Storica conferenza stampa congiunta a Londra per ridefinire gli equilibri fissati nel 1999: parit¨¤ assoluta tra il gruppo giapponese e quello francese, ora legato anche ai cinesi di Geely. Entro il 31 marzo 2023 la firma del nuovo accordo
La conferenza stampa congiunta del 6 febbraio 2023 a Londra chiude finalmente un capitolo iniziato il 19 novembre 2018 con lĄŻarresto per illeciti finanziari di Carlos Ghosn, allora leader di una Alleanza Renault-Nissan che tocca ora a Luca de Meo e al suo omologo Makoto Uchida ridefinire in modo sostanziale nei suoi rapporti di forza. Renault da un lato e Nissan dallĄŻaltro, con la sua controllata Mitsubishi Motors rappresentata dal Ceo Takao Kato, confermano la comunicazione del 30 gennaio scorso. I rispettivi consigli di amministrazione hanno dato il via libera ad un bilanciamento assoluto delle rispettive partecipazioni azionarie incrociate, portate al 15% e in entrambi i casi con diritto di voto, mentre il gruppo Renault trasferir¨¤ il 28,4% delle azioni Nissan a un trust francese, dove i diritti di voto saranno "neutralizzati" per la maggior parte delle decisioni. La nuova partnership consentir¨¤ una maggiore "agilit¨¤" con progetti congiunti a livello internazionale, che e saranno in grado di generare "centinaia di milioni di euro di profitti per le due compagnie e anche miliardi", ha sottolineato Luca de Meo. Entrambe le aziende prevedono di concludere un nuovo accordo entro il 31 marzo 2023 in sostituzione degli attuali accordi su cui si fonda lĄŻAlleanza, destinato a restare in vigore per un periodo iniziale di 15 anni. Inutile negare che si tratta di un riassetto molto profondo che ha due precisi ordini di ragioni: gli equilibri finanziari notevolmente cambiati a favore di Nissan e la nascita di relazioni molto strette e dirette tra Renault e il nuovo socio cinese Geely.?
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sulla bilancia
ĄŞ ?In 24 anni, i rapporti di forza tra Renault e Nissan sono profondamente cambiati, ed ¨¨ impossibile non tenerne conto. Nel marzo 1999, alla nascita dell'Alleanza, Renault viveva un momento di grande floridezza economica, sulla quale ha fatto leva per acquistare il 43,4% delle azioni di Nissan, allora in grossa crisi di liquidit¨¤ e che rilevava in cambio il 15% delle quote di Renault, ma senza diritto di voto. Ad oggi, lĄŻazienda di Tokyo ha invece una capitalizzazione di circa 14 miliardi di dollari, superiore a quella della compagnia francese, oltre ad una reale solidit¨¤ nelle riserve di cassa e una costanza nel fatturato. Il riequilibrio delle partecipazioni reciproche al 15%, quindi con lo spostamento del 28,4% delle azioni Nissan controllate da Parigi in un trust indipendente, apre ufficialmente al marchio giapponese la possibilit¨¤ di un riacquisto progressivo delle stesse, con una operazione diluita nei prossimi anni che lĄŻagenzia Asia Nikkei stima dal valore di 4,3 miliardi di dollari.
un socio in pi¨´
ĄŞ ?Come noto, lĄŻ8 novembre scorso Luca de Meo ha ufficializzato la separazione di Renault in due poli distinti. Il primo, denominato Ampere sar¨¤ destinato esclusivamente alla realizzazione di veicoli elettrici col marchio Renault, con un obiettivo di produzione di milione di unit¨¤ entro il 2031 e una crescita annuale prevista di oltre il 30% nei prossimi otto anni. Pi¨´ complesso il percorso che attende invece Horse, la seconda entit¨¤ nata da un accordo quadro con i cinesi di Geely, a cui andr¨¤ una partecipazione per ora del 50%. Ufficialmente, Horse sar¨¤ collegata alla nuova business unit di Renault denominata Power, responsabile della fabbricazione delle vetture a motorizzazione termica Renault e Dacia, e agir¨¤ formalmente come un fornitore mondiale indipendente, in grado di produrre 5 milioni di gruppi motopropulsori ibridi ogni anno e sviluppare tecnologie a basse emissioni. Nonostante la solennit¨¤ dellĄŻannuncio circa la ridefinizione dellĄŻAlleanza, tanto il coinvolgimento di Nissan in Ampere che la convivenza dei giapponesi con Geely sono per¨° fattori potenziali di rischio.
orizzonti da esplorare
ĄŞ ?Il testo dellĄŻintesa, anticipato anche dal comunicato del 30 gennaio, prevede un investimento diretto di Nissan in Ampere fino al 15%, anche a titolo strategico, ma come lĄŻautorevole Automotive News ha ripetutamente riferito, lĄŻazienda di Tokyo potrebbe affidare alla nuova divisione Renault 100% elettrica solo la realizzazione della nuova Nissan Micra, attesa nel 2026 e basata sulla stessa piattaforma Cmf-Bev che ospiter¨¤ la nuova R5 nel 2024 e la R4 nel 2025. Il resto della gamma a zero emissioni Nissan, riferisce Automotive News, sar¨¤ realizzata con tecnologie e brevetti esclusivi, in totale autonomia. Un problema non piccolo, se si considera che Renault attualmente produce lĄŻelettrica Megane E-Tech Electric e prepara la nuova Sc¨Śnic, entrambe basate su pianale Cmf-Ev, che per¨° ¨¨ stato sviluppato da Nissan. LĄŻannuncio di una nuova fase per lĄŻAlleanza non basta da solo a sciogliere o risolvere rapporti industriali costruiti ormai in oltre 2 decenni. Lo dimostra anche il caso di Horse, la nuova azienda partecipata al 50% tra Renault e Geely che servir¨¤ diversi clienti industriali, tra cui la stessa Renault e Dacia, la stessa Nissan e Mitsubishi Motors, ma anche tutti i marchi della galassia Geely, coinvolgendo tutte le aziende con cui il gruppo cinese ha rapporti e partecipazioni, ovvero Geely Auto, Volvo e Lynk & Co, ma in prospettiva anche Mercedes. La nuova intesa prevede a riguardo nuove formule di cooperazione tra Nissan e Renault in America Latina, India ed Europa, ma ¨¨ necessario ricordare che ogni iniziativa si rivela inevitabilmente anche una questione di brevetti incrociati da condividere. Fatto non scontato tra aziende giapponesi e cinesi. A titolo di esempio ricordiamo come tutte le prossime vetture medie a marchio Renault che saranno realizzate dalla nuova business unit denominata Power, dunque con motorizzazione termica tradizionale o ibrida a sua volta di responsabilit¨¤ di Horse, nasceranno comunque su pianale Cmf-C, cio¨¨ sviluppato da Nissan. Scenario felicemente collaborativo, ma non banale.
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