Immatricolare unĄŻauto con una targa estera per sfuggire al fisco ed evitare di pagare multe e pedaggi. Una prassi che passa sotto il nome di esterovestizione
Guidare unĄŻauto con targa estera ¨¨ una pratica che prevede delle limitazioni. Nessun problema ¨C ovviamente ¨C per il turista che decide di visitare lĄŻItalia a bordo del proprio veicolo, ma se al volante cĄŻ¨¨ una persona residente nel nostro Paese il discorso cambia. LĄŻarticolo 93 del Codice della Strada vieta di circolare con veicoli immatricolati allĄŻestero a chiunque risieda in Italia da pi¨´ di 60 giorni.
perch¨Ś Ą°si vaĄą allĄŻestero
ĄŞ ?Ma perch¨Ś un automobilista dovrebbe decidere di guidare unĄŻauto con targa estera? Si tratta della pratica chiamata Ą°esterovestizioneĄą, un trucco che rende invisibili al fisco italiano veicoli che ¨C pur essendo registrati allĄŻestero ¨C circolano abitualmente sulle strade italiane. Un fenomeno che negli anni scorsi ha conosciuto un vero e proprio Ą°boomĄą e al quale si ¨¨ imposto un freno, introducendo le attuali norme - pi¨´ restrittive ¨C entrate in vigore il 1 gennaio 2019.
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I TRUCCHI DEI FURBETTI, il superbollo
ĄŞ ?Ma in cosa consiste realmente lĄŻesterovestizione e quali vantaggi porta? UnĄŻauto con targa estera non risulta censita al fisco italiano, non ¨¨ tenuta al pagamento del bollo (e del superbollo per quelle pi¨´ potenti) e risulta invisibile ai controlli patrimoniali che lĄŻAgenzia delle Entrate utilizza per stanare gli evasori fiscali. Inoltre le vetture immatricolare in questo modo spesso beneficiano di costi assicurativi pi¨´ basse, connessi alle tariffe in vigore nei paesi di immatricolazione. Un bel vantaggio, soprattutto per chi decide di comprare unĄŻauto di lusso senza dare troppo nellĄŻocchio al fisco.
i trucchi dei furbetti, multe e pedaggi
ĄŞ ?Tuttavia ¨¨ un bel vantaggio anche per chi ¨C pur non avendo unĄŻauto di particolare pregio ¨C utilizza lo stratagemma della targa estera per non pagare le multe, i pedaggi autostradali o i parcheggi. Per le autorit¨¤ che devono incassare, infatti, risulta difficile (se non impossibile) rivalersi sul un veicolo immatricolato allĄŻestero ad un soggetto residente fuori dai confini italiani. Per ottenere una targa estera ¨¨ necessario intestarla ad un soggetto o a una societ¨¤ che risieda nel Paese prescelto. Chi non ha i requisiti pu¨° sempre contare su agenzie che ¨C dietro il relativo compenso ¨C offrono pacchetti all inclusive: formalit¨¤ burocratiche, prestanome o residenza fittizia, assistenza amministrativa.
COSA DICE LA LEGGE
ĄŞ ?Cosa prescrive la legge a proposito dellĄŻesterovestizione? Iniziamo con il dire che la maggior parte dei Paesi europei prevede che i soggetti residenti possano circolare con autovettura con targa estera al massimo per sei mesi dallĄŻottenimento della residenza, dopodich¨Ś ¨¨ necessario immatricolare lĄŻauto targhe nazionali o trasferirlo allĄŻestero. Sono esclusi da questa norma gli autocarri. In Italia la legge ¨¨ ancora pi¨´ restrittiva: si tratta del Decreto sicurezza entrato in vigore ad inizio 2019 ha modificato gli articoli 93 e 132 del Codice della Strada. Prescrive un tempo massimo di utilizzo della targa estera di 60 giorni a decorrere dallĄŻottenimento della residenza in Italia (prima del decreto il limite massimo era di un anno. Le sanzioni per i trasgressori consistono in una multa amministrativa compresa tra un minimo di 712 euro e un massimo di 2.848,00 e il sequestro del mezzo. La messa in regola del mezzo dovr¨¤ avvenire entro 180 giorni, durante i quali il veicolo sar¨¤ tenuto in deposito. Al termine dei 6 mesi, se lĄŻauto non viene immatricolata in Italia viene confiscata (art. 132 C.d.S.).
AUTO CON TARGA ESTERE: S¨Ź E NO
ĄŞ ?Ricapitolando, chi pu¨° circolare in Italia guidando unĄŻauto con targa estera? E chi non pu¨° farlo? Pu¨° essere guidato da una persona che risiede in Italia da pi¨´ di sessanta giorni (articolo 93, comma 1 bis, del Codice della Strada). Pu¨° essere guidato da una persona che non risiede in Italia ma solo per un tempo massimo di un anno dal momento in cui il veicolo entra nel territorio italiano (articolo 132 del Codice della Strada). Il limite imposto dallĄŻarticolo 93 non si applica se il veicolo ¨¨ in leasing o in noleggio, sempre che venga concesso da un operatore di uno stato dellĄŻUnione Europea o aderente allo Spazio Economico Europeo (See), che non abbia per¨° la sede effettiva o una sede secondaria in Italia. E non si applica neppure ai veicoli concessi in comodato da unĄŻimpresa avente le caratteristiche sopra citate a propri lavoratori dipendenti o a propri collaboratori.
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