L'attore ¨¨ un grande appassionato di motori. Tre Parigi-Dakar all'attivo, migliaia di chilometri macinati in auto con lo storico partner artistico, le scorribande a Montecarlo per il GP e, ora, l'ibrido plug-in. Un'intervista tutta da gustare
Renato Pozzetto ci ha fatto ridere per oltre 50 anni insieme a Cochi, con le loro canzoni intramontabili, al cinema in coppia con Paolo Villaggio, Enrico Montesano, Adriano Celentano, ecc. Nel 2021, alla bellezza di 81 anni (il 14 luglio), ha conquistato il suo primo Nastro d¡¯Argento per l¡¯interpretazione drammatica nel film Lei mi parla ancora di Pupi Avati. Ad Autovelox per¨° ci parla della sua passione incondizionata per le auto che lo ha portato a conoscere piloti come Clay Ragazzoni, Riccardo Patrese e Nelson Piquet e la partecipare a tre Parigi-Dakar.
Che emozione si prova a ricevere un Nastro d¡¯Argento?
"? una vera novit¨¤ per me perch¨¦ mi sono cimentato in un ruolo diverso da quelli che ho affrontato nel corso della mia carriera. ? stata una bella sorpresa fare un film con Pupi Avati. All¡¯inizio avevo qualche dubbio, poi leggendo la sceneggiatura mi sono emozionato e ho accettato la parte".
Oltre alla recitazione ha un¡¯altra grande passione: i motori.
"? nata da piccolo, sono figlio della guerra. Nel '42-'43 hanno bombardato casa dei miei a Milano, vicino a San Vittore. Mio padre ci port¨° a Gemonio, un paese dove abitavano dei parenti disposti ad ospitarci, l¨¬ ho conosciuto Cochi. Ricordo che all¡¯et¨¤ di 4-5 anni riconoscevo tutti rumori della auto e delle moto del paese: c¡¯erano il camion che trasportava la verdura e le auto dei signorotti. Quando passava il proprietario di una Porsche correvo per cercare di vederla e tenevo d¡¯occhio anche l¡¯orario di un giovanotto che avrebbe pulito la sua moto".
Una passione innata insomma.
"S¨¬, mi ha accompagnato per tutta la vita. Ho avuto la fortuna di avere molti tanti amici piloti come Clay Ragazzoni, Riccardo Patrese e Nelson Piquet, e di partecipare a tre Parigi-Dakar. Ricordo che durante una tappa si ¨¨ rotta l¡¯auto di notte, era uno dei tracciati pi¨´ duri e pi¨´ lunghi, circa 900 km. Quell¡¯anno mor¨¬ il patron della manifestazione. Mi ¨¨ rimasto impresso. Ho partecipato due volte con Giacomo Vismara alla Dakar, lo aiutavo un po¡¯ con la navigazione".
Qual ¨¨ stata la sua prima auto?
"Una 500 per la quale mio padre firm¨° delle cambiali. La utilizzavo anche con Cochi per andare a suonare. Molti anni dopo a Torino incontrai Lapo Elkan che mi fece notare come dietro di me c¡¯era un quadro con me e Cochi in 500. La mia aveva la marmitta un po¡¯ aperta: sognavo di correre. L¡¯ho usata moltissimo e nel corso del tempo ne ho avute due o tre. Poi insieme a Cochi e Jannacci ¨¨ scoppiata la passione per le auto d¡¯epoca. Cochi aveva un'Austin, io una MG berlina elegantissima, nera con gli interni in pelle rossa, invece Jannacci aveva, mi sembra, una Daimler spider. Una roba esagerata".
Seguiva anche le corse d¡¯auto?
"Certamente. Accompagnavo gli amici piloti alle gare. Mi piaceva seguirli. Montecarlo era un appuntamento fisso: con la mia barca mi mettevo vicino alla zona box della Ferrari e chiamavo gli amici per seguire il gran premio. E non mancava mai una buona riserva di vini".
Com¡¯¨¨ andata invece col trattore de Il ragazzo di campagna?
"Me la sono cavata benissimo, l¡¯ho guidato con piacere. Anzi, recentemente me ne stavo comprando uno molto simile per utilizzarlo in campagna, poi l¡¯emergenza Covid mi ha fatto scappare la voglia di giocare".
Che guidatore ¨¨?
"Con Cochi abbiamo fatto moltissimi chilometri tra un teatro e l¡¯altro. Guidavo sempre io e guido ancora oggi, anche se sono passati tanti anni. Quando ero pi¨´ giovane, pi¨´ sveglio, e non c¡¯erano limiti di velocit¨¤, pigiavo il piede sul pedale".
Che auto utilizzavate lei e Cochi?
"La mitica 500, ma di Cochi ricordo una sua automobile molto elegante, era una Rover berlina color argento, con gli interni in legno e pelle. Dopo qualche anno gli ho regalato una Triumph TR4. Poi lui si ¨¨ trasferito a Trieste e io a Roma, non ci frequentavamo molto. Ci siamo rincontrati nel 2000 quando abbiamo riportato le nostre canzoni a teatro. Ora invece, parteciperemo alla riapertura del Teatro Lirico di Milano che ritorner¨¤ a splendere".
Ha un¡¯auto dei sogni?
"Da bambino sognavo delle auto bellissime, ricordo anche che mi era rimasta impressa una macchina americana di Celentano. Che invidia!".
Qual ¨¨ stato il viaggio che le ¨¨ rimasto nel cuore?
"Io, Cochi e Jannacci siamo partiti in ritardo per Londra con una mini gialla, tettuccio nero, ruote larghe e interno in pelle. Siamo arrivati in Inghilterra dopo un viaggio infernale: non abbiamo chiuso occhio. A Londra, fermi a un semaforo Jannacci ¨¨ sceso dall¡¯auto, si ¨¨ buttato a terra e non si ¨¨ pi¨´ mosso. Un vigile ha chiamato i rinforzi. Enzo aveva finto di non star bene. ? stato una giornata divertente e avventurosa".
Oggi che auto guida?
"Mi piace stare comodo. ? da molti anni che Bmw mi vizia. Ho appena ritirato una X1 ibrida, devo ancora capire bene come funziona, ma questo ¨¨ il futuro. In estate di solito mi danno una Mini cabrio che porto sul lago Maggiore. Per l¡¯inverno e per la necessit¨¤ del traino di un gozzo di 10 metri ho un Isuzu. Prima del Covid facevo la discesa del Po per portare la barca sul lago. Con 6-7 amici caricavamo il gozzo, portavo salumi e il barolo dell¡¯amico Elio Altare, arrivavamo a Cremona e da l¨¬ scendevamo il fiume per 5-6 giorni fino ad arrivare a Venezia. Se la salute regger¨¤ ritorner¨° a fare la discesa del Po".
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