap 2023 - ha detto Orecchini - evidenzia chiaramente le grandi potenzialit¨¤ dell'Osservatorio nel poter fornire elementi di analisi indipendente fondamentali per la corretta costruzione di strategie industriali e di mercato e per l'articolazione di efficaci azioni politiche e amministrative nel macro-settore dell'auto e della mobilit¨¤".
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