L'attore e presentatore ¨¨ tornato alla sua passione di adolescente quando gareggiava. Oggi usa una moto moderna e una d'epoca. Ma ad aiutarlo a rimanere con i piedi per terra ci pensano risultati
Abbiamo intervistato per Autovelox Max Giusti, attore (Distretto di polizia), presentatore radiofonico (Super Max) e televisivo (Affari tuoi), imitatore (memorabile ¨¨ il suo Cristiano Malgioglio) e doppiatore (chi dimentica il divertente ladro Gru nei cartoon Cattivissimo me e Minions?). Tuttavia il primo amore di Giusti ¨¨ il motocross, oggi ancora ben radicato nel suo cuore: recentemente infatti ha partecipato con un Ktm del 1985 al Trofeo Europeo di Motocross d¡¯Epoca.
Da dove nasce la tua passione per i motori?
"I motori per me sono sempre stati al centro della mia vita: avr¨° avuto otto anni quando mio nonno mi teneva sulle gambe e mi faceva guidare il camion nelle cave marchigiane".
Poi da adolescente ti sei innamorato del motocross, fuoco che arde tuttora.
"S¨¬, tre anni fa ho partecipato al Rally di Sardegna: quando non lavoro e i contratti me lo permettono cerco di tornare bambino. I cinquant¡¯anni sono un¡¯et¨¤ borderline, ti convinci: ?Ok sono adulto, ma non ancora vecchio?. Come direbbe Ernesto Calindri: Combattiamo contro il logorio della vita moderna".
Torniamo indietro nel tempo: perch¨¦ il motocross ti ha segnato?
"Sono di origine marchigiana, mio padre mi portava a vedere le Marche a fine anni Settanta e negli anni Ottanta, era la patria del motocross e una delle regioni con pi¨´ piste d¡¯Italia. L¨¬ sono nati tanti tanti campioni come Franco Perfini e Eno Carducci. Ricordo che c'erano le maglie tutte colorate e il nome del pilota con le lettere in pelle sui pantaloni. Volevo conoscere quei piloti. Mi piaceva tutto di quel mondo, non solo le acrobazie. Tuttora mi affascina: ho appena partecipato al Trofeo Europeo di Motocross d¡¯Epoca dove ho rincontrato il grande Franco Picco che corre ancora e va fortissimo. Ho fatto per trent¡¯anni l¡¯attore e diciamo che non mi ha aiutato nelle performance motociclistiche", sorride.
Qual ¨¨ stata la tua prima moto e che emozioni ha provato?
"Un Ancillotti 50, avr¨° avuto 13 anni, la moto invece sar¨¤ stata di qualche anno pi¨´ vecchia di me. Ero emozionato, anche se mio padre mi diceva che siccome la volevo nuova non ero proprio entusiasta. Invece ricordo che ero impazzito perch¨¦ si trattava della mia prima moto. La tenevo in garage, la toccavo, cambiavo i numeri e mettevo gli adesivi. Avevo creato il mio sogno. Adesso considero la gara il momento finale dove tutto finisce, invece mi piacciono le chiacchiere e la preparazione. Il motocross ¨¨ un po' come una coperta di Linus che mi porto dietro".
Quali altre moto hai avuto?
"Un Atm, un paio di Yamaha e tante Ktm, moto che utilizzo ancora. Oggi ne ho due: un Ktm 350 quattro tempi MX del 2020 e un Ktm 250 MX del 1985 completamente ristrutturato. Non ¨¨ stato facile trovare i pezzi. Sono ritornato a gareggiare con la stessa moto con cui ho ottenuto i risultati migliori quando nell¡¯86 mi cimentavo con i cadetti nella 250. Arrivavo 6¡ã, 7¡ã, 4¡ã, ma mai sul podio. Avevo 17 anni. Mi sono fermato dopo un incidente al braccio. A distanza di trent¡¯anni ho ritrovato il Ktm dell¡¯85 su un sito internet, l¡¯ho comprato per mille auro e restaurato completamente con l¡¯aiuto di Bruno Ferrari, detto "Ferro", il meccanico storico di Alborghetti, Giuseppe Andreani e Alessandro Puzar. Ora devo risolvere solo un problemino al cambio. ? una moto che amo: non sapete quante volte ho sognato riaverla".
A questo punto il tuo sogno ¨¨ salire sul podio?
"Voglio essere sincero: non ce la far¨° mai, dovrei allenarmi tre volte a settimana ed ¨¨ dura. E poi non voglio togliere tempo alla famiglia. Sono riuscito ad allenarmi molto quest'inverno perch¨¦ non avevo un impegno tv in programma. Il mio sogno ¨¨ continuare a divertirmi. Il motocross mi permette di tenere i piedi per terra: ¨¨ molto pi¨´ facile che mi vedi in pista che a una prima vip di qualsiasi genere".
Al di l¨¤ delle piste, che guidatore sei?
"In strada sono disciplinato. Una volta, mentre giravo Distretto di polizia, ho fatto una scena senza stunt con un Ktm 950 Supermoto. Ho iniziato a prendere confidenza, ma era troppo potente e veloce. Per andare in pista uso la moto, per la citt¨¤ lo scooter: ho un Yamaha XMax 300 che va benissimo".
Hai una moto dei desideri?
"La mia moto dei desideri ¨¨ quella che possiedo, ma ammetto che non mi dispiacerebbe avere una Yamaha Rd 500 o Ns Honda 400 due tempi. Quando sono uscite sembravano adatte per la pista".
Hai un ricordo di un viaggio particolare?
"Il Rally di Sardegna ¨¨ stato qualcosa magico, all¡¯inizio non volevo partecipare perch¨¦ non amo la navigazione, preferisco il sorpasso, invece ¨¨ stata un¡¯esperienza straordinaria. Comunque il viaggio pi¨´ bello che abbia fatto non ¨¨ stato in moto, ma per le moto. Era il 1985. Avevo il Ktm 125, dovevo correre a Battipaglia. Insieme al team siamo partiti con il furgone e per tutto il tempo siamo stati sdraiati sulle selle di tre moto. Ricordo che correva in quell¡¯occasione anche il pilota di F1 Andrea De Cesaris, era un ragazzo straordinario che arriv¨° con la sua Mercedes 5000 Sec. Durante la mattinata della gara non mi scorder¨° mai quanto tempo abbia impiegato a regolare qualsiasi cosa della moto. Inoltre mi regal¨° una marmitta elaborata per il mio Ktm. ? un ricordo che porto dentro, mi dispiace che non ci sia pi¨´".
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