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I 50 anni della Citro?n SM, la francese con motore Maserati
All¡¯inizio degli anni Settanta, la Francia viveva un momento di grandeur in tutti i settori: culturale, economico e tecnologico ben rappresentato quest¡¯ultimo dal debutto del Concorde, il primo aereo supersonico per uso civile. La nascita della Citro?n SM era ispirata al concetto di interrompere la superiorit¨¤ delle case tedesche nelle sportive di lusso. Giusto 50 anni fa il debutto al Salone di Ginevra, affiancata alla sorella minore DS. La ¡°Dea¡±, peraltro, le aveva fornito componenti, dai fari orientabili alle sospensioni idropneumatiche. Il progetto era stato avviato da Flaminio Bertoni, lo stilista varesino che aveva creato le vetture migliori del Double Chevron. Ma un ictus spense il suo genio e fu il suo erede, Robert Opron, a completare l¡¯opera. Le lamiere della Citro?n SM venivano fabbricate a Chausson di Gennevilliers, mentre l¡¯assemblaggio avveniva nel sito parigino di Quai de Javel sulle stesse linee della DS.
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Citro?n SM, motore Maserati V6
¡ª ?SM significa Sport Maserati: nel 1968 la Citro?n aveva acquisito il controllo della Maserati, con il vantaggio di poter piazzare sotto il cofano un grande motore. Ma l¡¯otto cilindri del Tridente non rispondeva alle norme fiscali francesi. Cos¨¬, l¡¯ingegnere Giulio Alfieri - il genio motoristico di Maserati - ¡°tagli¨°¡± due cilindri e cre¨° un V6 da 2,7 litri con 170 cavalli di potenza (ci sarebbe poi stata una versione a 3 litri, da 180 Cv con iniezione elettronica Bosch). Fino all¡¯avvento della Lancia Thema 3.2, la SM, con i suoi 220 km orari, fu l¡¯auto a trazione anteriore pi¨´ veloce della sua epoca. L¡¯abito si faceva notare: coda tronca, muso carenato e cerchi in vetroresina. E in abitacolo sembrava di stare in un salotto fra le celebri (e comodissime) poltrone e tocchi di classe come l¡¯orologio ovale Jaeger incastonato nel cruscotto che replicava quello della Maserati Merak.
pregi e difetti della Citro?n SM
¡ª ?Le dimensioni (era lunga cinque metri e pesava quasi tre tonnellate) trasformarono l¡¯acronimo SM in Sa Majest¨¦, tanto pi¨´ che tecnologicamente non mancavano le idee: trazione sulle ruote anteriori, con asse pi¨´ largo rispetto a quello posteriore; il sistema di sterzatura Diravi che si irrigidiva con l¡¯aumentare della velocit¨¤ (grazie a un regolatore idraulico montato all¡¯estremit¨¤ del cambio); i fari interni del gruppo ottico ¡°3+3¡± che seguivano l¡¯andamento della strada; le gi¨¤ citate sospensioni idropneumatiche. In compenso, sin dalla prima serie, si rivel¨° una vettura dalla meccanica delicata che entrava e usciva dalle officine. E non di rado lasciava a piedi i proprietari. Aspetto che a lungo andare ne condizion¨° pesantemente il mercato.
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auto da vip
¡ª ?La designazione come ¡°Auto dell¡¯anno¡± nel 1972 ne aument¨° la popolarit¨¤ presso il pubblico anche se il prezzo elevato - nel periodo finale si arriv¨° a 8,6 milioni di lire - ne rendevano l¡¯acquisto un sogno non accessibile a tutti. In Italia, nei cinque anni di commercializzazione, si superarono di poco le duemila unit¨¤ vendute: un mezzo disastro pensando che rappresentava il mercato principale dopo quello transalpino. In compenso, non ebbero problemi ad acquistarla numerosi Vip come Alain Delon, il compositore John Williams, lo Sci¨¤ di Persia Rezha Pahlavi. L¡¯asso calcistico Johan Cruijff quando firm¨° per il Barcellona la chiese come benefit e Jay Leno, comico statunitense, ne ha ancora una in collezione. Il cinema fu a sua volta affascinato; Burt Reynolds la guid¨° per Palm Beach in Quella sporca ultima meta, Ben Stiller la utilizz¨° in Zoolander.
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Citro?n SM, vendite scarse
¡ª ?Ma pi¨´ che per il prezzo, furono due le cause principali della fine: il mancato boom negli Usa (dove arriv¨° con una fanaleria diversa e senza proiettori orientabili) e soprattutto la crisi petrolifera che modific¨° radicalmente l¡¯approccio degli automobilisti europei verso le auto di lusso. Non servirono l¡¯ampliamento dell¡¯offerta con una versione cabrio (la Mylord, che si ferm¨° a cinque esemplari), la partecipazione ai rally (molto deludente) e neppure la scelta di Georges Pompidou di farne l¡¯auto presidenziale. La vettura usc¨¬ di produzione nel 1975, con una produzione totale di sole 12.920 unit¨¤. Nello stesso anno Citro?n fu costretta a vendere le azioni di Maserati che verranno acquistate da Alessandro De Tomaso, attraverso l¡¯intervento della Gepi. Oggi la SM continua la sua curiosa storia nel mondo delle auto storiche con quotazioni che oscillano, a seconda dello stato di conservazione, tra i 30 e i 40mila euro.
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