LA CRISI
Semiconduttori, gli Usa preparano 50 miliardi per la crisi dei chip
La Intel ¨¨ in trattative per produrre semiconduttori (o chip) per l'industria automobilistica. Lo ha dichiarato l'amministratore delegato dell'azienda Pat Gelsinger alla Reuters. Una boccata d'aria fresca. Tuttavia se questa condizione si avverasse, questo non significa che la crisi dei chip si risolverebbe nel giro di pochi giorni. Per avviare la produzione serviranno sei-nove mesi. La carenza di semiconduttori sta provocando danni in molti settori produttivi, tra cui quello automotive, in tutto il mondo. Le stime sono fosche. Secondo AlixPartners i ricavi globali del settore automobilistico scenderanno probabilmente di oltre 60 miliardi di dollari. Durante il solo primo trimestre, i produttori di tutto il mondo perderanno circa 1,4 milioni di veicoli in produzione. I costruttori sperano di recuperare una parte di questo aumentando la produzione pi¨´ avanti nell'anno, e AlixPartners ritiene che l'industria taglier¨¤ le perdite a circa 811.000 veicoli per tutto il 2020.
La strategia USa
¡ª ?Anche l'industria automobilistica statunitense ¨¨ colpita. General Motors ha deciso la chiusura di due settimane nel suo stabilimento di Spring Hill, Tennessee. La chiusura di un altro impianto a Lansing, Michigan, sar¨¤ prolungata fino al 26 aprile. Pure gli stabilimenti Ford di Chicago, Flat Rock, Michigan e Kansas City sono chiusi questa settimana, con un impatto sulla produzione di alcuni dei prodotti pi¨´ redditizi della casa automobilistica, tra cui il pick-up F-150. Per questo motivo il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha voluto incontrare in teleconferenza gli amministratori delegati di 19 aziende tra cui General Motors, Alphabet e Intel per discutere di questa crisi. Il presidente ha promesso che l'amministrazione intende investire "in modo aggressivo" in comparti come la produzione di semiconduttori e di batterie. Questa dichiarazione quanti soldi vale? L'incontro non aveva lo scopo di lanciare annunci ma secondo quanto rivelato da alcune fonti ai media americani, l'obiettivo sarebbe quello di destinare 50 dei 200 miliardi previsti dal nuovo pacchetto di aiuti alle imprese che dovrebbe essere varato entro la fine del mese. I chip, ha spiegato Biden, sono essenzialmente infrastrutture e "noi dobbiamo costruire l'infrastruttura di oggi e non riparare quella di ieri" aggiungendo che "il piano che propongo protegger¨¤ la nostra catena di approvvigionamento e rivitalizzer¨¤ la produzione americana".
Boom di richieste in Cina
¡ª ?La Cina, che non ha una grande produzione di semiconduttori, ma ¨¨ il primo Paese acquirente al mondo, sta facendo incetta di circuiti integrati. Secondo i dati dell'Amministrazione Generale delle Dogane, la Cina ha importato 58,9 miliardi di unit¨¤ di semiconduttori a marzo scorso, per un valore complessivo di 35,9 miliardi di dollari, record assoluto mai registrato da Pechino. In totale, nei primi tre mesi del 2021, scrive il South China Morning Post, le importazioni cinesi di circuiti integrati hanno raggiunto quota 155,6 miliardi di unit¨¤ per un valore complessivo di 93,6 miliardi di dollari, il 33,6% in pi¨´ rispetto al primo trimestre 2020, segnato dalle chiusure dovute all'epidemia di Covid-19, quando le importazioni si sono fermate a 116,1 miliardi di unit¨¤ per un valore complessivo di 72,1 miliardi di dollari.
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le origini della crisi
¡ª ?Ad oggi il 70% della produzione mondiale di semiconduttori ¨¨ in mano alla taiwanese Tsmc e alla sudcoreana Samsung. Gli Usa hanno perso quell'egemonia che avevano nel settore decenni fa. La crisi dei chip ¨¨ anche un combinato disposto degli effetti della pandemia del Covid-19 e della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il numero di persone che dallo scorso anno ha cominciato a lavorare a casa ha fatto aumentare la domanda di elettronica di consumo: tablet, computer, smartphone, televisori e altri dispositivi ancora. Il tutto si innesta, come detto, nelle tensioni tra Occidente e Oriente che, per esempio, lo scorso dicembre hanno portato al bando americano alla cinese Smic, produttore di semiconduttori. A questo si aggiunga che proprio in Asia si costruisce la gran parte di chip economici ma essenziali per il funzionamento di uno smartphone come di un'automobile. Un esempio ¨¨ il display driver che costa un dollaro. Questo elemento ha lo scopo di trasmettere le informazioni essenziali per illuminare uno schermo, che sia di un telefono oppure di un cruscotto. Senza questo componente la produzione si ferma.
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