Dai primi passi negli Anni 80, il sistema oggi concilia manovrabilit¨¤ ad andature lente alla stabilit¨¤ quando il passo aumenta sia sulle berline che sulle supersportive
Fu la terza generazione della Honda Prelude del 1989 ad introdurre per prima le quattro ruote sterzanti su un'auto. Quest'ultimi sono sistemi noti come Four Wheel Steering (4WS), Rear Wheel Steering (RWS) o All Wheel Steering (AWS). Questi sistemi erano utilizzati dai costruttori giapponesi che furono proposti (oltre alla Honda Prelude) anche da Nissan sulla Skyline e da Mazda sulla 626 e sulla concept MX-02 del 1983 con le ruote posteriori sterzanti. E nel 1981 dest¨° meraviglia il concept MX- 81 Aria progettata dagli stilisti dell'italiana Bertone e che sfoggiava un sofisticato head-up display sul parabrezza, motore a triplo rotore da 315 Cv ed ancora le 4 ruote sterzanti, la trazione integrale mentre al posto del volante c'era una cloche da aereo. Nel 1987 poi Mazda present¨° al Motor Show di Tokyo la MX-04, modello che poteva essere trasformato da coup¨¦ a roadster con fiancate aperte stile buggy da spiaggia. Due anni dopo fu la volta della MX-5. Per la cronaca la pi¨´ estrema delle MX fu la Mxr-01 basata sulla Jaguar Xjr-14.?
gli obiettivi del sistema
¡ª ?Negli anni successivi anche Renault ha scommesso su questi sistemi ed ancora furono introdotti sulle grandi Sport Utility, sulle berline di lusso, sulle auto sportive: sistemi che riducevano il raggio di sterzata assicurando accettabile manovrabilit¨¤ bilanciando nel contempo la mole e l'alto baricentro. Soffermandoci sui modelli sportivi, fra cui Ferrari, Lamborghini e Porsche, le ruote posteriori sterzanti consentivano un migliore inserimento ed una pi¨´ stabile percorrenza delle curve veloci a tutto vantaggio dell'handling. I principali vantaggi di questi sistemi erano direttamente proporzionali all'aumento di manovrabilit¨¤ a bassa velocit¨¤ e all'incremento di stabilit¨¤? ?ad alta velocit¨¤. Obiettivi contrastanti che venivano per¨° sposati grazie alla sterzatura differenziata. Sistemi dai costi elevati leggermente diminuiti con l'apporto di elettromeccanica.?
lo scatto di alfa
¡ª ?Nel 1991 suscit¨° molta curiosit¨¤ al salone di Ginevra il prototipo dell'Alfa Romeo battezzato Proteo (dio della mitologia greca con facolt¨¤ di mutare forma a piacere): un coup¨¦- spider compatto e filante lungo 4,155 metri, dal padiglione scomponibile in due parti. La 164, servita come base per realizzare il prototipo, disponeva di un motore tre litri V6 24 valvole con 4 alberi a camme e due variatori di fase da 256 cv a 7200 giri. La trazione integrale permanente a controllo elettronico, denominata Viscomatic, disponeva di un differenziale epicicloidale abbinato ad un giunto viscoso in grado di frenare il ripartitore centrale determinando una diversa suddivisione della coppia fra gli assali. Il differenziale posteriore Torsen consentiva di scaricare a terra nel migliore dei modi la potenza del motore. Lo schema per le quattro ruote sterzanti fu sviluppato in collaborazione con la giapponese Nsk, utilizzando il circuito idraulico del servosterzo e un dispositivo elettromeccanico gestito elettronicamente. Un sistema di leveraggi permetteva di scoprire il prototipo riponendo nell'apposito vano ricavato dietro i sedili, il lunotto ed il tettuccio di cristallo. Il comfort assicurato dal padiglione era dovuto alla vetratura Ppg ed a speciali film fotocromatici. Sterzo a cremagliera, servocomando e sistema a 4 ruote sterzanti ad azionamento elettroidraulico a controllo elettronico con un diametro di sterzata di 8,9 metri. Lo schema per le quattro ruote sterzanti per il prototipo Alfa Romeo Proteo porta la firma come gi¨¤ evidenziato della Nippon Seiko, societ¨¤ fondata da Takehiko Yamaguchi e Takahashi Korekiyo, nel 1916, quotata in Borsa, indice Nikkei 225, con sede a Tokyo, forza lavoro di 31.680 dipendenti e 60 stabilimenti nel mondo. Multinazionale che costruisce sistemi sterzanti, cuscinetti industriali (tre milioni la produzione giornaliera) e componenti per il settore automobilistico. Negli Anni 60 l'apertura delle prime filiali nel Michigan (Usa) e a Dusseldorf in Germania. Dieci anni dopo stabilimenti in Brasile, Nord America, Regno Unito e Asia. Negli Anni 90 l'acquisizione di Upi Group. Nel 2010 apre il centro Testi e Collaudi dei sistemi sterzanti in Germania.?
Da citroen a hyundai
¡ª ?Va anche ricordato che pi¨´ di una trentina di anni fa sulla Citroen CX c'erano le ruote posteriori quasi sterzanti, in virt¨´ di un sistema meccanico nelle sospensioni ma anche sulla ZX break nel 1995. E poi Hyundai Mobis con il sistema e-Corner utilizzato anche da Ioniq 5; Nissan Mid-4 l'auto che nel 1985 anticip¨° la Serie Z e presentata al salone di Francoforte col sistema Hicas, due anni dopo fu la volta della Mid4-II con linee che evocavano addirittura la Ferrari Testarossa.?
modelli attuali
¡ª ?Ferrari, dopo la 812, la Gtc4 e la 812 Competizione utilizza il sistema 4WS sulla Purosangue. Lamborghini, dopo l'Aventador S, ha introdotto le 4 ruote sterzanti anche sulla Huracan Evo per favorire l'agilit¨¤ e la stabilit¨¤ della vettura ed ancora sul Suv Urus. Bmw si avvale della soluzione delle ruote posteriori sterzanti su X5, X6, X7, sulla plug-in XM e sull'elettrica iX. Mercedes sulla famiglia Eqs le ruote posteriori sterzano fino ad una angolazione di 4,5 gradi e poi ci sono Classe S, Glc e sul coup¨¦ 4 Amg GT. Renault dopo Espace, Talisman e Laguna coup¨¦ ha adottato questa soluzione anche sull'Austral, unico modello di segmento C, a beneficio della maneggevolezza. Bentley ha le ruote posteriori sterzanti sul Suv Bentayga, sulla Flying Spur e sulla Continental GT. Volkswagen ha adottato il sistema sull'ultima generazione della Touareg. Cupra l'ha introdotto su Formentor e- Hybrid. Audi sfoggia l'elettrica e-tron GT ed ancora A6, A7, A8, Q7 e Q8 mentre potrebbe arrivare la prossima generazione della Q5 con questo sistema. Porsche come le sorelle Touareg e Q7 sfoggia il sistema su Cayenne, Panamera, Taycan, GT3 della serie 991, 992 S, 911 e presto ci sar¨¤ anche sulla prossima Macan elettrica. Lexus ne propone su RX, ES, LS e sulla dreamcar LC. Rolls-Royce, dopo Ghost, Phantom e Cullinan, lo proporr¨¤ sull'elettrica Spectre.
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